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Pius PP. IX
Maxima quidem

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XIV.

Frattanto, Venerabili Fratelli, non desistiamo giorno e notte, con gli occhi levati al cielo e con umiltà di cuore, di pregare incessantemente e supplicare il clementissimo Padre delle misericordie e Dio d’ogni consolazione, il quale fa splendere la luce dalle tenebre, ed è potente a suscitare dalle pietre i figliuoli di Abramo, affinché pei meriti dell’Unigenito Figliuol suo e Signore nostro Gesù Cristo, voglia porgere la sua destra ausiliatrice alla cristiana e civile società, e disperdere tutti gli errori e le empietà, e col lume della sua grazia rischiarare le menti di tutti gli erranti, e convertirli e richiamarli a sé, sicché la sua santa Chiesa consegua la desideratissima pace, ed in ogni parte della terra riceva ogni giorno maggiori incrementi e prosperamente vigoreggi e fiorisca. Affinché poi più facilmente possiamo ottenere le cose che domandiamo, non cessiamo d’interporre primieramente, come avvocata presso Dio, l’Immacolata e Santissima Madre sua la Vergine Maria, la quale, come misericordiosissima ed amantissima madre di tutti noi, spense sempre ogni eresia, e del cui patrocinio niente vi è di più efficace presso Dio. Chiediamo ancora il suffragio sia del santo Sposo della stessa Vergine, Giuseppe, sia dei Santissimi Apostoli Pietro e Paolo, nonché di tutti i Celesti, e di quelli segnatamente che, or ora ascritti al novero dei Santi, celebriamo e veneriamo.




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