Protocollo
1 2 | nota della intuizione o reale o possibile, equivalente
2 2 | verificazione diretta o reale o possibile. L’ordine sovraordinato,
3 3 | originaria, la reciprocità di reale e razionale proclamata da
4 3 | a passaggio da principio reale a conseguenza reale. Poiché
5 3 | principio reale a conseguenza reale. Poiché io qui non ho preteso
6 3 | modalità della predicazione reale di tale giudizio, stabiliscono
7 3 | del principio metafisico reale tramite testimonianza sia
8 3 | non per la rapportazione reale; più semplicemente la validità
9 3 | la sua corrispondenza al reale che è aspetto gnoseologico
10 3 | momenti di una sfera del reale acquistano la doppia natura
11 3 | quindi postazione di un reale altro dal fenomenico stesso,
12 4 | esistere sé e figli quand’abbia reale esistenza. Ci deve essere
13 4 | umana che pur fa parte del reale fenomenico abbia il diritto
14 4 | principio che sarà tutt’uno col reale stesso; che se poi l’assurdo
15 4 | rivelato dal fatto che il reale per l’uomo dev’essere uno
16 4 | che se a lato di questo reale di cui noi facciam parte
17 4 | traccia, un’orma, una presenza reale, un’immagine specchiata,
18 6 | comunque, sempre privo di reale efficacia che è quella di
19 6 | pag 6 F3]~congruenti col reale sensorialmente conosciuto
20 8 | escluso e non come un comunque reale, per opporre al di là di
21 8 | questa o quella sfera di reale che dovrebbe essere determinazione
22 8 | ragioni non è apparente ma reale, non è riducibile non essendo
23 8 | tratterrebbe di vedere il reale fondamento e quindi il reale
24 8 | reale fondamento e quindi il reale essere di siffatta contraddizione,
25 9 | contrapponendo l’ideale al reale, il secondo modo di scissione
26 9 | contrapponendo l’ideale al reale; in secondo luogo nessuna
27 10 | coincidente con la totalità reale del qualitativo entro la
28 10 | ampia che mai si sia data di reale naturale, nella prova che
29 10 | ciò che di esse si dà nel reale in sé, di qualunque tipo
30 10 | si raffiguri l’in sé del reale. Donde è facile inferire
31 10 | lo è dal punto di vista reale: formalmente la connotazione
32 11 | nozioni fenomeniche; sul piano reale quindi il discorso torna
33 12 | il noto fenomenico e il reale naturali non può esser dichiarata
34 12 | un’analisi veridica, il reale processo del pensiero umano
35 13 | veridica e congruente col reale gnoseologico dell’umanità
36 13 | qui non ha importanza, del reale è tenuto ora a dare positività
37 13 | meramente possibile, del reale naturale o conoscenze che
38 13 | adeguazione del conoscibile al reale primo metafisico; la presa
39 13 | contrapporre la forza della loro reale modalità alle pretese dell’
40 14 | straordinaria che affermano reale ed umana, ma non pongono
41 14 | straordinariamente intuito è o non è reale, nel senso cioè che esso
42 15 | quel che questo è in sé nel reale, ma la somma delle conoscenze
43 15 | rapporto necessario tra il reale primo e il reale secondo
44 15 | tra il reale primo e il reale secondo in quanto esistenti,
45 15 | diritto di qualificare il reale da cui il derivato è da
46 15 | necessariamente un altro reale o più altri reali che devono
47 15 | modo di rapporto, da un reale assoluto, ma la cui connotazione
48 16 | concetto di natura in quanto reale secondo una o altra inferenza
49 17 | conoscibilità totale del reale che non impedisce, anzi
50 18 | apparenza che contraddicono al reale, ma non riuscirà, o almeno
51 18 | l’apparente che pure è un reale dall’essere e quindi a dichiarar
52 18 | la predicazione dell’un reale all’altro; è vero che l’
53 18 | altro; è vero che l’uno è reale ontologico e quell’altro
54 18 | ontologico e quell’altro è reale fenomenico, ma la distinzione
55 18 | nessun modo riducibile al reale ontico: l’ontologia può
56 19 | esaustiva della connotazione reale di essa, ossia a dichiarare
57 19 | nozioni simmetriche del reale anche se nessuna intuizione
58 19 | se nessuna intuizione del reale stesso interviene a convalidarla;
59 19 | quattro concetti, nozione del reale in sé, nozione della natura
