Protocollo
1 79 | sensoriali; dunque, i molteplici sentiti sono degli eterogenei irrelati.
2 79 | apparire e scomparire dei sentiti, chiama spazio quando si
3 79 | si rifà al permanere dei sentiti in quanto eterogenei; perché
4 79 | rileva l’eterogeneità di più sentiti nessuno dei quali venga
5 79 | di eterogeneità con altri sentiti anche quando la conoscenza
6 79 | rapporto di eterogeneità fra sentiti conosciuti immediatamente,
7 79 | relazione di eterogeneità tra sentiti eterogenei si sostituisca
8 79 | come quella che investe due sentiti di cui s’ignora di fatto
9 80 | cognitivi in cui i vari sentiti si trovano sottoposti ad
10 80 | sottoposti ad opera di altri sentiti coesistenti, è altrettanto
11 80 | particolare unificazione di sentiti, ossia la percezione in
12 80 | degli altri qualitativi sentiti; perciò tale unità generata
13 80 | la nota comune a tutti i sentiti di essere dei conosciuti
14 81 | e superficiale dei molti sentiti, non con la prima perché
15 81 | pensiero ha dato vita, i molti sentiti sono nel loro intimo un
16 81 | possibili aduna in compresenza i sentiti all’istante a lato dei sentiti
17 81 | sentiti all’istante a lato dei sentiti inesistenti, o passati o
18 81 | partecipazione dell’esistenza dei sentiti all’esistenza dell’uno che
19 81 | istante e tutt’al più sono sentiti in unità col tutto del fenomenico
20 81 | fatto che tutti vi sono sentiti come conosciuti nello stesso
21 81 | con un’unità reciproca dei sentiti in sé. Se ora ci portiamo
22 81 | entrambe: medesimi permangono i sentiti nella loro qualificazione
23 83 | compositive del fenomenico i sentiti intuiti all’istante e non
24 83 | intuiti all’istante e non i sentiti intuiti in un passato non
25 83 | non più ripetuto e non i sentiti la cui intuizione è prevedibile
26 83 | vanno a sistemarsi tutti i sentiti o i percepiti che si danno
27 272-73| due linee oltre che questi sentiti, essendo di tale inintelligibilità
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