Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Alfabetica    [«  »]
pensate 32
pensati 125
pensati- 1
pensato 303
pensatore 2
pensatori 9
pensavamo 1
Frequenza    [«  »]
311 spostamenti
308 generi
307 dello
303 pensato
302 differenti
301 ora
300 nessuna
Giordano Bruno Cavagna
(n. 1921 - m.1966)
Metaf. class. e metaf. cristiana

IntraText - Concordanze

pensato

    Protocollo
1 4 | che vuole che un ente sia pensato dalla ragione se non è affetto 2 4 | dell’esistente può essere pensato e giudicato o come principio 3 4 | diritto neppure di essere pensato esistente come mero formale, 4 8 | ontica di tutto il naturale pensato come rappresentazione o 5 14 | conosciuto fenomenico deve esser pensato con la conoscibilità del 6 16 | deve essere ~[pag. 16 F2]~pensato principio di quelle; ora 7 19 | totale per difetto tra il pensato fenomenico e il pensabile 8 20 | sensoriale in quanto però pensato conoscibile per quell’altro 9 21 | concetto del fenomenico, pensato come totalmente elaborabile 10 22 | concetto di natura può essere pensato non coestensivo con quello 11 28 | supplementarità dei suoi tre angoli è pensato come siffattamente denotato, 12 28 | nel caso che debba essere pensato tale, ossia nel caso che 13 28 | soggetto A non possa esser pensato predicabile, secondo lo 14 31 | sé dell’oggetto per esso pensato e nella sua connotazione 15 31 | problema di come possa porsi un pensato connotato dalle uniche due 16 32 | insieme come l’esistente pensato come intuibile, nella sfera 17 32 | oggetto che non basta sia pensato che è, ma deve essere pure 18 32 | che è, ma deve essere pure pensato nel perché è, nel se è qui 19 35 | è intelligibile se non è pensato almeno come uno, esistente, 20 35 | apodittico secondo cui vien pensato e quindi l’apoditticità 21 35 | offra al pensiero come un pensato e precisamente il rapporto 22 35 | rapporto di inerenza in quanto pensato di fatto e quindi proclamante 23 35 | i due, perché l’uno è un pensato con autoconsapevolezza di 24 35 | e l’altro è il medesimo pensato con autoconsapevolezza dell’ 25 35 | e il medesimo rapporto pensato di diritto sono stati dichiarati 26 36 | medesimo rapporto di inerenza pensato però come legittimo o diritto 27 36 | di negazione, in quanto pensato di fatto dal medesimo rapporto 28 36 | rapporto di inerenza in quanto pensato di diritto e solo mediatamente 29 40 | vengan soddisfatte da un pensato perché questo sia accolto 30 40 | rapporto di inerenza tra un pensato e un suo denotante, in quanto 31 40 | rapporto di inerenza tra il pensato e questo suo denotante, 32 40 | connotazioni del denotante e del pensato o la congruenza tra le rispettive 33 40 | condizione di illegittimità di un pensato è principio per il pensiero 34 40 | denotazione da una certa area del pensato è presente in ogni stato 35 40 | denotante??)) in un pensato, ha confrontato siffatto 36 40 | esclusione con la separazione del pensato, già affermato denotante, 37 40 | affermato denotante, dal pensato, già affermato denotato, 38 40 | sia la predicazione di un pensato ad un altro e quindi un 39 42 | geometrica, ma dev’essere pensato come una totalità entro 40 45 | conseguente esclusione del secondo pensato dall’inerenza entro il primo, 41 48 | qualsiasi rapporto di un pensato con se stesso si pone di 42 48 | fatto come inerenza del pensato nel pensato, quanto piuttosto 43 48 | inerenza del pensato nel pensato, quanto piuttosto per il 44 48 | intelligibilità per qualsivoglia pensato esclude la liceità di negare 45 48 | soggetto, un genere di cui il pensato non sia sottoclasse, in 46 48 | genere opposto di cui il pensato è specie e quindi sussume 47 49 | penso che il pensiero di Dio pensato da se stesso dovesse apparire 48 49 | tra il reale in