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Pius PP. IX Maxima quidem IntraText CT - Lettura del testo |
Da somma letizia siamo stati certamente rallegrati, Venerabili Fratelli, per aver potuto, con l’aiuto di Dio, decretare ieri il culto e gli onori dei Santi ai ventisette eroi invittissimi della divina nostra religione, avendo al Nostro fianco Voi, i quali forniti di pietà e di virtù egregia, e chiamati a far parte della Nostra sollecitudine, combattendo strenuamente in tanta asprezza di tempi per la casa d’Israele, Ci siete di grandissimo conforto e consolazione. E piacesse a Dio che, mentre siamo inondati da un così grande gaudio, nessuna cagione di lutto e di tristezza tuttavia non Ci affliggesse! Poiché non possiamo non dolerci altamente e rammaricarci vedendo i mali ed i danni tristissimi e non mai abbastanza deplorabili, dai quali, con massimo detrimento delle anime, la Chiesa cattolica, come la stessa società civile, è ora in modo miserando oppressa e vessata. Ottimamente Voi conoscete, Venerabili Fratelli, la terribilissima guerra ordinata contro tutto l’ordine cattolico da quegli uomini i quali, essendo nemici della Croce di Cristo e non tollerando la sana dottrina, congiunti fra loro in lega nefanda, bestemmiano ciò che ignorano, e con prave arti di ogni genere cospirano per rovesciare le fondamenta della nostra santissima Religione e dell’umana società: anzi, se fosse mai possibile, per metterle del tutto a soqquadro, o per imbeverare gli animi e le menti di ciascheduno d’errori perniciosissimi, per corromperli e per strapparli alla religione cattolica.