Protocollo
1 14 | qualora si desse mai la ripetizione delle medesime condizioni
2 18 | quantificazioni, e, con ciò, alla ripetizione di una medesima coppia di
3 23 | speciali non si adattano a una ripetizione e nel principio ontico che
4 34 | richiedente quindi a sua volta la ripetizione delle fasi discorsive seconda
5 36 | tautologia sottintende una ripetizione, l’identità in quanto eguaglianza
6 36 | rappresentazione con la propria ripetizione pone un’identità necessaria
7 36 | tautologica, fuor cioè di una ripetizione pura e semplice, in quanto
8 36 | secondo membro appare una mera ripetizione del primo, che può essere
9 36 | non si ha per niente una ripetizione volendosi attribuire, mediante
10 46 | costante assenza di una ripetizione di movimenti dalla potenza
11 46 | intelligibilità coincide con una ripetizione a differenti livelli formale-latitudinali
12 46 | in atto, questa medesima ripetizione coincide con la funzione
13 54 | avvenire solo mediante una sua ripetizione e l’indifferenza della dialettica
14 56 | vizio sofistico, o di una ripetizione sotto forma dialettica della
15 70 | struttura tale che ne faccia una ripetizione dell’intelligibile o assumendo
16 72 | panorama sensoriale, in cui la ripetizione di un modello e il comparire
17 72 | qualitative in forza di una ripetizione di identico che salvaguarda
18 75 | dell’unità consentito dalla ripetizione del generico in ciascun
19 76 | di intelligibilità la cui ripetizione o identità non coinvolge
20 77 | la sua azione anche alla ripetizione - e con ciò si spiega il
21 77 | intelligibilità aliena dalla mera ripetizione, ma la diacronia di molteplici
22 86 | la risultante della mera ripetizione di un’unica rappresentazione
23 86 | uno si oppone, e cioè la ripetizione, il diverso, il contrario,
24 90 | duplicità è di fatto una ripetizione ~[pag.90 F2]~o duplicazione;
25 90 | non rispettivamente o la ripetizione di B, rappresentato isolatamente
26 90 | rappresentato con A, o la ripetizione di A, rappresentato isolatamente
27 114 | definenti nel loro complesso la ripetizione della simmetria e la quantità
28 114 | può assicurare ordine e ripetizione, e quindi sussistenza dell’
29 118 | immagine di una costanza o ripetizione in genere di modi, alla
30 119 | necessità in genere della ripetizione immutata e quindi sciolta
31 127 | secondo, e insieme come una ripetizione entro il secondo della connotazione
32 130 | A e B; la comunanza per ripetizione del sostrato generico del
33 130 | qualora non possa accettare la ripetizione della medesima sussunzione
34 131 | vista è da concepirsi come ripetizione di uno stesso ontico a differenti
35 131 | in se stessa, secondo una ripetizione che non è equivalenza se
36 131 | in sé è inesistente una ripetizione del generico al proprio
37 131 | immanenza accompagnata da ripetizione -per la teoria aristotelica,
38 131 | procariota senza liceità di ripetizione ~ ./.
39 132 | specie nell’ontico in sé, con ripetizione in sé e in tutte le sue
40 132 | inerenza non s’accompagna a ripetizione, ma dal punto di vista dell’
41 132 | questa si esaurisca in tale ripetizione; necessariamente ammesso
42 144 | ontiche denotazioni, di ripetizione dell’intelligibile cui è
43 156 | minore è una mera identità o ripetizione di un unico intelligibile,
44 161 | nell'episillogismo o la ripetizione di se stesso, non essendo
45 161 | potrebbe essere la puntuale ripetizione del sillogismo di partenza,
46 163 | episillogismi che ne derivano per ripetizione della conclusione nella
47 163 | delle proprie premesse, la ripetizione riguardante la premessa
48 163 | le specie di S, mentre la ripetizione riguardante la premessa
49 163 | con ciò conchiudono in una ripetizione di questo, senza però che
50 163 | ripetano la premessa minore, la ripetizione se pone l’identità delle
51 163 | episillogismi da esso derivati per ripetizione della minore del prosillogismo
52 163 | prosillogismi da esso derivati per ripetizione della premessa maggiore
53 163-64 | prosillogismi da esso derivati per ripetizione della premessa minore dell'
54 166-67 | costituiscono secondo la ripetizione della conclusione di un
55 166-67 | costituiscono mediante la ripetizione ((del??)) della conclusione
56 167 | episillogismo attraverso la ripetizione nella conclusione del primo
57 167 | ed episillogismo con la ripetizione della conclusione del primo
58 167 | in Celarent, connesso per ripetizione della maggiore del CtG nella
59 167 | dato -; 6) attraverso la ripetizione della sua maggiore nella
60 169 | episillogismo mediante la ripetizione della conclusione del primo