60 19 | nozione della natura come reale per il reale in sé, nozione
61 19 | natura come reale per il reale in sé, nozione delle rappresentazioni
62 19 | razionali come riproduttive del reale in sé e delle inferenze
63 19 | natura - in questo caso il reale che si pensa derivato, in
64 19 | natura - in questo caso il reale che è, secondo uno o altro
65 19 | valgono ad illuminare né il reale rapporto che intercorre
66 19 | intuito, e della natura, come reale per il primo ontico e come
67 19 | nessi di derivazione tra reale in sé e reale per il reale
68 19 | derivazione tra reale in sé e reale per il reale in sé. Nel
69 19 | reale in sé e reale per il reale in sé. Nel caso di una conoscibilità
70 20 | porsi come il concetto di un reale per sé, e ha solo ragioni
71 20 | porsi come il concetto di un reale per altro; se si pensa che
72 20 | unità dell’unico concetto di reale in genere la cui connotazione
73 20 | esclusivamente dall’attributo di reale determinato da quel “per
74 20 | 20 F2] ~l’unità in sé del reale primo in sé e del reale
75 20 | reale primo in sé e del reale secondo in sé in quanto
76 20 | primo caso la logica del reale e la logica della ragione
77 20 | secondo caso la logica del reale e la logica della ragione
78 20 | ponga tra i due concetti di reale per sé e di reale per l’
79 20 | concetti di reale per sé e di reale per l’altro un nesso relazionale
80 21 | rappresentativa o soggettiva col reale in sé o oggettivo, il fatto
81 21 | rappresentativa con l’oggettivo reale, o per eccesso o per difetto;
82 21 | formale a due, il concetto di reale in quanto principio e natura
83 21 | riportare il concetto di reale all’altro come quello che
84 21 | distingue il fenomenico dal reale; l’eccedenza formale del
85 21 | formale del fenomenico sul reale in nulla incide sulla differenza
86 21 | quanto il fenomenico è un reale che è in un reale altro
87 21 | fenomenico è un reale che è in un reale altro e per un reale altro
88 21 | un reale altro e per un reale altro con la conseguenza
89 21 | esaurire la natura e quindi il reale o come destinata a rimanere
90 21 | contradditorietà formale e reale, troviamo il concetto di
91 22 | rappresenta, ma una sfera di reale naturale resta al di là
92 22 | intendiamo il concetto del reale che non è in sé e quindi
93 22 | quindi sia il concetto del reale in quanto derivato dal principio
94 22 | di derivazione di questo reale dal suo principio, nesso
95 22 | che è esso pure fuori del reale in sé, - il concetto di
96 22 | il concetto di tutto il reale che è derivazione dal principio,
97 22 | primo ontico, o perché il reale del principio è quantitativamente
98 22 | quantitativamente identico al reale naturale, ma è diverso qualitativamente -
99 22 | fondo, Cusano -, o perché il reale del principio è qualitativamente
100 22 | qualitativamente identico al reale naturale, ma quantitativamente
101 22 | inconoscibile il rapporto reale ed ontico fra manifestato
102 23 | fenomenico e non riproduce la reale connotazione del principio;
103 23 | far di sé un’immagine del reale e resterà sempre inadeguato
104 23 | costituisce l’essenza del reale - non si riesce infatti
105 23 | infatti a vedere come il reale possa sdoppiarsi in due
106 23 | non lascia intravedere un reale naturale che sia esclusivamente
107 23 | logico in atto entro il reale in sé; il fenomenico allora
108 23 | fenomenico fa di se stesso nel reale tutto lascia credere che
109 23 | tutto lascia credere che il reale in sé sia ricco di ciò che
110 23 | dimostra che la ricchezza del reale sia ontica e non puramente
111 23 | essendo lecito parlare di una reale ed essenziale opposizione
112 23 | è buono né cattivo, ma è reale, essendo la sua attribuzione
113 23 | simmetriche riflessione del reale in sé sotto il condizionatore
114 23 | una simmetria perfetta tra reale in sé e rappresentazione
115 23 | perfettamente simmetriche del reale in sé e riproduzioni inalteranti
116 23 | ogni razionalismo, che il reale è razionale, ((o??)) come
117 24 | la categoria suprema del reale in tutte le sue forme; s’