quanto pensato e il reale in quanto in 49 49 | alla duplice classe del pensato di diritto e del pensato 50 49 | pensato di diritto e del pensato di fatto, essendo il reale 51 49 | esclusiva e gelosa, essendo il pensato di diritto la rappresentazione 52 49 | quanto intelletto, essendo il pensato di fatto la deformazione 53 49 | classificate o sotto il pensato o sotto l’ontico ontologico, 54 50 | nell’ontità, in quanto nel pensato è assente la sfera del potenziale, 55 50 | potenziale, essendo l’attuale del pensato un conosciuto e il potenziale 56 50 | connotazione dell’intellito pensato all’astrazione dell’identico 57 50 | equivalenza tra l’ordine del pensato e l’ordine del reale, a 58 51 | entro la mera sfera del pensato la convertibilità semplice 59 52 | equivalenza tra pensiero e pensato, tra reale rappresentato 60 52 | patendo l’ordine del reale pensato alterazioni ben determinate 61 52 | equivalenza presupposta fra pensato ed ontico ad una sorta di 62 52 | riguardino l’ordine del pensato o l’ordine dell’ontico: 63 52 | metafisica platonica pensiero e pensato, o per il pensiero o in 64 52 | coincidenza tra pensiero e pensato, si debba ricercare la ragione 65 53 | meditazione del supremo, A, pensato come A=A, nel senso di una 66 54 | elaborazione immediata, sicché il pensato per il pensiero resterà 67 54 | resterà sempre l’asintoto del pensato in sé; d) la quarta conseguenza 68 54 | identici ossia di porre un pensato e di conoscerlo come identico, 69 54 | indifferenza della dialettica dal pensato al ripetuto e dal ripetuto 70 54 | ripetuto e dal ripetuto al pensato, diritto che non osta al 71 55 | essendo l’imperfetto del pensato nulla più che l’impotenza 72 55 | ideale transumana con il suo pensato in quanto rappresentazione 73 55 | fenomenica ed umana con il pensato in quanto rappresentante 74 55 | coincidenza tra pensante e pensato notevoli altre difficoltà, 75 55 | congruenza tra il pensiero e il pensato e insieme garantiscono siffatta 76 55 | distinzione entro la sfera del pensato tra conoscibilità in genere 77 56 | necessità delle componenti del pensato assunto a ragione la dimostrazione 78 56 | necessità delle componenti del pensato ipotizzato come conseguenza, 79 56 | inintelligibilità di qualsivoglia altro pensato nella cui composizione non 80 57 | primo da un lato deve essere pensato come un’unità e non può 81 57 | rapporti tra il pensiero e il pensato nella sua materialità, ma 82 57 | connette il pensiero al pensato nella sua formalità o razionalità 83 57 | eterogeneità tra l’ordine del pensato e l’ordine dell’ontologico 84 58 | congruenza assoluta tra pensato ed ontologico muovendo da 85 58 | apoditticamente e indubitabilmente pensato, costruito, intuito, utilizzato 86 59 | dell’intelligibilità di un pensato dalla sua forma, a) quello 87 60 | generico non può essere pensato che come nesso di causalità 88 60 | essere: il genere può essere pensato nei confronti dello specifico 89 61 | diveniente-mutevole dev’essere pensato onde sia pensabile l’inseità); 90 62 | conoscenza qualificata di un pensato, ed esser conosciuto vuol 91 62 | vuol dire, perciò, per un pensato costringere il pensiero 92 62 | forza del nesso da cui il pensato è vincolato ad un altro; 93 63 | specie infima in quanto reale pensato, è da generico a specifico 94 63 | entro la sfera del mero pensato, il capovolgimento della 95 63 | si assuma come mero reale pensato sia che lo investa di portata 96 63 | confronti del concetto in quanto pensato per la ragione immediatamente 97 63 | da C a B, in A in quanto pensato, mentre sul piano dell’ontologico 98 63 | per un ontologico, sia pur pensato da un pensiero ma pur sempre 99 63 | un pensiero ma pur sempre pensato da un pensiero che se lo 100 63 | compresenza sincronica come nel pensato. E allora delle due l’una, 101 63 | ontità per inferenza dal pensato di cui è ricco il sensoriale - 102 63 | dell’intelligibile in quanto pensato con l’intelligibile in quanto 103 65 | lo specifico dovrà essere pensato come un cronologicamente 104 65 | ontico ontologico che vien pensato come un generico essenziale 105 65 | che nella sfera del puro pensato doveva trascorrere dal generico 106 65 | universalità e necessità di pensato non denotato da nessuna 107 65 | dell’ontico fenomenico e del pensato intuitivo -, una volta che 108 65 | sua legittimità entro il pensato effettuale stesso; ma in 109 65 | ma in un aristotelismo il pensato razionale di fatto non rimanda 110 65 | necessità dalla struttura del pensato intellettivo, bensì ~[pag. 111 65 | contemplare l’ontologico onde il pensato intelligibile effettuale 112 65 | sufficiente del darsi del pensato in atto come rappresentazione 113 65 | in una dialettica che dal pensato di fatto voglia portarsi 114 66 | criterio di legittimare un pensato e quindi un ontico in forza 115 66 | esistenziale ad un altro pensato, o rispettivamente ontico, 116 66 | necessità che, attributi di un pensato, lo legittimano come intelligibile, 117 66 | connotazione di un fenomenico pensato di un altro fenomenico che 118 66 | siano di sussunzione tra un pensato in genere e la categoria 119 67 | nesso qualitativo dev’essere pensato come un reticolato in cui 120 67 | eliminazione dal sistema del pensato delle insufficienze a rappresentare 121 69 | simmetrico del modo con cui vien pensato il mondo esterno che per 122 69 | modo di spazializzare il pensato in genere e in particolare 123 69 | escluso dalla sfera del pensato legittimo, con una affermazione 124 70 | solamente in quella sfera del pensato in cui il noto si dia per 125 70 | che è stato deve essere pensato denotato da un modo di esistere 126 70 | particolare, sicché un noto è pensato particolare quando è pensato 127 70 | pensato particolare quando è pensato tale da dover essere particolare 128 71 | il particolare può essere pensato in funzione della costanza 129 72 | il diveniente dev’essere pensato per ritrovare l’intelligibilità 130 72 | in questo caso, di esser pensato come un assolutamente irrepetibile 131 72 | di essenziale dev’essere pensato presente onde possa darsi 132 72 | la comprenda, dev’essere pensato come un uno dei molti dell’ 133 72 | simultaneità può essere pensato esso stesso in simultaneità, 134 72 | composito e complesso può essere pensato come la simultaneità di 135 72 | privo di diritto di esser pensato e quindi ad escluderlo da 136 73 | considerato, dell’ontico pensato isolatamente da tutti gli 137 73 | dei due ontici deve essere pensato in simultaneità con l’universo 138 73 | simultaneità in cui l’ontico è pensato come parte di un tutto: 139 74 | dalla sfera del pensiero del pensato legittimo uno dei due rapporti, 140 74 | intuito e definito come pensato o momento del pensiero, 141 76 | intelligibile è un unico pensato contemporaneamente come 142 76 | specie di fenomenicità, sia pensato esistente un substrato di 143 76 | potenza che deve essere pensato dotato di indeterminatezza 144 77 | dato nella fenomenica del pensato, in quanto determinato secondo 145 78 | del predicato deve essere pensato come l’unità possibile o 146 79 | si verifica, giacché il pensato che il primo assume a principio 147 80 | pensati intelligibili e il pensato intelligibile che si pone 148 80 | dev’essere uno e dev’essere pensato uno, donde deriva che, nonostante 149 80 | unità del sentito in quanto pensato coinvolge tempo e spazio, 150 81 | rapporti per cui ogni sentito è pensato come parte costitutiva di 151 82 | conservare valore e vitalità come