Protocollo
1 3 | altra; il~[pag. 3 F4]~che tradotto nel linguaggio dell’essere
2 6 | perspicuo e non completamente tradotto in fattori concettuali ineccepibili
3 9 | sempre parziale, il che tradotto in termini logici suona
4 19 | dal primo nell’essere è tradotto in tutta la sua estensione
5 48 | del sovraordinato, il che tradotto in termini di conoscenza
6 67 | enuncia un mero ideale che tradotto in atto trasforma il conosciuto
7 73 | diritto il primo; il che, tradotto in termini di ragione, suona
8 78 | quanto conoscibile, il che, tradotto in termini di intellezione,
9 81 | immediatamente intuito e tradotto nelle forme primordiali
10 90 | il medesimo rapporto tradotto in termini di pensiero assume
11 93 | tutto e che il tutto, che tradotto in concetto assume nel giudizio
12 105 | insieme da dover essere tradotto da variabile a costante,
13 124 | spiegato e non tutto verrà tradotto nell’immagine: se l’interdipendenza
14 124 | indefinita sfera del sensoriale tradotto in autoconsapevolezza ad
15 191 | considerata assoluta, il che, tradotto nel linguaggio strutturale
16 204-05| giudizio di tipo A vien tradotto dalla sua naturale rappresentazione
17 229 | proprio al linguaggio del tradotto; o del modo ontico con inautocoscienza
18 258 | suo modo ontico variabile tradotto dalla sensazione, che pur
19 264 | come il continuo verrebbe tradotto in discontinui onde Zenone
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