118 24 | posizione di identità tra reale e razionale in nessuna nota
119 24 | necessariamente o il concetto di reale o il concetto di razionale
120 24 | dipendenza funzionale, di reale o ((e??)) di razionale;
121 24 | equivalenza del razionale al reale, in quanto la conversione
122 24 | dirigersi dal razionale al reale o dal reale al razionale
123 24 | razionale al reale o dal reale al razionale a piacere,
124 24 | funzionale del razionale sul reale - è questa la portata veramente
125 24 | funzionale del razionale sul reale (=“il razionale è reale “)
126 24 | reale (=“il razionale è reale “) e non l’altro che, eretto
127 24 | condizionamento funzionale (=“ il reale è razionale “). Ora, è facile
128 24 | equivalenza del razionale al reale e la conseguente illazione
129 24 | apodittica del razionale dal reale con il giudizio, secondo
130 24 | enunciante l’equivalenza del reale al razionale e la conseguente
131 24 | illazione apodittica del reale dal razionale: e non è ~[
132 24 | determinazione funzionale dal reale, il pensiero di tipo umano
133 24 | essendo la conoscenza umana un reale e comparendo in siffatta
134 24 | senz’altro attingere il reale in modo però che i modi
135 24 | e in quanto inferiti dal reale e ritrovati nella connotazione
136 24 | connotazione stessa del reale, il che non significa altro
137 24 | determinarsi in funzione del reale stesso secondo le conseguenze
138 24 | connotazione qualitativa del reale, e dopo aver inferito il
139 24 | secondo i modi qualitativi del reale e quindi ha tratto le sue
140 24 | inerenza a ciò che è in sé reale e in sé valido, rovescia
141 24 | connotazione qualitativa del reale deducendola dalle determinazioni
142 26 | considerazione i due concetti di reale e di razionale. Si può ammettere
143 26 | necessariamente alla connotazione del reale in quanto primo ontico;
144 26 | istante noi attribuiamo al reale ontico primo un attributo
145 26 | sono rapporti, sicché al reale si deve pure attribuire
146 26 | equivalenti, il concetto di reale e il concetto di razionale,
147 26 | a siffatto giudizio -”il reale è razionale” - il pensiero
148 27 | metafisico primo che suona “il reale è razionale”; è vero che
149 27 | conoscenza per il concetto di reale, senza per questo mai offrire
150 27 | mosso dal giudizio “ il reale è razionale” in quanto enunciato
151 27 | razionale a qualificativo del reale per scendere sino alla definizione ~[
152 27 | connotazione completa del reale ontico stesso - siano A
153 28 | discorsivo i due giudizi “il reale è razionale” e “il razionale
154 28 | razionale” e “il razionale è reale”, sentendosi chiamato in
155 28 | nulla dal principio “il reale è razionale”, bensì di partire
156 28 | denotante il suo concetto di reale che è poi il nostro concetto
157 28 | affermazione del tipo “il reale è razionale” per giungere
158 28 | alla conclusione che “il reale è non-contraddittorio” pel
159 28 | giudizi “il razionale è reale”, “ il razionale fenomenico
160 30 | inferire dal principio “il reale è razionale” l’equipollenza
161 30 | giudizio “il razionale è reale” per darsi i diritti a)
162 30 | definito e connotate al “reale” del giudizio primo dando
163 30 | metafisico primo che qualifica il reale primo nell’essere secondo
164 30 | giudizio-principio del tipo “il reale è razionale secondo questa
165 30 | legittimamente da predicarsi al reale primo nell’essere e trarre
166 30 | categorico - e il giudizio “il reale è razionale” è giudizio
167 30 | linea di partenza, è l’ente reale per intuizione e conoscibile
168 30 | traguardo, è il medesimo reale ma analizzato e ritrovato
169 30 | essere assunte da un altro reale che sia intuito in sé e
170 30 | cui siamo interessati, “il reale è razionale”- e data la
171 30 | contraddittori per contraddittorietà reale, e perciò mai si sono trovati
172 30 | metafisico primo del tipo “il reale è razionale”, connotandolo
173 31 | di essi, il concetto di reale primo ontico, in quanto,
174 31 | in un qualunque modo il reale”ragione”, se non con note
