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| Gregorius PP. XVI Tra le principali macchinazioni IntraText CT - Lettura del testo |
Così molto prima che le Società Bibliche si istituissero, i sopra memorati Decreti della Chiesa avevano premuniti i fedeli contro l'inganno, che gli eretici nascondono sotto quella speciosa apparenza di voler partecipare a tutti la lettura delle Divine Lettere. Poi il Nostro glorioso Predecessore Pio VII che vide nascere e già grandeggiare nel suo tempo quelle pericolose Società, non mancò di contrapporvisi, e con l'opera dei suoi Nunzi Apostolici e con parecchie lettere o Decreti emanati da diverse Congregazioni dei Cardinali di Santa Romana Chiesa, e con due Brevi Epistolari che scrisse agli Arcivescovi di Gnesma e di Mohilow; l'altro Predecessore Nostro Leone XII di felice memoria le riprovò nella Sua Enciclica a tutti i Vescovi del mondo cattolico emanata il 5 maggio 1824; e il medesimo fece di nuovo l'ultimo Nostro Predecessore di parimente felice memoria Pio VIII, nell'Enciclica del 24 maggio 1829. Noi finalmente, che con grande disuguaglianza di meriti succedemmo nel suo luogo, non abbiamo lasciato di rivolgere al medesimo scopole Apostoliche sollecitudini, e fra le altre cose procurammo che le regole un tempo stabilite sopra le versioni delle Sacre Scritture si richiamassero alla memoria dei fedeli.