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Pius PP. IX Amantissimus humani IntraText CT - Lettura del testo |
Siamo fermamente persuasi che Voi, Venerabili Fratelli, accoglierete con animo fervido e lieto non solo questi Nostri desideri e queste sollecitazioni, ma che vorrete anche esporre tutte le cose che converrebbe fare a maggior vantaggio della nostra santissima religione, del Clero e del popolo fedele in codeste regioni. Non appena avrete appreso, dalla lettera Enciclica del Cardinale Prefetto della Nostra Congregazione del Concilio, quanto Ci sarà gradita la presenza dei Venerabili Fratelli Sacri Prelati nella solenne canonizzazione di numerosi Santi che con l’aiuto di Dio celebreremo nel prossimo giorno della Pentecoste, allora Ci sorreggerà la speranza che in tale occasione (se lo consentiranno le incombenze delle vostre Diocesi) potremo vedervi, affettuosamente abbracciarvi e ascoltare da Voi stessi le relazioni concernenti le vostre Diocesi. Frattanto poi, forti della vostra eccelsa pietà e del vostro zelo episcopale, perseverate, Venerabili Fratelli, nell’adempiere al vostro ministero con la massima alacrità e costanza, nel provvedere con grande impegno alla salute dei vostri fedeli, ad ammonirli e ad esortarli perché persistano sempre più saldi e immobili nella professione della fede cattolica, perché osservino religiosamente i comandamenti di Dio e della Sua Santa Chiesa e perché procedano degnamente, piacendo in tutto a Dio e fruttificando in ogni opera buona. Inoltre, con la consueta vostra benevolenza e con paterno affetto accogliete coloro che ritornano nel grembo della Chiesa Cattolica con immensa gioia dell’animo Nostro; impegnatevi con ogni cura affinché essi, sempre più amorevolmente alimentati dalle parole della fede e rinvigoriti dai carismi della grazia, rimangano saldi nella santa vocazione, incedano con il più sollecito passo sui sentieri del Signore e seguano la via che conduce alla vita. Nell’interesse della insigne vostra religione, non rinunciate mai a qualsiasi tentativo di riportare a Cristo i miseri erranti con atti di bontà, con la pazienza, con la dottrina, con la mansuetudine, con la dolcezza; di ricondurli al Suo unico ovile, di restituirli alla speranza del premio eterno. Tra le angustie e le difficoltà che non possono mancare al vostro incarico episcopale, soprattutto in questi tempi calamitosi, confidate nella grazia di nostro Signore Gesù Cristo, tenendo presente che chi insegna la giustizia ai molti, rifulgerà come le stelle per tutta l’eternità.