175 32 | da quella separazione del reale ontico, che nessun pensatore
176 32 | a quell’unica classe di reale ontico cui entrambi rimandano,
177 32 | che insorge di fronte al reale come reale, denotazioni
178 32 | di fronte al reale come reale, denotazioni che son ben
179 32 | offrono la connotazione di un reale in genere e le condizioni
180 32 | connotazione: poiché un reale è pensabile, ossia connotabile
181 32 | essendo il principio o un reale totalmente omogeneo con
182 32 | i modi della causa o un reale omogeneo solo parzialmente
183 32 | connotanti la nozione del reale ontico primo, insomma come
184 32 | è il perché di un altro reale, e infine nel come è rispetto
185 32 | come è rispetto all’oggetto reale primo, è naturale che la
186 32 | che sono tutte note del reale, si estendano al fenomenico
187 32 | una negazione in quanto reale ontico, sia dal fatto che
188 35 | concetto ideale e il concetto reale del reciproco rapporto,
189 36 | esame e difendere, l’ente reale tautologia, qualche altro
190 36 | tautologia, qualche altro reale che nulla ha di tautologico
191 39 | siano fonte di conoscenza reale e non apparente del soggetto
192 40 | denotante??)) però come reale -; ma la separazione resta
193 40 | necessarie rappresentative del reale. E’ naturale, allora, che
194 42 | immergersi nell’analisi di un reale che ripete le condizioni
195 42 | legittimo intellettivo un solo reale dell’universo in quanto
196 43 | stato potenziale non è né un reale né un direttamente noto
197 43 | ragione legittimante una reale dialettica immanente e impossibile
198 44 | giacché il potenziale è il reale indeterminato e orientato
199 44 | determinarsi, mentre l’attuale è il reale determinato - che il discorso
200 44 | condizioni, e si avrebbe pure un reale la cui contraddittorietà
201 44 | identità con l’attuale che è reale ad esso contrario, ha a
202 44 | cui Aristotele affetta il reale al fine di inquadrare negli
203 44 | razionalità per identità sia il reale intelligibile e quindi determinatore
204 44 | razionale identico sia quanto di reale è differente da questo -;
205 44 | differente da questo -; ma il reale indeterminato non è un mero
206 44 | questa non è il panorama del reale ricco di tutte o molte o
207 44 | lecito il pensamento di un reale inenergetico, tra gli esistenti
208 44 | di essere nozione di un reale e che nessun reale fa conoscere,
209 44 | di un reale e che nessun reale fa conoscere, al che si
210 44 | contraddittorietà si trasferisce dal reale al conoscere, facendo dell’
211 47 | principio in quanto sfera di reale in genere nulla di più né
212 48 | aristotelico la negazione è reale a tutti i livelli di esistente,
213 48 | livello in sé la negazione è reale: per questo il supremo canone
214 48 | estromettere la negazione dal reale come qualcosa che la ragione
215 48 | dell’identificazione del reale col razionale puro attribuisce
216 48 | razionale noto, non genera del reale, ma si limita a segnare
217 48 | così programmatiche del reale, attendendo da questo la
218 48 | aristotelica la coincidenza tra reale e razionale non distingue
219 49 | assoluta coincidenza di reale e razionale: e io penso
220 49 | mente umana la nozione di reale non sia stata una ed univoca:
221 49 | nei culti agrari, tra il reale in quanto pensato e il reale
222 49 | reale in quanto pensato e il reale in quanto in sé, e un reale
223 49 | reale in quanto in sé, e un reale in sé in quanto di fatto
224 49 | in quanto di fatto e un reale in sé in quanto di diritto;
225 49 | eleatica, per la quale il reale in sé si pone uno ed univoco
226 49 | pensato di fatto, essendo il reale in sé il reale in quanto
227 49 | essendo il reale in sé il reale in quanto determinato da
228 49 | la rappresentazione del reale a razionalità esclusiva
229 49 | deformazione soggettiva che il reale in sé può patire per vari
230 49 | aveva lasciato, ci resta un reale relativo al soggetto conoscente
231 49 | delle rappresentazioni, un reale assoluto o in sé o ontico
232 49 | a natura ontologica, un reale relativo ((relitivo??)))
