| Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
| Gregorius PP. XVI Tra le principali macchinazioni IntraText CT - Lettura del testo |
Or fra i settari medesimi che, delusi quasi del tutto nella loro aspettazione, ricordavano con dolore la grande quantità di denaro impiegata fin qui senza frutto per istampare e spargere le loro Bibbie, ve n'ebbero poc'anzi alcuni che disposero in nuova arte le loro macchine per volgere il primo assalto a sovvertire gli animi degli Italiani, e del popolo stesso di questa Nostra città. Tant'è: da notizie e documenti avuti di recente sappiamo con certezza che nel passato anno si unirono in Nuova York nell'America persone di diverse sètte, e il 12 giugno istituirono una Società col nome di Alleanza Cristiana, la quale poi accrescerebbero di nuovi soci di tutte le nazioni, anzi pure di nuove ausiliarie Società, aventi come quella per iscopo d'infondere nei Romani e negl'Italiani tutti lo spirito di libertà, a dir più vero, d'una folle indifferenza in fatto di Religione. Confessano essi, che da molti secoli tanto peso hanno per tutti gli istituti di Roma e di Italia che quanto di grande s'è diffuso pel mondo, tutto prese da quest'alma città il principio: ciò che vogliono provveduto non già dalla suprema Sede di Pietro qui stabilita per disposizione del Signore, ma da certi avanzi dell'antica denominazione romana che pretendono ravvisare nel potere usurpato, com'essi dicono, dai Nostri Predecessori. Per questo, avendo essi fermo in cuore di far dono a tutti i popoli di quella loro libertà della coscienza, ossia dell'errore, da cui come da sua naturale fonte anche la politica libertà discenda insieme con l'incremento della pubblica prosperità com'essi l'intendono, s'avvisano di nulla potere a quest'effetto, se prima non abbiano fatto qualche profitto fra gli Italiani e i Romani; la cui autorevole opera loro valga poi grandemente presso le altre nazioni. E ciò si lusingano di ottener facilmente mediante quei molti Italiani che si trovano sparsi nei diversi luoghi dell'Orbe, donde spesso parecchi di essi fanno alla patria ritorno: fra i quali sperano trovarne non pochi, che o già imbevuti dello spirito di novità, o corrotti nei costumi, od oppressi dall'indigenza, possano trarsi senza fatica ad ascriversi alla setta, od almeno a venderle l'opera loro. Pertanto rivolsero ogni cura a guadagnarsi quanti potessero di costoro perché con l'opera dei medesimi fossero qui recate Bibbie volgari e corrotte, e messe di soppiatto nelle mani de' fedeli; e insieme distribuiti altri pessimi libri e libelli con l'aiuto loro composti o tradotti, e tutti tendenti ad alienare la mente di chi legge dall'ossequio dovuto alla Chiesa ed a questa Santa Sede: fra i quali principalmente designiamo la " Storia della Riforma ", di Merle da Aubigné, e le "Memorie sulla Riforma in Italia", di Giovanni Cric. Del resto quali possano essere in genere questi libri si può intendere anche solo dalle prescrizioni del loro statuto, il quale, parlando delle peculiari adunanze destinate a scegliere i libri, vieta che in queste abbian mai luogo due persone della stessa denominazione religiosa.