Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Alfabetica    [«  »]
pensi 13
pensiamo 5
pensieri 20
pensiero 2095
pensiero-ontico 2
penso 9
per 5569
Frequenza    [«  »]
2224 quanto
2169 sono
2164 autocoscienza
2095 pensiero
2084 ontico
2058 ad
2037 intelligibili
Giordano Bruno Cavagna
(n. 1921 - m.1966)
Metaf. class. e metaf. cristiana

IntraText - Concordanze

pensiero

1-500 | 501-1000 | 1001-1500 | 1501-2000 | 2001-2095

                                                           grassetto = Testo principale
     Protocollo                                            grigio = Testo di commento
1501 218 | quanto modificazione del pensiero nel caso non si voglia fare 1502 218 | caso non si voglia fare del pensiero un ontico a caratteri spaziali 1503 218 | rifletta su ciò che chiamiamo pensiero di distinguerlo da un ontico 1504 218 | indirettamente metafisica del pensiero, il che non le è legittimo 1505 218 | una presa di contatto del pensiero con se stesso per quel che 1506 218 | se ne fa una parte del pensiero, deve da un lato identificarlo 1507 218 | differenziarlo essendo un pensiero senza un pensato un ontico 1508 218 | attributi che non ha il pensiero, e con ciò cadere nell'aporia 1509 218 | autocoscienza che è attributo del pensiero all'ontico che ne è pensato 1510 218 | presunto intelligibile del pensiero in quanto in sé e astrattamente 1511 218 | inferibile solo dal concetto del pensiero: ora secondo il primo intelligibile 1512 218 | deriva, ma perché per un pensiero di condizione umana non 1513 218 | intelligibile sia un ontico per un pensiero, in terzo luogo perché, 1514 218 | perché, se è vero che al pensiero di condizione umana è lecito 1515 218 | ontici autocoscienti che il pensiero non ha il diritto di trattare 1516 218 | intelligibili, l'unità del pensiero e del pensato e gli stessi 1517 218 | del pensato e gli stessi pensiero e pensato in sé debbono 1518 218 | intelligibili né in sé né per un pensiero che li ponga con autocoscienza, 1519 219 | perché, mentre negano al pensiero, cui è essenziale l'autocoscienza, 1520 219 | inscindibile in cui si pongono col pensiero la ragione prima unica del 1521 219 | del proprio essere e nel pensiero, con la sua operatività 1522 219 | impossibilità per lo stesso pensiero di avere intellezione di 1523 219 | attributo essenziale del pensiero e in quanto attributo essenziale 1524 219 | la condizione cioè del pensiero pensante di porsi a pensabile 1525 219 | intelligibile dell'autocoscienza del pensiero è il diritto che questo 1526 219 | da quell'ontico che è il pensiero di cui è attributo essenziale 1527 219 | punto di vista attinge o il pensiero in generale o un qualsiasi 1528 219 | due l'una o ci si rifà al pensiero come ontico in sé cui è 1529 219 | della necessità in cui il pensiero umano si trova di ottenere 1530 219 | ridurre tutto l'ontico a pensiero e quindi di identificare 1531 219 | identificare ontità con pensiero, il che consentirebbe di 1532 219 | consentirebbe di fare del pensiero la classe di tutti i reali 1533 219 | fenomenici e sensoriali il pensiero stesso o uno dei suoi modi 1534 219 | elidere dall'ontità ossia dal pensiero la loro esistenza assieme 1535 219 | che sarebbe essenziale al pensiero di far pullulare intelligibili 1536 219 | l'identità assiomatica di pensiero e di ontico; che, se si 1537 219-20 | sdoppiando l'ontico in un pensiero di condizione divina e in 1538 219-20 | condizione divina e in un pensiero di condizione umana, ancora 1539 219-20 | supera l'aporia lasciando al pensiero l'identità con l'ontico 1540 219-20 | autocoscienza l'essenzialità al pensiero, allora il concetto di pensiero 1541 219-20 | pensiero, allora il concetto di pensiero è assunto secondo una rappresentazione 1542 219-20 | autocoscienza e il problema del pensiero in quanto autocosciente, 1543 219-20 | muovere dall'equazione tra pensiero e insieme dei pensati per 1544 219-20 | sostituendo al binomio del pensiero come ontico in sé e dei 1545 219-20 | pensati come ontici per un pensiero l'unicità della classe dei 1546 219-20 | cosiddette funzioni del pensiero e quelle classi di pensati 1547 220 | tutto ciò che chiamiamo pensiero o coscienza; b) che l'autocoscienza 1548 220 | per quell'ontico che è il pensiero, sicché la ripetizione o 1549 220 | immagine all'ontico chiamato pensiero, rapporto che è funzionale 1550 220 | in relazione all'ontico pensiero: qualunque sia la ragione 1551 220 | altro, ossia la nozione del pensiero; ora, poiché queste nozioni 1552 220 | erigere il concetto stesso di pensiero a problema, ossia ad assenza 1553 220 | o??))di diritto di un pensiero come ontico unitario in 1554 220 | sono intelligibili per un pensiero umano riceva pregiudizio; 1555 220 | modi di esistenza di un pensiero in genere, ma anche presupponendo 1556 220 | condizione però di