233 49 | relativo ((relitivo??))) al reale assoluto o ontico a natura
234 50 | negazione invece diviene reale nella sfera delle rappresentazioni
235 50 | essa abbraccia e provoca è reale assoluto e ha che fare con
236 50 | l’impulso ad elevarsi al reale definito che va ad arricchire
237 50 | equivalenza del possibile reale in sé; ma in forza dell’
238 50 | potenziale o assente dal reale ontologico instaurano l’
239 50 | del pensato e l’ordine del reale, a quel modo che in questo
240 51 | di diritto determinato e reale l’equivalenza dei due giudizi
241 52 | la negazione diviene un reale assoluto in quanto presente
242 52 | presente in tutte le sfere di reale a qualunque classificazione
243 52 | qualunque classificazione il reale venga ridotto, essendo costante
244 52 | pensiero e pensato, tra reale rappresentato secondo razionalità
245 52 | secondo razionalità e il reale ontologicamente esistenziale;
246 52 | rappresentata, patendo l’ordine del reale pensato alterazioni ben
247 52 | calcolo interpretativo del reale, oppure la ragione di siffatta
248 52 | di fatto manifestato dal reale fenomenico - per quanto
249 55 | indeformante possibile del reale, ma è anche capace di porre
250 55 | fanno conoscere nulla di reale in sé, dipendendo poi da
251 55 | genere non corrisponda nessun reale che per esistere non abbia
252 55 | corrisponda un siffatto reale il quale comunque non solo
253 56 | qualsiasi altra teoria del reale in funzione della determinazione
254 56 | ontico, ossia in quanto reale che sarà sì in funzione
255 56 | in funzione di un altro reale, il pensiero che lo pensa,
256 56 | rappresentazione del pensiero ossia un reale che mutua il proprio esserci
257 57 | pag.57 F3]~immagine di un reale, come medio di conoscenza
258 57 | categoria quella congruenza tra reale e razionale la cui problematica
259 58 | inferenza da quell’unico reale noto che è la struttura
260 58 | pensiero che, guardando al reale sotto le categorie dell’
261 58 | sussumano sotto di sé il reale, e che la matematica non
262 58 | intelligibilità di sfere del reale altre dalla matematica e
263 58 | e che s’innesti entro un reale da un lato e due dall’altro
264 59 | l’appello a una sfera del reale ontico per inferirne una
265 59 | qualsivoglia altra zona di reale sarebbe un illegittimo irrazionale
266 59 | generale introdurrebbe la reale analisi condotta sulla connotazione
267 59 | a principio dell’ordine reale in cui ordinare dialetticamente
268 59 | fatto il genere diviene un reale immanente nelle specie,
269 59 | del modo di esistere di un reale in genere e se per essenza
270 59 | subordinazione, basta che il reale che ne è investito sia finito
271 59 | una situazione, che non è reale ragion sufficiente, in quanto
272 59 | almeno in larga parte del reale, se non in tutto il reale
273 59 | reale, se non in tutto il reale stesso, mutuano la loro
274 61 | sarebbe l’inseità ad essere il reale autonomo dei due, si deve
275 61 | di almeno tre concetti in reale rapporto di genere a specie,
276 62 | devono identificarsi col reale fenomenico in cui sono in
277 62 | specie infime, così anche nel reale ontologico il moto dialettico
278 62 | essere rappresentazione di un reale che è in sé, ontico, e che
279 63 | specie infima in quanto reale pensato, è da generico a
280 63 | concetto lo si assuma come mero reale pensato sia che lo investa
281 63 | secondo luogo non è dato reale, in quanto in quella sfera
282 64 | apodittica traslazione che è il reale effetto dell’ipotetica immanenza
283 64 | aveva trovato inutile; la reale differenza fra l’aporia
284 65 | nell’ontico fenomenico ogni reale è antecedente logico e necessario
285 65 | ontico; nell’esistenza il reale logicamente e necessariamente
286 65 | numero di motivi, la sua reale intelligibilità sta tutta
