Protocollo
1 4 | mente kantiana, che quando parla di metafisica intende la
2 28 | discorso che Kant non fa: Kant parla in generale di una “forza”
3 44 | Aristotele si rifà quando parla di cause impedienti o di
4 66 | la sussunzione di cui si parla in b), essa null’altro fa
5 81 | appoggerebbero; infine l’unità di cui parla Kant è mero strumento metafisico
6 84 | concetto-limite di cui ci parla Kant, che altrimenti sarebbe
7 124 | dell’altro: è vero che si parla di una facoltà d’astrazione
8 135 | ultimo; sicché quando si parla di giudizio platonico si
9 137 | sempre una parte; quando Kant parla di sostanza-inerenza come
10 143 | predicato: anzitutto quando si parla dell’estensione di una rappresentazione
11 143 | della cui estensione si parla; ma, poiché il pensiero
12 144 | della cui estensione si parla all’intelligibile posto
13 144 | della cui estensione si parla nei confronti degli intelligibili
14 161 | differenza specifica si parla; si riuscirebbe, invece,
15 206 | quando la logica tradizionale parla di giudizi distribuiti o
16 215 | della cui temporalità si parla; di fatto, posta una totalità
17 217b | autocoscienza è necessaria; si parla allora di un pensiero di
18 217b | umana; per questo quando si parla di simultaneità di intelligibili
19 218 | della cui natura di parte si parla per sottoporsi alle modificazioni
20 219 | momento che per essi si parla di un mero trasferimento
21 230 | generalissime; quando Platone parla di una partecipazione o
22 235 | dottrina empiristica non parla, delle tre l'una, o la priorità
23 251 | nello spazio; ora, quando si parla di una spartizione dell'
24 259 | percezioni, ma egli stesso parla della natura come di un
25 262-63| giudizio categorico, in chi parla l'intelligibile è già un
26 263 | che s'incontrano quando si parla di un'autocoscienza come
27 263-64| ontico in sé; quando si parla di coessenzialità dell'autocoscienza
28 263-64| funzionale, quando dunque si parla di questo ontico autocosciente
29 265 | vari aspetti: quando si parla di inettitudine della sfera
30 284-85| la pensa Leibniz quando parla di una conoscenza chiara
31 290 | fondo: tale dottrina quando parla dell'intelligibilità delle
32 290-91| identità: in geometria, si parla di identità o di uguaglianza
33 290-91| qualitativo-principio invariabile, di cui si parla sopra, e fa di questo qualcosa
34 290-91| autocosciente allorchè si parla di identità; infatti, se
35 291 | diventare luoghi geometrici, si parla di coincidenza quando ciascun
36 293-94| azioni quotidiane, in cui si parla di un'equivalenza tra una
37 294 | esempio, la geometria quando parla di simiglianza di due triangoli,
38 298-99| questa dottrina allorché parla dell'ontità di intelligibili
39 325 | nesso stesso; quando Hume parla dei nessi associativi, si
40 326 | generale dei secondi, si parla di una razionalità del mondo
41 361 | proposito di questa classe, parla dell'azione esercitata da
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