trattare il pensiero in generale come una qualsivoglia 1557 220-21 | perché identifichiamo il pensiero con la razionalità in genere 1558 220-21 | facciamo convertibili il pensiero in quanto razionalità e 1559 220-21 | complessivo che chiamiamo pensiero di condizione umana, che 1560 221 | lecitamente rappresentabile da un pensiero di condizione umana in un 1561 221 | delle specie infime che il pensiero di condizione umana tratterà 1562 221 | dialettico, tant'è vero che un pensiero di condizione umana si rappresenta 1563 221 | l'un l'altro relati da un pensiero o anima universale immanente, 1564 221 | caso, che è l'unico che un pensiero di condizione umana trovi 1565 222 | attributo essenziale a un pensiero come ontico in sé e ad escludere 1566 222 | escludere la convertibilità di pensiero ed autocoscienza, senza 1567 222 | negazione di ontità a un pensiero in quanto ontico in genere, 1568 222 | sottolineare i motivi per cui il pensiero di condizione umana separa 1569 222 | intorno alla natura del pensiero le quali sarebbero forse 1570 222 | come accidentale: a) al pensiero è lecito spostare la sua 1571 222 | cui son ripetizione se il pensiero si desse il compito di ripetere 1572 222 | dialettiche che sono per un pensiero di condizione umana sia 1573 222 | ontici in sé e non per un pensiero di condizione umana e farebbe 1574 222 | non come un ontico per un pensiero di condizione umana; anche 1575 222 | queste ma il loro stato in un pensiero di condizione umana, a maggior 1576 222 | stessa in quanto data ad un pensiero di condizione umana e non 1577 222 | modificabilità, di divenire che un pensiero di condizione umana non 1578 222-23 | intelligibile è tale quando è per un pensiero e non è per un pensiero 1579 222-23 | pensiero e non è per un pensiero in generale se non è con 1580 222-23 | viene da questo, per un pensiero di condizione umana, se 1581 222-23 | questo tipo perché è per un pensiero in generale che gliela dona, 1582 222-23 | altro tipo perché è per un pensiero di condizione umana che 1583 222-23 | presunzione di identità fra pensiero e autocoscienza, sicché 1584 222-23 | stato mutevole che chiamiamo pensiero di condizione umana, se, 1585 223 | un ontico a essere per un pensiero, deve assumersi come un 1586 223 | legittimare il rapporto in cui un pensiero di condizione umana pretende 1587 223 | loro mero essere per un pensiero, in quanto è attività e 1588 223 | rappresentazione stessa e costringa il pensiero a conservarla per un atto 1589 223 | che un essere non per un pensiero, e si identifica l'inautocoscienza 1590 223-24 | sufficiente la mera ontità per un pensiero di condizione umana a fare 1591 224 | sua pretesa di mettere il pensiero in grado di rapportarsi 1592 224 | apodittica del primo pone il pensiero nella necessità di porre 1593 224 | secondo in modo tale che il pensiero debba rappresentare se stesso 1594 224 | ragione a unica direzione, il pensiero non è capace di accordare 1595 224 | illegittima la convertibilità di pensiero e di autocoscienza, non 1596 225 | autocosciente, e un ontico, il pensiero, che deve essere diverso, 1597 225 | diverso, tien dietro che il pensiero non debba consistere né 1598 225 | in quanto dialettica dal pensiero, e in questo caso l'intelligibile 1599 225 | autocoscienza e quindi al pensiero, diverrebbe((ro??)) inessenziale 1600 225 | manifesta eterogenea dal pensiero per il fatto che essa è 1601 225 | attività dell'attenzione che è pensiero, e allora si avrebbe ancora 1602 225 | essenza che si rapportasse al pensiero, con cui deve necessariamente 1603 225 | porla fuori dal rapporto col pensiero per il quale è; tutti gli 1604 225 | porzioni o prodotti del pensiero di condizione umana, divenendo 1605 225 | classe, coessenziale al pensiero, sicché vien meno l'eterogeneità 1606 225 | infinito perché il rapporto da pensiero a pensiero come da rappresentante 1607 225 | il rapporto da pensiero a pensiero come da rappresentante in 1608 225-26 | autocoscienza come riflessione del pensiero su di sé, a parte che diviene 1609 225-26 | presupposta un'ontità del pensiero totale e una particolare 1610 225-26 | senso se non si distingue un pensiero come ontico inautoconsapevole 1611 225-26 | ontico inautoconsapevole e un pensiero come ontico autocosciente 1612 225-26 | questa un essenziale del pensiero che è al tempo stesso un 1613 225-26 | coincidere con il tutto del pensiero del pensiero stesso e insieme 1614 225-26 | il tutto del pensiero del pensiero stesso e insieme come qualcosa 1615 225-26 | affiancando alla materia del pensiero in quanto inerte, una materia 1616 225-26 | inerte, una materia del pensiero che si fa attiva su di sé 1617 225-26 | che non è lecito sia dal pensiero, ma dev'essere da altro 1618 225-26 | lecito che sia altro dal pensiero, fa appello ad ontici la 1619 225-26 | che su di esso opera il pensiero e deve fondarsi sulla differenza 1620 225-26 | riflessione su di sé del pensiero faccia tutt'uno coll'ontità 1621 225-26 | tutt'uno coll'ontità di quel pensiero che si riflette su di sé 1622 225-26 | riflette su di sé e di quel pensiero che accoglie la riflessione, 1623 225-26 | e insieme accidentale al pensiero, delle due l'una o si nega 1624 225-26 | qualsivoglia diacronia fra pensiero riflettente e pensiero oggetto 1625 225-26 | fra pensiero riflettente e pensiero oggetto della riflessione, 1626 225-26 | autocoscienza come distinta dal pensiero sfumano diventando l'autocoscienza 1627 226 | prendere fuori di sé, da un pensiero, giacché non è concepibile 1628 226 | in questo caso o il pensiero è altro dal suo ontico, 1629 226 | entrare in rapporto col pensiero fonte di autocoscienza per 1630 226 | per renderlo tale, o il pensiero coincide con esso, e allora 1631 226 | pretenda di non essere da un pensiero, o, nel caso opposto per 1632 226 | come un modo essenziale del pensiero, presuppone una diversità 1633 226 | sicché non si avrebbe un pensiero, ma solo un duplice stato 1634 226 | si dovrebbe parlare di un pensiero che è in sé e di un autocosciente 1635 226 | autocosciente che è nel pensiero da cui mutua l'autocoscienza, 1636 226 | dialettica in atto fra il pensiero e un autocosciente determinato 1637 226 | intelligibilità; ma non solo un pensiero che senta sé in sé e altro, 1638 226 | viene intuito, perché esso pensiero sente sé come un tutt'uno 1639 226 | altro, ma inoltre lo stesso pensiero nell'atto in cui sentisse 1640 226 | delle sue conseguenze, se al pensiero di condizione umana fosse 1641 226 | che la contraddicono: il pensiero di condizione umana ha a 1642 227 | parole, è necessario che il pensiero di condizione umana si rappresenti 1643 227 | condizioni necessarie, e, se il pensiero di condizione umana muove 1644 227 | arrestati al problematico, il pensiero di condizione umana elide 1645 227 | complesso componente, il pensiero o rappresentante o soggetto 1646 228 | fra un ontico in sé, il pensiero, e un ontico in sé, l'intuito 1647 228 | intuizione non è mai lasciata dal pensiero umano nel suo stato brado 1648 228 | accidentale dello stesso pensiero, un sovraggiunto ad essa 1649 228 | altro che sarebbe pur sempre pensiero ma che avrebbe l'autocoscienza 1650 228 | a parte che il termine pensiero sarebbe ambiguo e dovrebbe 1651 228 | la potenza o capacità del pensiero ad essere quello che è, 1652 228 | questo caso l'unicità del pensiero che è tutto autocoscienza 1653 228 | che sono autocoscienti del pensiero ad autocoscienza essenziale 1654 228 | altro e per altro, perché il pensiero ad autocoscienza essenziale 1655 228 | autocoscienza di sé come pensiero ad autocoscienza essenziale 1656 228 | di autocoscienza che un pensiero ad autocoscienza accidentale 1657 228 | parziale tocca, perché il pensiero ad autocoscienza essenziale 1658 228 | di una causa che non è il pensiero primo ontico costretto com' 1659 228 | si escluda l'ontità di un pensiero cui sia coessenziale l'autocoscienza 1660 228-29 | siano un per altro che sia pensiero e sia altro da esso, sicché 1661 229 | reintrodurre surrettiziamente un pensiero ad autocoscienza coessenziale 1662 229 | inautocosciente, il che impone che il pensiero con autocoscienza coessenziale 1663 229 | termini, non è lecito al pensiero umano rappresentarsi uno 1664 229 | che non sarebbe se non il pensiero come ontico in sé che trasferendo 1665 229 | ragione o per il quale un pensiero di condizione umana si 1666 229 | tanto nel diritto che il pensiero ha di predicare loro l'ontità 1667 229 | quanto nel fatto che il pensiero di condizione umana non 1668 229-30 | è quel suo stato per un pensiero di condizione umana che 1669 229-30 | alberghi di fatto in un pensiero di condizione umana, tant' 1670 229-30 | umana, tant'è vero che il pensiero greco non ne ha fatto una 1671 229-30 | perché sta di fatto che o il pensiero di condizione umana dichiara 1672 229-30 | contingenza, o lo stesso pensiero ammette qualche intelligibile, 1673 230 | rapporti delle due l'una o il pensiero di condizione umana esclude 1674 230 | e il loro modo ontico il pensiero di condizione umana non 1675 230 | sono se non per esso stesso pensiero, è lecito cioè affermare 1676 230 | anzitutto di privare il pensiero dell'operazione di fatto 1677 230 | i fenomeni di fatto del pensiero e, ammesso e non concesso 1678 230 | si danno i fenomeni in un pensiero di condizione umana quali 1679 230 | debba interpretare lo stesso pensiero di condizione umana siffatta 1680 230 | che è relativo o per il pensiero di condizione umana e insieme 1681 230 | insieme non è in sé perché il pensiero di condizione umana ha la 1682 230 | sé come quello che è nel pensiero umano senza che a questo 1683 230 | legittimità, sia pure relativa al pensiero umano, di classificare gli 1684 230 | quello che è fuori del pensiero di condizione umana, quando 1685 230 | fatto sulla cui base il pensiero di condizione umana classifica 1686 231 | materiale intelligibile che il pensiero di condizione umana ha il 1687 232 | infima, senza mai che il pensiero abbia bisogno di fondare 1688 232 | fatto né di diritto in un pensiero di condizione umana il quale 1689 232 | sia quello che si in un pensiero di condizione umana che 1690 232-33 | perché sia illecito a un pensiero di condizione umana porre 1691 232-33 | fatto son dialettiche di un pensiero di condizione umana risulta 1692 232-33 | prototipo o un precedente, dal pensiero di condizione umana che 1693 233 | sussunzione attiva, dall'altro il pensiero di condizione umana inferisce 1694 233 | chiede come sia lecito per un pensiero di condizione umana che 1695 233 | tale classe; inoltre il pensiero di condizione umana è tenuto 1696 233 | altri insiemi fenomenici il pensiero di condizione umana si vale 1697 233-34 | operate dall'individuale pensiero di condizione umana, l'intellezione 1698 233-34 | quella del fatto che un pensiero di condizione umana è capace 1699 233-34 | tanti quanti ne utilizza il pensiero di condizione umana nelle 1700 234 | ma dal rapporto in cui il pensiero di condizione umana pone 1701 234 | in cui esso è posto dal pensiero col pensiero stesso, e in 1702 234 | è posto dal pensiero col pensiero stesso, e in tal caso l' 1703 234 | forma e materia in cui il pensiero ha posto altri aggregati 1704 234 | omologia, o sono date al pensiero simultaneamente l'identità 1705 234 | fenomenici son posti col pensiero ad opera del pensiero stesso 1706 234 | col pensiero ad opera del pensiero stesso e insieme l'identità 1707 234 | serie di rapporti in cui il pensiero ha posto con se stesso, 1708 234 | caso non c'è diritto del pensiero di includere nella serie 1709 234 | estremo invariabile che è il pensiero e dall'immanenza in ogni 1710 234 | identità del loro rapporto col pensiero, b)oppure si pretende che 1711 234 | posto nei confronti col pensiero, il modo ontico di essere 1712 234 | un suo membro seriale col pensiero si debbono simultaneamente 1713 234 | rapporti con cui esso entra col pensiero, ma allora delle due l'una 1714 234 | semplice atto con cui il pensiero riporta a sé certi componenti 1715 234 | di più rapporti posti dal pensiero, o un aggregato fenomenico 1716 234 | del semplice fatto che il pensiero lo ha assunto arbitrariamente 1717 234 | rapporto in cui si pongono col pensiero stesso e per l'identità 1718 234 | di quell'estremo che è il pensiero e per la pretesa che il 1719 234 | e per la pretesa che il pensiero ha di ricondurre l'estremo 1720 234 | autocosciente questo sia dal pensiero e per il pensiero ossia 1721 234 | sia dal pensiero e per il pensiero ossia nelle diciamo così 1722 234 | riferimento a sé operato dal pensiero di più nuclei o intuiti 1723 234 | autocosciente originario, il pensiero alla cui essenza, perché 1724 234 | giustapposizioni o di porzioni e il pensiero che, instaurando lo spostamento 1725 234 | d'attenzione immediato al pensiero e indirettamente all'altro 1726 234 | spostamento d'attenzione del pensiero che è mediato dal primo, 1727 234 | fattore aggiunto che è il pensiero la cui presupposizione è 1728 235 | quale all'esclusione da un pensiero di condizione umana di enunciati 1729 235 | surrezione, di cui sopra, di un pensiero autocosciente come complesso 1730 235 | legittimo tener conto, a un pensiero o soggetto, che il presupposto 1731 235-36 | infine si pretende che il pensiero abbia il diritto di elencare 1732 235-36 | solita surrezione di un pensiero che è a sé e non dall'aggregazione 1733 235-36 | dedurre la liceità, che al pensiero è attribuita di attuare 1734 236 | che ci sia o non ci sia un pensiero, prima ancora che in esso 1735 238 | dialettiche si danno nel pensiero di condizione umana, ma 1736 238 | della sfera dialettica del pensiero di condizione umana, mentre, 1737 239 | dialettizzate; comunque poi il pensiero di condizione umana tratti 1738 241 | quantità, è sempre lecito al pensiero di condizione umana, o almeno 1739 242 | segno o di un errore del pensiero della condizione umana che 1740 242 | scuola, o di un errore del pensiero di condizione umana la quale 1741 243-44 | nessuna forma è data al pensiero di condizione umana tranne 1742 244 | e per questo appunto il pensiero di condizione umana, ogniqualvolta 1743 244 | è sempre lecito per il pensiero di condizione umana porre, 1744 244-45 | problematica l'estraneità al pensiero di condizione umana di un 1745 245 | o la problematicità nel pensiero dell'intelligibile sostanza 1746 245-46 | fianco di esso un ontico, il pensiero, senza il quale la continuità 1747 247 | intelligibile, è