287 66 | identità l’unico assoluto reale; una razionalità fenomenica
288 66 | del razionale è nel tutto reale e che razionale e reale
289 66 | reale e che razionale e reale non sono convertibili, onde
290 66 | di razionalità solo se il reale la verifica in sé: per questo
291 66 | contraddizione l’unico assoluto reale. La razionalità fenomenica,
292 67 | nel fenomenico a tutto il reale, scatenando in tal modo
293 67 | condizioni effettuali del reale che espellono la negazione.~
294 68 | quali offre intellezione del reale e immanente legame qualitativo
295 68 | azione dell’attenzione o per reale esclusione dai limiti dell’
296 71 | deve non solo sdoppiare il reale, ma anche definire i due
297 73 | concetto di universalità del reale e a suo predicato il concetto
298 74 | pretesa di conoscere il reale, dall’altro limita tale
299 74 | qui insorge l’aporia di un reale che si dà secondo modalità
300 74 | cognitivo ed interpretativo del reale quando dall’oggettività
301 74 | nettamente separato dal reale fenomenico; in tale ambiente
302 76 | entrambi. Se questa fosse la reale struttura ontologica dell’
303 77 | ontologia che costituisce il reale effettivo dell’universo:
304 82 | condizione che il razionale sia reale, e che quindi la negazione
305 84 | negazione come opposizione reale ad una precedente affermazione
306 84 | affermazione altrettanto reale; ma in tal caso non si spiegherebbero
307 85 | per ciò che riguarda la reale cognizione della qualità
308 85 | del pensato simmetrico del reale: tant’è vero che questo
309 85 | metodico della razionalità del reale, di quel reale che per essa
310 85 | razionalità del reale, di quel reale che per essa è il primo
311 85 | attributi peculiari, “il reale è razionale” al giudizio “
312 85 | giudizio “il razionale è reale”, la cui differenza dall’
313 85 | divenga noto in che cosa il reale è razionale. Se si verificasse
314 85 | con la connotazione del reale primo ontico: la rappresentazione
315 85 | equivalente a un qualsiasi reale e quindi anche al reale
316 85 | reale e quindi anche al reale primo ~ ./.
317 86 | e valida razionalità del reale alla condizione di subordinare
318 86 | enunciato la razionalità del reale primo nell’essere, piuttosto
319 86 | che deve predicarsi del reale; si parta dal concedere
320 86 | delle rappresentazioni del reale primo ontico, la classe
321 86 | delle rappresentazioni del reale primo nell’essere non può
322 86 | giudizio primo metafisico, il reale è razionale, come quella
323 87 | giudizio “ il razionale è reale” un conosciuto e non la
324 87 | modi, benché esclusi da un reale ed effettivo rapporto di
325 87 | razionalità in genere del reale e del ripudio di una razionalità
326 87 | indirettamente, del concetto di reale primo nell’essere solo se
327 87 | di affermare razionale il reale, come quello che non è acquisito
328 87 | razionale predicato del reale non coincide col razionale
329 87 | razionale al quale si predica il reale, la differenza tra i due
330 88 | primo luogo, il concetto di reale primo ontico, in quanto
331 88 | nozione della razionalità del reale primo nell’essere e la presenza
332 88 | intuire immediatamente il reale metafisico e di darsi una
333 88 | un senso al giudizio il reale ontico e metafisico è razionale,
334 88 | lo traduce da generico in reale contrario, l’autosussistenza
335 89 | per mantenere aderenza al reale -, o da un punto di vista
336 93 | nessun altro apporto dal reale;il che potrebbe anche condurre
337 93 | se non calando entro il reale indeterminato il concetto
338 96 | ragione e quindi una sintesi reale, in quanto unità nell’ontico
339 97 | questa parziale ignoranza, reale o voluta, è motore dell’
340 108 | classificazione si rivela il reale imperio che il principio
341 108 | vista della sussunzione reale del concetto-soggetto sotto
