Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Pio XII Divino afflante Spiritu IntraText CT - Lettura del testo |
18. Una cosiffatta interpretazione, principalmente teologica, come abbiamo detto, sarà mezzo efficace per ridurre al silenzio coloro che, asserendo di non trovare nei commenti biblici nulla che innalzi la mente a Dio, nutra l'anima e fomenti la vita interiore, mettono innanzi, quale unico scampo, un genere d'interpretazione spirituale e, com'essi dicono, mistica. Quanto poco giusta sia questa loro pretesa lo prova l'esperienza di molti, che con la ripetuta considerazione e meditazione della parola di Dio hanno santificate le loro anime e si sono infiammati d'acceso amore verso Dio; ne dànno luminosa mostra la costante pratica della Chiesa e gli insegnamenti dei più grandi Dottori. Certo non va escluso dalla Sacra Scrittura ogni senso spirituale, poiché quello che nel Vecchio Testamento fu detto o fatto, venne da Dio con somma sapienza ordinato e disposto in tal modo, che le cose passate prefigurassero le future da avverarsi nel nuovo Patto di grazia. Perciò l'esegeta come è tenuto a ricercare ed esporre il significato proprio o letterale delle parole inteso ed espresso dal sacro autore, così la stessa cura deve avere nella ricerca del significato spirituale, purché realmente risulti che Dio ve lo ha posto. Solo Dio difatti poté sia conoscere sia rivelare a noi quel significato spirituale. Ora un tal senso ce lo mostra e ce lo insegna il divin Salvatore medesimo nei Santi Vangeli, lo professano nel parlare e nello scrivere gli Apostoli, seguendo l'esempio del Maestro, lo addita la costante tradizione della Chiesa, lo dichiara infine l'antichissimo uso della liturgia, nei casi in cui si può rettamente applicare il noto principio: la legge del pregare è legge del credere. Questo senso spirituale, da Dio inteso e ordinato, lo scoprano dunque e lo espongano gli esegeti cattolici con quella diligenza che richiede la dignità della divina parola; si guardino invece scrupolosamente dal presentare come genuino senso della Sacra Scrittura altri valori figurativi delle cose. Può ben essere utile, specialmente nella predicazione, lumeggiare e raccomandare le cose della fede e della morale cristiana con uso più largo del Sacro Testo in senso figurato, purché si faccia con moderazione e sobrietà; ma non bisogna mai dimenticare che un tal uso delle parole della Sacra Scrittura e ad essa quasi estrinseco ed avventizio, e che soprattutto ai giorni nostri non va senza pericolo, perché i fedeli, segnatamente le persone istruite nelle scienze sia sacre che profane, vogliono sapere ciò che Dio ci ha detto nelle Sacre Lettere, anziché quello che un facondo oratore o scrittore, usando con destrezza le parole della Bibbia, ne sa cavare. "La parola di Dio, viva ed operosa, tagliente più d'ogni spada a due tagli, penetrante sino a divenire anima e spirito, giunture e midollo, scrutatrice dei sentimenti e dei pensieri" (Hebr. IV, 12), non ha bisogno, per commuovere i cuori e scuotere gli animi, di artifizi e di accomodamenti umani; le Sacre Pagine, da Dio ispirate, sono di per sé ricche di nativo significato; dotate d'una forza divina, valgono di per sé; adorne di un superbo splendore, da sé brillano e risplendono, se l'interprete con una spiegazione accurata e fedele ne sa trarre alla luce tutti i tesori di sapienza e di prudenza che vi stanno nascosti.