data al pensiero o immediatamente o pel medio 1748 247 | surrettizia inserzione di un pensiero pensante e rappresentante 1749 247-48 | surrettiziamente ammessa l'ontità di un pensiero in sé, diviene unica validità 1750 248 | di una dialettica da un pensiero di condizione divina a un 1751 248 | di condizione divina a un pensiero di condizione umana e di 1752 248 | sfera dell'intelligibile del pensiero di condizione umana si danno 1753 248 | di una dialettica da un pensiero di condizione divina a un 1754 248 | di condizione divina a un pensiero di condizione umana e di 1755 248 | liceità di operazioni del pensiero di condizione umana le quali 1756 249 | inautocoscienti operanti da parte del pensiero di condizione umana sugli 1757 249 | liceità operative di un pensiero di condizione umana operante 1758 254-55 | inesistenti e inautocoscienti nel pensiero, la sussunzione attiva che 1759 256 | sufficienti, che sono o il pensiero di condizione umana in quanto 1760 256 | sufficiente dei contingenti con il pensiero di condizione umana in sé, 1761 256 | contingenza ha a sua ragione un pensiero di condizione umana come 1762 256-57 | deriva dall'appartenere a un pensiero di condizione umana che 1763 256-57 | particolare s'instaura e un pensiero di condizione umana è da 1764 256-57 | autocosciente in ciascun pensiero e in ciascun momento di 1765 256-57 | in ciascun momento di un pensiero;~ ./. 1766 257 | in questa dialettica il pensiero di condizione umana avesse 1767 257 | inferisce dall'essenza del pensiero di condizione umana, che 1768 257 | coessenziale di quel tutto che è il pensiero e con ciò ne consegue, e 1769 257 | della particolarità nel pensiero, dalla pretesa di un'immanenza 1770 257 | funzione di essenza entro il pensiero di condizione umana; ma 1771 257 | autocoscienti che chiamiamo pensiero di condizione umana esclude 1772 257 | principio, ossia il concetto di pensiero di condizione umana, è o 1773 257 | in altre parole, in ogni pensiero di condizione umana sono 1774 257 | qualsivoglia ontico che chiamiamo pensiero di condizione umana e un 1775 257 | definizione, il rapporto tra pensiero e sensazione non provoca 1776 257-58 | pone un rapporto fra il pensiero di condizione umana in sé 1777 257-58 | entro l'autocoscienza del pensiero per il rapporto in cui questo 1778 257-58 | rapporto d'azione in cui il pensiero si pone con l'ontico; poi 1779 257-58 | attraverso cui passa lo stesso pensiero e che mai ripetono stati 1780 257-58 | mutare del rapporto fra pensiero e ontico di cui è medio 1781 257-58 | rendono biffa del rapporto col pensiero generatore di sensazione, 1782 257-58 | variare del rapporto fra il pensiero e l'ontico biffa in quanto 1783 257-58 | la prima attribuisce al pensiero una mutevolezza che non 1784 257-58 | mediatore fra l' ontico e il pensiero e con ciò complica ancor 1785 257-58 | come una relazione fra il pensiero e un ontico, definito in 1786 258 | istante in quanto nessun pensiero è in grado di rapportare 1787 258 | identico a quello di un altro pensiero, sia in istanti diversi 1788 258 | muta il modo con cui il pensiero ha posto sé in rapporto 1789 258 | genetica che acquista il pensiero pel fatto stesso di essere 1790 258 | acquisita dal rapporto fra pensiero e ontico pel suo essere 1791 258 | rapporto fra un ontico, il pensiero, e un rapporto, la relazione 1792 258 | biffa del suo rapportarsi al pensiero, deve esser posto nell'autocoscienza 1793 258 | ulteriormente che a nessun pensiero sarà mai lecito occupare 1794 258 | autocoscienza di un qualsivoglia pensiero di condizione umana, nel 1795 258 | con gli altri ontici e col pensiero,~ ./. pag 354 (258 F3 /4)]~ 1796 258-59 | che coinciderebbe con il pensiero che più che ontico in sé 1797 258-59 | ontico, il rapporto fra il pensiero e l'ontico simmetrico della 1798 258-59 | estraneità che divide o il pensiero di condizione umana in sé 1799 259-60 | ontico autocosciente del pensiero una dialettica analoga a 1800 260 | ontità problematica di un pensiero in sé, è definibile come 1801 260 | ossia dell'ontità di un pensiero in sé, i due modi di immanenza 1802 260 | ontità poblematica di un pensiero in sé una delle cui note 1803 260-61 | frutto di un compito che il pensiero di condizione umana si ,~ ./. 