342 117 | differenza tra la razionalità del reale in sé e la razionalità del
343 117 | tra la razionalità del reale in sé e la razionalità del
344 118 | essere rappresentazioni del reale in sé perfettamente corrispondenti
345 118 | pensati che del medesimo reale siano rappresentanti perfettamente
346 118 | funzione di rappresentare il reale, mentre, colto negli stessi
347 118 | funzione di rappresentare il reale, deve essere sussunto sotto
348 118 | necessità o razionalità del reale e dei loro rapporti, pare
349 123 | ma anche un’equazione del reale con il razionale che questo
350 128 | della loro interdipendenza reale, una volta datosi il compito
351 139 | equivalenza del razionale con il reale e del reale con il reale,
352 139 | razionale con il reale e del reale con il reale, ma subordinano
353 139 | reale e del reale con il reale, ma subordinano o condizionano
354 141 | razionale in quanto ((??)) e il reale e tra il reale e il razionale
355 141 | e il reale e tra il reale e il razionale in quanto
356 141 | giudizio categorico con il reale e del reale col razionale
357 141 | categorico con il reale e del reale col razionale in quanto
358 141 | esistere per sé, un concreto reale in cui essere e modo fan
359 141 | condizionamento dell’esistenza; il reale a sua volta è sotto il punto
360 141 | per altro; ma allora il reale ricalca il razionale e viceversa:
361 141 | e l’ideale trascende il reale, in secondo luogo perché
362 142 | però dall’esistente e dal reale, ora a favore dell’esistenza
363 142 | essenza, l’esistere del reale dalle qualificazioni che
364 142 | dalle qualificazioni che nel reale fan tutt’uno con il suo
365 142 | per giudizi categorici dal reale come rappresentato pel medio
366 142 | rappresentare l’unità del reale, per il semplice fatto che
367 143 | categorico qualsivoglia, ossia il reale momento della dialettica
368 145 | aspetto più apparente che reale, un fenomeno della forma ~[
369 145 | del giudizio che uno stato reale dell’intelligibile corrispondente
370 198 | quanto riproduttiva del reale, ma dalla struttura della
371 198-99 | 199 F1)]~di quella del reale, consistendo in uno schematismo
372 199 | nessun criterio intorno al reale, la qual dimostrazione non
373 199 | coi modi dei secondi e la reale ed effettiva esistenza di
374 200 | deformare e annebbiare il reale gioco dei concetti che a
375 203 | nell'interpretazione del reale da ciò che ne fa l'uomo
376 208 | anzitutto è più apparente che reale, poi rimanda a una dialettica
377 209-210| fa parte, ma trova la sua reale natura nella richiesta che
378 217 | sottofondo rappresentativo del reale su cui ionici e pitagorici
379 220-21 | quanto razionalità e il reale, ma perché la descrizione
380 229-30 | fatto una categoria del reale, preferendogli come segni
381 261 | dialettizzatrice, ci sia una reale soluzione ed eterogeneità,
382 263 | condizione di trattare per reale ~ ./.
383 264 | Bergson per la sua durata reale, deve pur sempre spezzare
384 264-65 | indiscreta della durata reale siano biffa di equivalenza
385 266 | deformazione che la durata reale patisce facendosi termine
386 275-76 | ontici è più apparente che reale perché uno spostamento d'
387 282 | risulta più apparente che reale, non tanto perché sia lecito
388 285 | intelligibilità in sé e il resto del reale secondo la stessa forma
389 285 | correlarsi alla totalità del reale secondo una relazione e
390 366 | complicazioni che questa che è la reale struttura dei trascendentalismi
391 367 | con una modificazione del reale che è sempre un ontico autocosciente
392 369 | fenomeni), e) l'aporia del reale e del razionale (vedi foglio
393 369 | foglio 24), f) razionalità (reale è razionale) ~ ~-----~-
394 369 | logica come se fosse un reale e come se i concetti e universali
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