pensato e conosciuto, non garantita 152 82 | esistenza nel pensiero del pensato possibile si traduce nell’ 153 82 | nel senso che un qualunque pensato a qualsivoglia classe appartenga 154 82 | non esistere di diritto il pensato che esiste di fatto e di 155 82 | come esistente qualunque pensato che di fatto e di diritto 156 82 | della possibilità scinde il pensato in due grandi classi, la 157 82 | a sua volta, può essere pensato non esistente in quanto 158 84 | esserci di un qualsiasi pensato, sussunzione che è lecita 159 84 | escluso dalla sfera del pensato, o parzialmente, essendo 160 84 | questo caso un escluso dal pensato relativamente alle nozioni 161 84 | qualificazione, che è inesistenza di pensato, e insieme affermata presente 162 84 | immanenza è accolto nel pensato come un possibile, e la 163 84 | possibilità escludendo dal pensato legittimo il rapporto di 164 85 | escluderlo dalla sfera del pensato legittimo e procedere alla 165 85 | sfera della possibilità, del pensato problematico, non entro 166 85 | non entro i limiti del pensato simmetrico del reale: tant’ 167 85 | assegna a sé l’attributo di pensato legittimo e lo toglie all’ 168 85 | per sé e l’esclusione dal pensato legittimo per l’altro, essendo 169 87 | escludere dal legittimamente pensato il rapporto in quanto contraddetto 170 87 | escluso dal legittimamente pensato e, con ciò, negato; non 171 90 | simmetrico entro l’area del pensato per intelligibili nella 172 90 | intelligibile A che deve essere pensato e conosciuto nella sua sintesi 173 90 | nella sua sintesi onde sia pensato e conosciuto nei suoi diritti 174 90 | nei suoi diritti ad essere pensato l’intelligibile B. Si assumano 175 90 | ad essere legittimamente pensato trovi conferma e convalida 176 90 | il concetto-conseguenza è pensato come ricco di una simultaneità 177 90 | esistenza necessaria, in quanto pensato, di A alla necessità e legittimità 178 90 | ossia di esistenza di un pensato in quanto pensato o per 179 90 | di un pensato in quanto pensato o per sé o per un altro 180 90 | effetto ontico che entro il pensato trova a simmetrico la rappresentazione 181 90 | principio -conseguenza che sia pensato simmetrico dell’ontico nesso 182 91 | principio a conseguenza, pensato di una connessione causale, 183 91 | causale ontico diviene un pensato legittimo quando, cadendo 184 91 | connotazione dall’esser pensato secondo una certa connotazione 185 91 | legittimamente entro la sfera del pensato dialetticamente utilizzabile; 186 91 | solo ciò che deve esser pensato necessariamente onde sia 187 92 | nel giudizio X è B veniva pensato il processo dialettico da 188 93 | rapporto tra fenomenico e pensato risulta che dal punto di 189 95 | questa immagine che si nel pensato non corrisponde nessuna 190 95 | predicato, che deve essere pensato come una componente della 191 95 | conto come possa darsi nel pensato una nozione qual è quella 192 95 | identificati con B; se B è pensato come sintesi di molti denotanti, 193 95 | Z...N, se B non venisse pensato come arricchito dalla determinazione 194 95 | pag 95 F 4]~sintesi, nel pensato dall’unicità dell’atto con 195 96 | unità nell’ontico e nel pensato; è sufficiente che la denotante 196 97 | pag. 97 F1]~di pensato che coincide con la connotazione 197 97 | che esso è nella sfera del pensato, ossia il riferimento di 198 97 | intuizione in cui si trova il pensato l’assunzione del concetto-genere 199 98 | uomo, ma nell’effettuale pensato è indistinto che il rapporto 200 98 | descrizione di ciò che si nel pensato intuitivamente riflesso 201 99 | alla condizione che B venga pensato equivalente a D(=rottura 202 99 | concetto-soggetto deve esser pensato tale da offrire il diritto 203 99 | concetto-soggetto, dev’essere