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Pius PP. IX Tuas libenter IntraText CT - Lettura del testo |
Effettivamente in quella Lettera dichiarano, con somma consolazione del Nostro animo, di non avere mai avuto neanche la più piccola intenzione di arrogarsi una autorità che spetta unicamente alla Chiesa, e insieme attestano di non avere voluto chiudere il Congresso senza prima manifestare il pieno rispetto, l’obbedienza e la pietà filiale che nutrono verso di Noi e verso questa cattedra di Pietro, centro dell’unità cattolica. Poiché dunque in questo modo riconoscono il potere e l’autorità Nostra e di questa Sede Apostolica, e insieme si rendono conto del gravissimo onere a Noi affidato dallo stesso Cristo Signore – quello di reggere e governare la sua Chiesa universale, di pascere tutto il suo gregge con pascoli di salutare dottrina e di vigilare costantemente perché la santissima fede e la relativa dottrina non subiscano alterazioni – siamo sicuri che essi, impegnati nello studio e nell’insegnamento delle scienze esatte e nella difesa della sana dottrina, nello stesso tempo riconoscono di dovere sottostare religiosamente alle regole sempre ribadite dalla Chiesa e obbedire tutte le prescrizioni che in materia dottrinale vengono emanate dalla Nostra Suprema Autorità Pontificia. Ti comunichiamo tutto questo perché desideriamo ardentemente che Tu lo renda noto a tutti coloro che hanno partecipato al suddetto Congresso; e non escludiamo di fare in seguito, se Ci sembrerà opportuno, altre comunicazioni in materia, a Te e ai Venerabili Fratelli che hanno la responsabilità della Chiesa in Germania, dopo che avremo conosciuto il parere Tuo e quello dei Vescovi circa l’opportunità di simili Convegni.