1804 261 | che si suole attribuire al pensiero di condizione umana e che 1805 263 | modificazioni o stati da parte di un pensiero, abbiam già detto, ma tali 1806 263 | la sua problematicità, il pensiero come ontico in sé e si attribuisca 1807 263 | del suo rapporto se non un pensiero ontico autocosciente in 1808 263 | investono la nozione di un pensiero in sé; non so se ho colto 1809 263 | escludere l'ontità di un mio pensiero che sia ontico autocosciente 1810 263-64 | trono di privilegiato questo pensiero assoluto e in sé, e avverto 1811 263-64 | rappresentazione, di sapere, di pensiero, di soggetto, di oggetto 1812 263-64 | autocoscienti vuota di un pensiero ontico in sé; quando si 1813 277 | quale attribuisce ontità un pensiero che sia autocoscienza della 1814 278 | assolute che son poi quelle del pensiero divino come sfera di dialettiche 1815 279 | aspetti, che non pare che il pensiero di condizione umana abbia 1816 348-49 | è cioè un ontico per il pensiero, o nel caso in cui il principio 1817 350 | 3)]~se non altro per un pensiero che non sia sotto il limite 1818 350 | un apriori almeno per un pensiero di condizione umana, ma 1819 350-51 | e ho notato anche che il pensiero di condizione umana quando 1820 351 | ben in fondo le cose, il pensiero di condizione umana che 1821 351 | intelligibili e inintelligbili, il pensiero di condizione umana è portato 1822 352 | atteggiamento teoretico puro del pensiero di condizione umana non 1823 352 | non è assioma dello stesso pensiero quando si porta al piano 1824 352 | che è in funzione solo del pensiero di condizione umana che 1825 352 | le condizioni umane del pensiero che lo pensa,~ ./. pag 659 ( 1826 352 | da certe modalità che il pensiero ha trascelte tra quelle 1827 352 | autocoscienti che sono in un pensiero che è di condizione umana 1828 352 | di determinazioni che il pensiero in genere assume allo scopo 1829 352 | ordine di successione con il pensiero pensante stesso e insieme 1830 352 | autocosciente coincidesse con il pensiero stesso in quanto orientato 1831 352-53 | e di un'illiceità per il pensiero di condizione umana ad accettarli 1832 352-53 | in quanto costruzione del pensiero di condizione umana in una 1833 352-53 | materiali a disposizione dal pensiero, con la conseguenza che 1834 353 | genesi dall'istanza del pensiero di condizione umana che 1835 353 | concetti siano gli unici che un pensiero di condizione umana alberga, 1836 357-58 | che non le verificano, al pensiero dev'essere dato almeno un 1837 357-58 | diritto all'ontità per il pensiero ossia ad essere per un pensiero 1838 357-58 | pensiero ossia ad essere per un pensiero di condizione umana che 1839 357-58 | d'altro canto, poiché il pensiero di condizione umana non 1840 357-58 | fondo è l'ontità per un pensiero relativamente al quale l' 1841 357-58 | autocoscienza sono in un pensiero di condizione umana due 1842 357-58 | due e che quindi questo pensiero non sia in grado di accogliere 1843 357-58 | di tali due ragioni; il pensiero di condizione umana è in 1844 358 | diritto ad essere per il pensiero che lo pensa è il darsi 1845 358 | operazioni che lo stesso pensiero ha compiuto per costruirlo; 1846 358 | rapporto autocosciente con il pensiero autocosciente in forza del 1847 358 | posti con autocoscienza dal pensiero stesso; evidentemente questa 1848 358 | questa liceità che è data al pensiero di condizione umana non 1849 358 | nell'atto costruttivo del pensiero e non nell'essersi dato 1850 358 | la relatività rispetto al pensiero di condizione umana, ossia 1851 358 | delle operazioni che il pensiero stesso ha compiuto per costruirlo 1852 358 | del fatto che il medesimo pensiero se lo con autocoscienza; 1853 358 | autocoscienza dell'ontico e il pensiero in quanto capace di investire 1854 358 | dall'ontico immaginario al pensiero di condizione umana e quindi 1855 358 | operazioni costruttive del pensiero di condizione umana, abbiamo 1856 358 | che l'atto costruttivo del pensiero è per i primi autocosciente 1857 358 | essere dei costruiti dal pensiero se son posti fuori da qualsiasi 1858 358 | genesi dalle operazioni del pensiero stesso che accoglie con 1859 358-59 | costruizione??)) da parte del pensiero di condizione umana e qualora 1860 359 | autocoscienza che è del pensiero di condizione umana e di 1861 359 | funzione dei modi d'essere del pensiero di condizione umana, a differenza 1862 359 | costruttrice in generale del pensiero di condizione umana che 1863 359 | autocoscienti costitutivi del pensiero di condizione umana, o col 1864 359 | sufficiente del suo essere per un pensiero un ontico autocosciente 1865 359 | che è sua denotante per il pensiero che ne indaga le ragioni 1866 359 | atto di autocoscienza di un pensiero che ne fa punto d'applicazione 1867 359 | umane in genere del nostro pensiero o ai punti di vista che 1868 359 | condizioni pragmatiche del pensiero; e, poiché, una volta che 1869 359 | dialettica di sostituibilità, il pensiero di condizione umana distingue 1870 359-60 | delle condizioni umane del pensiero, immette in esso quella 1871 359-60 | atti di autocoscienza il pensiero lo inferisce da una serie 1872 359-60 | ontici che sono istanze del pensiero stesso e che il pensiero 1873 359-60 | pensiero stesso e che il pensiero ha la liceità di variare 1874 359-60 | dall'attività dialettica del pensiero di condizione umana, nell' 1875 359-60 | dell'autocosciente per il pensiero di condizione umana che 1876 359-60 | in sé e l'ontico per il pensiero, la funzione di giustapporre 1877 360 | condizionamento scaturente dal pensiero di condizione umana, ossia 1878 360 | dipendenza funzionale dal pensiero di condizione umana dell' 1879 360 | fondare la differenza che il pensiero di condizione umana fa tra 1880 360 | loro rapporti son resi dal pensiero di condizione umana dipendenti 1881 360 | lato la distinzione che il pensiero umano fa tra autocoscienti 1882 360 | funzionale dallo stesso pensiero non regge, dall'altro che 1883 360 | deformato lo stato che è del pensiero di condizione umana; è certo 1884 360 | condizione umana; è certo che nel pensiero di condizione umana si danno 1885 360 | biffe di dialettiche che il pensiero di condizione umana conduce 1886 360 | questione è se è concesso al pensiero di condizione umana di denotare 1887 360 | dipendenza funzionale dal pensiero di condizione umana sia 1888 360 | dipendenza funzionale dal pensiero, si osserva che in esso 1889 360 | dipendenza funzionale dal pensiero non è data con autocoscienza, 1890 360-61 | struttura, dinanzi alle quali il pensiero di condizione umana ha il 1891 360-61 | conduca ad attribuire al pensiero di condizione umana la genesi 1892 360-61 | in sé indipendenti da un pensiero che se li dia con autocoscienza 1893 360-61 | imputabile con autocoscienza al pensiero non c'è che l'autocoscienza 1894 360-61 | dipendenza funzionale dal pensiero; con ciò, non si è attribuito 1895 360-61 | fatto a forza entrare con il pensiero e con le dialettiche del 1896 360-61 | e con le dialettiche del pensiero; si è soltanto rilevato 1897 360-61 | formale il cui principio il pensiero non ha la liceità di ritrovare 1898 360-61 | particolari con cui esso pensiero ha posto in ontità qualificazione 1899 360-61 | immaginari di cui è principio il pensiero non per la sola loro autocoscienza 1900 361 | ossia del suo essere per un pensiero di condizione umana; ora 1901 361 | condizione umana; ora un pensiero di condizione umana ha a 1902 361 | tutte le azioni che sul pensiero di condizione umana esercita 1903 361 | azione di un ontico in sé sul pensiero di condizione umana non 1904 361 | operazioni dialettiche del pensiero di condizione umana, quella 1905 361 | umana, quella con cui questo pensiero offre a sé la ragione per 1906 361 | quella con cui lo stesso pensiero offre a sé l'ontico autocosciente 1907 361 | autocoscienza si tratta; quando un pensiero di condizione umana, coattamente 1908 361 | ontico a sé stesso in quanto pensiero oppure di spostare l'attenzione 1909 361 | con l'altro due modi del pensiero di condizione umana, in 1910 361-62 | ragione due modi di quel pensiero l'uno solo dei quali è strumento 1911 361-62 | immediata di contatto del pensiero con se stesso, in quanto 1912 361-62 | e nei suoi rapporti col pensiero e l'operazione condotta 1913 361-62 | materia è per sé e non per il pensiero che la dota di autocoscienza, 1914 361-62 | intervengono quando già il pensiero di condizione umana ha attribuito 1915 361-62 | all'infinito, perché il pensiero di condizione umana non 1916 362 | del comportamento che il pensiero di condizione umana assume 1917 362 | alterazioni dello stesso pensiero di condizione umana consenzienti 1918 362 | contiguità immediata del pensiero in quanto attenzione col 1919 362 | in quanto attenzione col pensiero in quanto alterazione, qualsiasi 1920 362 | quella che per prima il pensiero offre quasi spontaneamente 1921 362 | con autocoscienza entro il pensiero di condizione umana uno 1922 362 | presupposta, per la quale il pensiero di condizione umana è la 1923 362 | modificazioni della quale il pensiero o trae da sé o riceve in 1924 362 | ontici autocoscienti che il pensiero ha a sua disposizione o 1925 362 | tutto è il sostituibile al pensiero di condizione umana sicché 1926 362 | autocoscienza di un ontico entro il pensiero non altro sarebbe che un 1927 362 | non è adeguato perché il pensiero di condizione umana avrebbe 1928 362 | complessiva dell'organismo del pensiero di condizione umana, se 1929 362 | denotanti il concetto di pensiero di condizione umana in quanto 1930 362 | delle dialettiche del nostro pensiero; ma quella teoria presupposta 1931 362 | chiudersi entro i limiti del pensiero di condizione umana come 1932 363 | genesi dell'ontico entro il pensiero di condizione umana con 1933 363 | in grado di lasciare il pensiero entro un rapporto puro con 1934 363 | o postulati, consenta al pensiero di stabilire la ragion sufficiente 1935 363 | che rende impossibile al pensiero di condizione umana di darsi 1936 363-64 | delle dialettiche di un pensiero di condizione umana, e che 1937 364 | autocosciente ossia ciò che il pensiero di condizione umana è in 1938 364 | necessaria, di ciò