pensato tale da poter di diritto 204 100 | a??)) un intelligibile pensato però come nell’atto in cui 205 103 | precedente noto dev’essere pensato -. Questo rapporto tra ignoto 206 104 | sovraordinato, mentre il terzo, pensato come il razionale sovraordinato 207 106 | pensamento ma di ripensamento del pensato in vista del possesso delle 208 106 | intuire un intelligibile pensato che non sia o immagine di 209 113 | intelligibilità generale di un pensato - la prima soluzione fonda 210 117 | sé e la razionalità del pensato: poiché questa differenza 211 117 | sé e la razionalità del pensato consiste o nella denotazione 212 117 | categoriale di un medesimo pensato a seconda che sia riguardato 213 117 | costituiscono in quanto pensato, ossia nel suo modo di intelligibile, 214 118 | il fatto che un medesimo pensato intelligibile riceve due 215 118 | sé e del razionale come pensato la quale, a parte il fatto 216 118 | l’intelligibile in quanto pensato e lo stesso intelligibile 217 118 | l’intelligibile in quanto pensato e ne esclude l’equivalenza 218 119 | della rappresentazione o pensato in sé o riguardato nei suoi 219 120 | canone kantiano che di ogni pensato si dia il pensato contraddittorio 220 120 | di ogni pensato si dia il pensato contraddittorio contrario 221 126 | e se siffatto modo vien pensato come un momento dell’universale 222 127 | intelligibiltà per qualsivoglia pensato legittimamente sussunto; 223 133 | parte, impone che quello sia pensato come principio dell’esistenza 224 137 | dell’ontico generale sia pensato come un semplice omogeneo 225 137 | nel giudizio è soggetto, è pensato come l’immagine di un ontico 226 137 | organismo l’ontico che è pensato attraverso il predicato, 227 137 | giudizio è predicato, è pensato come l’immagine di un ontico 228 138 | intelligibili l’uno dei quali è pensato come un organo articolato 229 138 | rapporto di disgiunzione è pensato come l’interdipendenza condizionale 230 138 | generale lecito ad essere pensato come quello che non è ontologicamente 231 140 | categorico ideale, quale è pensato sotto la definizione che 232 143 | sussunto ~[pag.143 F2]~è pensato entro l’area dell’estensione 233 143 | perché con il predicato vien pensato solo la qualità e non la 234 143 | la rappresentazione del pensato entro cui i due immangono, 235 143 | pretenda che il predicato sia pensato come immanente nel tutto 236 143 | pretenda che il predicato sia pensato come immanente nel soggetto 237 143 | nel soggetto a sua volta pensato immanente nel suo tutto, 238 143 | giudizio categorico dev’essere pensato nell’estensione o denotazione 239 144 | intelligibile nella cui estensione è pensato il soggetto sia ripetuta 240 145 | intelligibile del predicato è pensato nella comprensione del soggetto, 241 145 | intelligibile generico è pensato con ciascuno degli intelligibili 242 146 | il nesso vincolante venga pensato nella sua apoditticità formale, 243 148 | dover necessariamente esser pensato come un limitato a quella 244 149 | il predicato deve essere pensato come nota immanente nella 245 150 | e mai come intelligibile pensato con un unico atto di pensiero, 246 150 | alla condizione che P sia pensato con una connotazione denotata 247 150 | specie che pur deve esser pensato tra soggetto e predicato, 248 164 | negazione, come esclusione dal pensato di un rapporto tra due intelligibili 249 164 | suo generico e ne fa un pensato uno, con la conseguenza 250 193 | dell'intelletto deve essere pensato se non altro come caotico 251 198 | motivo venga astratto e pensato di per sé come un tutto 252 198-99| conseguenza che diritto di essere pensato e primato nell'esistere 253 200 | complesso delle specie sia pensato come costituente un'unità 254 201 | alla condizione