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Fase 1
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Fase 2
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Fase 3
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Fase 4
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Penetrazione
irenistica
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Espansione
irenistica
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Trionfo
irenistico: relativismo
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Apogeo irenistico-relativistico: hegelismo
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Gradi di
intensità della emozione irenistica
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La
cordialità irenistica si erge a fattore complementare indispensabile alla
persuasione
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La
cordialità irenistica passa ad essere il fattore preponderante della
persuasione
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La
cordialità irenistica si erge a fattore esclusivo della persuasione:
relativismo
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La cordialità irenistico-relativistica si struttura come
"ludus" hegeliano
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Ripercussione
della emozione irenistica nelle relazioni tra gli interlocutori
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Nella
discussione-dialogo si esagera la cordialità. La polemica e la discussione
pura e semplice sono proscritte
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La
cordialità irenistica contamina il dialogo-indagine e il
dialogo-trattenimento. Questi diventano preponderanti: la discussione-dialogo
è appena tollerata
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Il
dialogo-indagine e il dialogo-trattenimento diventano le uniche forme
consentite di dialogo. La discussione-dialogo è proscritta
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Il dialogo passa ad essere concepito come il gioco
hegeliano della tesi, dell'antitesi e della sintesi
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Ripercussione
della emozione irenistica sull'obiettivo della conversazione
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Con
disgusto l'interlocutore irenista ammette ancora che vi sono una verità ed un
errore oggettivi, che è necessario convincere l'altro interlocutore e che
l'unità è solo un frutto dello sforzo di persuasione
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L'interlocutore
irenista, benché ammetta ancora che vi sono una verità e un errore oggettivi
e che è necessario convincere, nondimeno passa a considerare che il fine
supremo della conversazione non è la verità ma l'unità
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L'interlocutore
irenista passa ad ammettere che non vi sono verità né errori oggettivi
(relativismo) per cui non è necessario convincere per raggiungere l'unità
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L'interlocutore irenista passa a sostenere che in virtù
del "ludus" hegeliano delle "verità" relative, l'unità si
afferma e progredisce
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Ripercussione
della emozione irenistica sulla esplicitazione del mito irenista
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Prima
esplicitazione del mito: tutti gli uomini sono ben intenzionati; le
divergenze sono sempre frutto di risentimenti o di equivoci
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Seconda
esplicitazione del mito: è tale la buona volontà degli uomini che gli
equivoci dottrinali non hanno quasi importanza; essenziale è acquietare i
risentimenti
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Terza
esplicitazione del mito: l'uomo di buona volontà prende coscienza del fatto
che gli equivoci dottrinali sono inconsistenti. La verità è relativa; la
cordialità per sé sola realizza l'unione completa
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Esplicitazione totale del mito: per gli uomini di buona
volontà, mediante il confronto amichevole delle "verità" relative,
si ottiene il progresso nella unità e nella verità
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Ripercussione
della emozione irenistica sul contenuto della parola-talismano
"dialogo"
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Sorge la
parola-talismano "dialogo" a designare per antonomasia la
discussione-dialogo irenica
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La
parola-talismano "dialogo" si estende al dialogo-indagine e al
dialogo-trattenimento imbevuti di irenismo e quasi non include più la
discussione-dialogo
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La
parola-talismano "dialogo" passa a comprendere appena il
dialogo-indagine e il dialogo-trattenimento, posti su basi interamente
relativistiche. Si esclude la discussione-dialogo
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La parola-talismano "dialogo" passa a
significare il confronto ludico della tesi e dell'antitesi in vista della
enucleazione della sintesi
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Ripercussione
della parola-talismano "dialogo" sulla intensità della emozione
irenistica
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L'uso
della parola "dialogo", pregna di significato mitico-irenistico e
di efficacia talismanica, aumenta a sua volta l'emozione irenistica e prepara
così la fase seguente
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L'uso
della parola "dialogo", pregna di significato mitico-irenistico e
di efficacia talismanica, aumenta ancor più l'emozione irenistica e prepara
così la fase successiva
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L'uso
della parola "dialogo", pregna di significato mitico-irenistico e
di efficacia talismanica, ancora una volta aumenta l'emozione irenistica e
prepara così la fase successiva
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L'iterazione all'infinito della parola-talismano
"dialogo" e della emozione irenistica influenza il processo
hegeliano in modo che esso si sviluppi in una atmosfera non solo
sincretistica, ma di cordialità crescente
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