61 169 | episillogismo mediante la ripetizione della conclusione del primo
62 171 | vincolandosi al CtS con la ripetizione della maggiore di questo
63 171 | che siano in Celarent con ripetizione della conclusione del CtS
64 171 | maggiore o in Camestres con ripetizione della conclusione del CtS
65 172 | articolantesi su di esso con la ripetizione della sua maggiore nella
66 172 | articola su di esso con la ripetizione della sua maggiore nella
67 172 | articola su di esso con la ripetizione della sua minore nella propria
68 173 | articolabile su di esso mediante la ripetizione della sua maggiore nella
69 174 | articolantesi su di esso con la ripetizione della maggiore di questo
70 175 | si sottoordinano per la ripetizione della conclusione di esso
71 188 | premessa, stabilisce la ripetizione costante del predicato dell'
72 191 | la cui conclusione è la ripetizione di una delle due premesse
73 195 | nota, e con la necessaria ripetizione della conclusione del polisillogismo
74 196 | pone come capace di una ripetizione all'infinito che vizia di
75 196 | o??)) uniformità o di ripetizione di rapporti in un divenire
76 205-06 | indipendentemente dalla sua ripetizione nelle varie connotazioni
77 205-06 | isolamento e insieme nella ripetizione secondo cui esso viene ad
78 210 | altro dalla costante sua ripetizione indipendentemente dalla
79 212 | somiglianza al posto della ripetizione uniforme e costante di un
80 214 | discontinuità ed eterogeneità la ripetizione in ciascuno di un'unica
81 214 | discontinuità, attribuisce alla ripetizione di un generico in intelligibili
82 214 | non interpretare questa ripetizione come un'equivalenza che
83 214 | secondo i quali è dato, dalla ripetizione di siffatti spostamenti
84 215 | nel pensiero ossia come la ripetizione, con autocoscienza e con
85 217 | lecito darsi secondo una ripetizione che non necessariamente
86 217 | nessuno di essi patisca mai ripetizione o in simultaneità o in successione,
87 217-17b| si compiono e di una loro ripetizione, è altrettanto vero che
88 217-17b| altrettanto vero che questa ripetizione o ignora la simultaneità
89 217-17b| identità assoluta e quindi di ripetizione simultanea con identità
90 217-17b| per un pensiero sulla loro ripetizione di intelligibili che sono
91 217-17b| fatto, se non di diritto, la ripetizione di sé in un altro con esso
92 217b | è ripetibile secondo una ripetizione la quale o è un ontico secondo
93 217b | modo, e in questo caso la ripetizione è lecita di fatto, ma non
94 217b | come intelligibile e la ripetizione è una tautologia ossia uno
95 217b | tautologia, la liceità della ripetizione di un intelligibile non
96 217b-18| necessaria e sufficiente della ripetizione dello stesso intelligibile,
97 217b-18| dell'in sé e di una sua ripetizione operata da se stesso sia
98 218 | ripetersi secondo modi di ripetizione che almeno per gli intelligibili
99 218 | stesso, trae la ragione della ripetizione da sé, ma si ripete secondo
100 218 | ma si ripete secondo una ripetizione che deve essere e insieme
101 218 | simultaneità che si dà per ripetizione da autocoscienza - tralascio
102 219 | ragione si trovi per la ripetizione al di fuori dell'ontico
103 219 | ha la liceità di siffatta ripetizione; ma si ammetta che la ripetizione
104 219 | ripetizione; ma si ammetta che la ripetizione sia stata data e che quindi
105 219 | che il mero fenomeno della ripetizione non esaurisce l'autocoscienza
106 219 | resa equivalente alla sua ripetizione ~, non lo distingue affatto
107 219 | contemporaneamente un ontico, o come la ripetizione ontica di se stesso, e in
108 219 | in questo secondo caso la ripetizione è legittima alla condizione
109 219 | stata data una precedente ripetizione dell'ontico, a sua volta
110 220 | è il pensiero, sicché la ripetizione o riproduzione ha le sue
111 222 | identici a quelli di cui son ripetizione se il pensiero si desse
112 223-24 | spostamento d'attenzione che la ripetizione pone s'aggrega una variazione
113 223-24 | prima volta o più volte per ripetizione è una coazione inarbitraria,
114 225 | secondo le modalità di una ripetizione ~ ./. pag 246 (225 F2/3)]~
115 225 | intelligibile, la sostituzione nella ripetizione della funzione di biffa
116 225 | sé e la legittimità della ripetizione solo a questa condizione,
117 225 | unicità e molteplicità per ripetizione di equazionabili della seconda,
118 225 | spostamento, secondo una ripetizione dello spostamento, secondo
119 229 | riproduzione che sia loro ripetizione perfettamente equivalente
120 230 | inferisce l'attributo della sua ripetizione dal fatto che i nessi fenomenici