di essere pensato nel nesso necessario che 255 204-05| comporta che il soggetto sia pensato esclusivamente come una 256 206 | elaborazione; in quanto è pensato in sé, o nell'identità assoluta 257 207-08| da classe quale prima era pensato nel collettivo si fa denotante 258 212 | dissolvere la simmetria fra il pensato e l'ontico in sé non falliscono 259 212 | e del modo d'essere del pensato, quando ci chiudiamo nella 260 216 | distinzione del pensiero dal pensato e la essenzialità dell'autocoscienza 261 217 | dialettiche ontiche, il pensato divino è la stessa cosa 262 218 | essendo un pensiero senza un pensato un ontico che mai avrà autocoscienza, 263 218 | impensabile, ed avendo un pensato parecchi attributi che non 264 218 | pensiero all'ontico che ne è pensato da un lato esige che sia 265 218 | che la riceve, ossia un pensato, abbia tra la materia del 266 218 | inscindibile di pensante e di pensato e della natura meramente 267 218 | del suo diritto ad esser pensato, in secondo luogo perché 268 218 | legittimità di cui gode il pensato ad esser posto come un intelligibile 269 218 | unità del pensiero e del pensato e gli stessi pensiero e 270 218 | e gli stessi pensiero e pensato in sé debbono e insieme 271 219 | essere e dei propri modi e al pensato, cui è condizione l'autocoscienza, 272 219 | attributo essenziale di un pensato in quanto tale, sicché dell' 273 219 | autocoscienza il diritto che un pensato ha di esser tale nella sua 274 219 | intelligibile sia il diritto che un pensato ha di argomentare una parte 275 219 | a quell'ontico che è il pensato o uno dei pensati di cui 276 219 | generale o un qualsiasi suo pensato, e con tale attributo si 277 219 | autocoscienza e che entra con il pensato in un rapporto in cui consisterebbe 278 220 | rende intelligibile quel pensato autocosciente di cui siffatti 279 220-21| propri di un intelligibile pensato secondo la denotante dell' 280 221 | inautocoscienza dev'essere pensato anche come un ontico la 281 222 | intelligibile quando ne fa un pensato di Dio; l'aggiunta dell' 282 224 | unità fra il pensante e il pensato che l'attributo di accidentalità 283 227 | complesso componente, il pensato o rappresentato o oggetto 284 230 | chiede come debba esser pensato l'ontico in sé, quello che 285 233 | di identico che vi venga pensato; se poi l'intellezione del 286 239-40| discontinuità qualitativa in cui è pensato l'intuito: è lecito attribuire 287 241 | quantitativo dovrà esser pensato sempre come in funzione 288 246-47| della quantità, dev'essere pensato immanente con inautocoscienza 289 256 | comprensione zero il quale sia pensato come il contraddittorio 290 275 | autocosciente immanente nel pensato divino ~pag 409 (275 F3 / 291 279 | sempre in quanto o sarà pensato come ciò che si sovraggiunge 292 282 | relativamente ai due, questo sia pensato come la loro giustapposizione, 293 285 | condizionata dal fatto che è pensato da un'autocoscienza che 294 287 | modo che un due dev'essere pensato identico a un altro due 295 292 | o viceversa che il 4 sia pensato immediatamente sostituibile 296 297 | dovrà anche essere isolato e pensato in sé e per sé se non altro 297 330 | aggregato dei sensoriali è pensato e che si trasfonde nel gruppo 298 330 | aggregato di sensoriali, pensato come unità individua e costituito 299 330 | un gruppo di dialettiche, pensato come unità individua e costituito 300 331-32| disgregato, in quanto però pensato correlato da certi nessi 301 352 | prima assunto come un mero pensato e poi come un pensato che 302 352 | mero pensato e poi come un pensato che anche segno di qualcosa 303 369 | Le due metafisiche (l'ho pensato ieri sera e non mi ricordo


Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License