che il pensiero di condizione umana è in 1939 364 | che si fa ripetuto, se il pensiero è attenzione o attitudine 1940 364 | conservata autocoscienza e il pensiero di condizione umana in quanto 1941 364 | sian stati denotati, se il pensiero è spostamento d'attenzione 1942 364 | pag 694 (364 F2 /3)]~se il pensiero di condizione umana è tutto 1943 364 | nella rappresentazione del pensiero stesso con siffatte sue 1944 364 | e quel che in esso è del pensiero di condizione umana non 1945 364 | dipendenza funzionale dal pensiero di condizione umana, con 1946 364 | genere, di ciò che è per il pensiero di condizione umana, è dipendente 1947 364 | conseguenza di se stesse ma del pensiero di condizione umana in quanto 1948 364-65 | sovraordinata alle modalità del pensiero di condizione umana che 1949 364-65 | dipendente funzionale dal pensiero di condizione umana; parliamo 1950 364-65 | attitudini che chiamiamo pensiero di condizione umana, perché, 1951 365 | né le dialettiche del mio pensiero né quello di un pensiero 1952 365 | pensiero né quello di un pensiero di condizione umana in generale 1953 365 | rispetto a ciò che è per il pensiero di condizione umana, o, 1954 365 | dipendenza funzionale dal pensiero di condizione umana vengano 1955 365 | destinati, ammesso che al pensiero di condizione umana sia 1956 365 | per sé da quanto denota il pensiero di condizione umana in sé, 1957 365 | qualcosa che è altro dal pensiero di condizione umana in quanto 1958 365 | costituisce e su cui tale pensiero opera si pongono come delle 1959 365 | indipendenti funzionali dal pensiero in quanto tale ed estendono 1960 365 | da un'elaborazione che il pensiero di condizione umana su di 1961 365 | dipendente funzionale del pensiero tranne che la mera elaborazione 1962 365 | perfettamente indifferente che il pensiero di condizione umana sia 1963 365 | suo presupposto che per un pensiero di condizione umana è sufficiente 1964 365 | ontico che io chiamo mio pensiero di condizione umana non 1965 365 | perché son note di questo mio pensiero il costante ripudio dalla 1966 365 | funzionale dai modi del pensiero di condizione umana;ora 1967 365 | funzione delle modalità di quel pensiero di condizione umana che 1968 365 | ogni modalità di un certo pensiero di condizione umana, ma 1969 365 | funzionale dalle modalità del pensiero di condizione umana, da 1970 365 | ampliare il concetto di questo pensiero fino a comprendervi certe 1971 365-66 | dipendenza funzionale dal pensiero di condizione umana in quelle 1972 365-66 | funzionale dallo stesso pensiero in quanto attività denotante 1973 365-66 | dipendenza funzionale dal pensiero che è da essi attribuita 1974 365-66 | quel che le modalità del pensiero impongono di essere, tanto 1975 365-66 | note che essi aggiungono al pensiero di condizione umana le debbono 1976 365-66 | indipendenza funzionale dal pensiero di condizione umana di quel 1977 365-66 | funzionale dallo stesso pensiero di tutte le denotanti dell' 1978 365-66 | indipendenza funzionale dal pensiero di condizione umana sono 1979 365-66 | indipendente dalle modalità del pensiero di condizione umana e che 1980 365-66 | condizione umana e che per pensiero di condizione umana è da 1981 365-66 | sé e che io ho chiamato pensiero di condizione umana e che 1982 365-66 | ontico autocosciente del pensiero di condizione umana, ma 1983 366 | indipendente funzionale da un pensiero di condizione umana e finiscono 1984 366 | autocoscienza in generale in un pensiero di condizione umana in generale, 1985 366 | omoforme autocoscienza di tale pensiero denota connotazioni che 1986 366 | omoforme autocoscienza del pensiero di condizione umana denota 1987 366 | essere in funzione di un pensiero di condizione umana: ora, 1988 366 | uni che per gli altri il pensiero di condizione umana di cui 1989 366 | sicché in essi la locuzione "pensiero di condizione umana " o 1990 366 | due ontici, l 'uno per un pensiero di condizione umana l'altro 1991 366 | l'altro per altro da un pensiero di condizione umana, è la 1992 366 | per sé da ciò che è per il pensiero di condizione umana nella 1993 366 | dipendenza funzionale dal pensiero di condizione umana nella 1994 366 | essi chiamano soggetto è un pensiero di condizione umana alcune 1995 366 | indipendenza funzionale dal pensiero di condizione umana ad autocoscienza 1996 366 | sono autocoscienti per un pensiero di condizione umana con 1997 366 | autocoscienza immediata del pensiero di condizione umana, e che 1998 366 | dipendenza funzionale da un pensiero di condizione umana la cui 1999 366 | è identificabile con il pensiero di condizione umana con 2000 366 | differente funzionamento di un pensiero di condizione umana, alcune


1-500 | 501-1000 | 1001-1500 | 1501-2000 | 2001-2095

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License