121 230 | anche in questo caso la ripetizione con intelligibilità dei
122 230 | quanto già detto che la sua ripetizione identica non è sufficiente
123 230 | sta tutta nell'indefinita ripetizione di tali rapporti matematici
124 230 | che fa della natura una ripetizione di strutture generalissime;
125 230 | sia lecito parlare di una ripetizione in simultaneità di uno stesso
126 230 | rapporto in forza di una ripetizione in simultaneità numericamente
127 231-32 | intelligibilità e fa della costanza e ripetizione identica di questa il principio
128 233 | memoria con un atto che è ripetizione indefinita dell'intuito
129 234 | diritto di intendere la ripetizione del riferimento a sé operato
130 234 | unificabili ad arbitrio, ripetizione che data l'identità dell'
131 234 | grado, in quanto parlare di ripetizione di certe correlazioni o
132 234 | rendere autocosciente la loro ripetizione, ossia la loro identità,
133 234 | autocosciente che chiamiamo ripetizione di rapporti dialettici;
134 235 | essere trattata come una ripetizione di intuiti compositi da
135 235 | successione e insieme per una ripetizione che è un dato a priori fuori
136 235-36 | non è più funzione di una ripetizione di dialettiche che l'ulteriore
137 236-37 | sono conclassarie per la ripetizione dei rapporti fra questi
138 247 | quello la cui liceità di ripetizione in questi modi non è mediata
139 247-48 | validità di conoscenza o di ripetizione con autocoscienza dell'ontico
140 248 | dialettizzati da essa con la ripetizione di questo nesso diacronico
141 249 | qualsivoglia tra fenomenici che sia ripetizione di alcune delle dialettiche
142 249 | alla liceità di una sua ripetizione, mentre l'intelligibilità,
143 249 | lato dalla costanza della ripetizione di ciò che poi verrà trattato
144 249 | diacronica e quella della ripetizione di questa associazione diacronica,
145 249 | la sua conseguenza dalla ripetizione necessaria di un certo modo
146 249-50 | ti)) e pel medio della ripetizione la riconferma, interpreta
147 250-51 | connessa a una liceità di ripetizione in forme finite e non all'
148 250-51 | connessa a una liceità di ripetizione in forme infinite e funzionalmente
149 251 | a ragion sufficiente la ripetizione di un certo numero di associazioni
150 252-53 | necessità di questa loro ripetizione identica nel caso che i
151 252-53 | dottrina intera poggia su una ripetizione identica del sensoriale,
152 253 | l'abitudine rimanda alla ripetizione di un'associazione di successione
153 253 | tempo, si chiede se questa ripetizione sia qualcosa d'altro da
154 253 | identificazioni che Hume chiama ripetizione e per la quale non basta
155 253 | dialettiche il cui principio è una ripetizione di successive associazioni
156 253 | succedente a un attrito, la ripetizione a sua volta è una dialettica
157 253-54 | identificazione che è l'essenza della ripetizione scattano i meccanismi dell'
158 253-54 | questa funzione, ossia la ripetizione in successione di questa
159 253-54 | è lecito qui parlare di ripetizione se per essa s'intende una
160 254 | John Stuart Mill chiama ripetizione di associazioni e che non
161 254 | identità o, se si vuole, ripetizione dei sensoriali in divenire
162 254-55 | però pare collegata con una ripetizione delle sensazioni stesse
163 254-55 | in parte, a ciò che tale ripetizione comporta, un'identità o
164 254-55 | preda com'è di un'indefinita ripetizione di sé che è generatrice
165 255 | trova la sua essenza in una ripetizione di dialettiche identiche
166 255 | appello a una duplice forma di ripetizione che sempre esige identificazione
167 260 | materia alla liceità di una ripetizione dell'intelligibile o nelle
168 260 | arricchisce di una denotante che è ripetizione di esso, ossia che è quel
169 260 | di essi fusi assieme; una ripetizione dell'intelligibile è modalità
170 260 | dell'autocoscienza come ripetizione o surrettiziamente si tratta
171 260 | essere o si pretende che la ripetizione, la cui liceità è posta
172 261 | primo e il secondo in quanto ripetizione diacronica nel secondo di
173 261 | diacronico si dà nel primo, ripetizione che è un lecito grazie all'
174 261 | dialettica immediata e la sua ripetizione mediata e disarticolata,
175 263 | dona loro una liceità di ripetizione che non è dall'essenza e
176 263 | sovraggiunta è liceità e ontità di ripetizione dell'intero, anche il ripetuto
177 263 | che è liceità e ontità di ripetizione e che pone necessariamente
178 263 | pone necessariamente la ripetizione del ripetuto in un altro
179 263 | all'infinito, perché, se la ripetizione è un assolutamente equazionato
180 267-68 | sue connotanti formali, la ripetizione ad esempio, le quali si
181 270 | associazione e ((o??)) la ripetizione che si danno nel fenomenico:
182 270 | conclassarietà che sia, la ripetizione di un'associazione vanifica
183 273 | assumendo a ogni propria ripetizione una nuova biffa identica
184 273 | sul rapporto e sulla sua ripetizione al mutare della comprensione
185 273-74 | primo luogo si dà che la sua ripetizione, sia pur di esso in quanto
186 273-74 | rapporto secondo una certa sua ripetizione si vincolano in un'unità
187 273-74 | rende anche impossibile la ripetizione del rapporto, del che è
188 273-74 | compresa la liceità di una sua ripetizione dialettizzabile con se stessa
189 273-74 | che ogni enunciazione o ripetizione della forma che abbiam detto
190 274 | dal che segue che ogni ripetizione del rapporto in parole sussiste
191 274 | mai arrestarsi, ad ogni ripetizione del rapporto di giustapposizione,
192 275 | percezione sia della costanza o ripetizione delle sensazioni dell'aggregato
193 279 | dell'associazione e della ripetizione dell'associazione sulle
194 285 | assoluta di variazione o di ripetizione, almeno entro le dialettiche
195 291 | fatto che sono l'uno la ripetizione dell'altro; ma già in questo,
196 291 | in questo, nel parlare di ripetizione, c'è implicita una discrezione
197 291-92 | dialettiche differenti non sia una ripetizione come raddoppiamento o moltiplicazione
198 297 | sostituibili e per una loro ripetizione nell'autocoscienza come
199 297 | sia principio della sua ripetizione, qui non trattiamo; ci basta
200 297 | problematiche, la necessità della ripetizione per ciascun conclassario
201 298 | ci si debba attendere una ripetizione indefinita dei giochi dialettici
202 298 | dell'ontità di siffatta ripetizione, non è fattore sufficiente
203 304 | sfera di dialettiche la cui ripetizione ne fa dei sostituibili in
204 304 | sfera di dialettiche la cui ripetizione, necessariamente all'infinito,
205 304 | sfera delle dialettiche a ripetizione infinita sostituibili agli
206 312 | indicare rispettivamente la ripetizione o costanza o sostituibilità
207 312 | di numero inferiore alla ripetizione dei componenti che permangono
208 313-14 | garantito o piuttosto nessuna ripetizione che sia principio della
209 315-16 | contesti non siano la mera ripetizione di quelli operati prima
210 320 | senza che sia consentita la ripetizione della sintesi di un’autocoscienza
211 320 | stessa autocoscienza non sia ripetizione di nessun autocosciente
212 325 | momento di una serie in ripetizione, deve pure ammettere che
213 330-31 | stessa dalla verificata ripetizione con sostituibilità in ciascun
214 330-31 | conclassari e quindi dalla ripetizione di tutte le dialettiche
215 336 | o discorsi non è mai la ripetizione di essa secondo un'identità ~
216 338 | forme; il ritenere che la ripetizione, finita o infinita, di un
217 338 | sufficiente per allargare la ripetizione e quindi la sostituibilità
218 340 | molteplicità attraverso la ripetizione e perché la ripetizione,
219 340 | ripetizione e perché la ripetizione, solo relativamente alle
220 340-41 | puntuale e perfetta anche la ripetizione, donde segue che la contraddizione
221 360 | limitarsi a consentire la ripetizione e la concentrazione d'attenzione,
222 360 | totalmente alle operazioni di ripetizione e di concentrazione d'attenzione
223 360-61 | esempio la liceità di una ripetizione costante, non sono necessari
224 364 | solo ontico, sia che la ripetizione sia voluta a mo' di esperimento
225 364 | volontari, nel qual caso la ripetizione è la conseguenza di un modo
226 364 | modalità cognitive, sia che la ripetizione sia il portato necessario
227 369 | denotanti l'autocosciente; ma la ripetizione è solo apparente, anche
228 373 | dialettiche null'altro se non una ripetizione di quanto già è dato nell'
229 373 | dialettiche che son loro ripetizione e che soltanto la successione
230 373 | dialettica che è sua mera ripetizione, che, a parte il fatto che
231 373-74 | successive, che sono loro ripetizione delle quali è indubitabile
232 373-74 | sostituibilità a quelle di cui son ripetizione, per evitare il circolo
233 373-74 | contraddittoriamente fanno delle prime la ripetizione di dialettiche già intuitivamente
234 374 | dialettica e di operare la ripetizione in modo tale che la serie
235 374 | prima pretende di essere ripetizione; il nostro discorso non
236 374 | serie di dialettiche che è ripetizione, e se troverà come biffa
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