Protocollo
1 18 | già esposto in linguaggio ontologico da Anassimandro, di quegli
2 18 | è vero che l’uno è reale ontologico e quell’altro è reale fenomenico,
3 33 | funzione del loro contenuto ontologico e metafisico; deve, invece,
4 47 | negazione attinge il piano ontologico non per l’essere perché
5 49 | pensato o sotto l’ontico ontologico, che sarà l’intelligibile
6 49 | struttura scalare sia dell’ontologico che dell’esistenziale: ed
7 49 | rapporto che tra scalarità dell’ontologico e scalarità dell’esistenziale
8 50 | potenziale o assente dal reale ontologico instaurano l’indeterminatezza
9 52 | e necessario, un ontico ontologico che è l’unico degno di esser
10 53 | in generale di un ontico ontologico: dunque, a parte il fatto
11 54 | intuizione immediata dell’ontico ontologico lo costringe a qualificare
12 54 | definente la modalità dell’ontologico, porre un’unica gerarchia
13 54 | perfetta dell’ideale universo ontologico sia nell’unità che affetta
14 54 | condizione umana con l’ordine ontologico è puramente formale in quanto
15 54 | l’unità e semplicità dell’ontologico solo grazie allo svuotamento
16 54 | che esso si dà dell’ontico ontologico non solo è rappresentazione
17 54 | maggior aderenza possibile all’ontologico resta pur sempre asintotica
18 54 | ineluttabili per definire ontologico un essere, ecc. ecc., sicché
19 54 | essere da un ontico non ontologico ad un ontologico e quindi
20 54 | ontico non ontologico ad un ontologico e quindi di essere medio
21 54 | percepito in quanto non ontologico, mentre la dialettica che
22 55 | l’ontico si determina in ontologico; un noto la cui comprensione
23 55 | quale non può non essere che ontologico; poiché le percezioni intuitive
24 55 | nessun ontico in quanto ontologico e quindi di fatto non fanno
25 55 | solo non sarà omogeneo all’ontologico ma occuperà ~[pag.55 F 2]~
26 55 | ontico un grado inferiore all’ontologico. Il fatto che la terza conseguenza
27 55 | definizione dell’ontico in quanto ontologico, la separazione netta tra
28 55 | congruenza tra l’ontico ontologico e il pensiero di condizione
29 57 | conoscenza di un ontico ontologico in sé, il che significa
30 57 | congruenza tra pensiero ed ontologico, dal processo di genesi
31 57 | pensato e l’ordine dell’ontologico quando il pensiero non ha
32 58 | assoluta tra pensato ed ontologico muovendo da un’incongruenza
33 58 | semplicità qualitativa dell’ontologico, imponenti al concetto che
34 58 | imponenti al concetto che dell’ontologico è rappresentazione un modo
35 58 | condizioni strutturali dell’ontologico sarebbe di diritto sorgente
36 58 | nozione della struttura dell’ontologico asserita da un platonismo
37 58 | platonica della struttura dell’ontologico sarebbe sì nata nel pensiero
38 58 | del modo universale di un ontologico in genere il fatto che i
39 58 | possibile strutturazione dell’ontologico da cui discendere per definire
40 58 | di un biologico affermato ontologico, a note denotanti l’unità
41 62 | moto che è da pensarsi nell’ontologico: infatti, se sul piano del
42 62 | nella sfera dell’ontico ontologico ogni genere sarà non solo
43 62 | infime, così anche nel reale ontologico il moto dialettico esistenziale
44 63 | e quale deve darsi nell’ontologico corrispondente. Il pensiero,
45 63 | rappresentazione di un ontico ontologico: in primo luogo, qui la
46 63 | discorso deve anche per l’ontologico trascorrere dall’ontologico
47 63 | ontologico trascorrere dall’ontologico generico all’ontologico
48 63 | dall’ontologico generico all’ontologico specifico come da una causa
49 63 | dell’effetto, e cioè dell’ontologico specifico, la funzione apodittica
50 63 | apodittica causale dell’ontologico generico; finché si ha che
51 63 | rappresentazione simmetrica di un ontologico, siano omogenee ed equivalenti
52 63 | effetto, non un effettuale ontologico assoluto ma un relativo
53 63 | pensato, mentre sul piano dell’ontologico la conversione ha la sua
54 63 | B); il fatto che nell’ontologico A sia la dialettica dal
55 63 | perché è evidente che se l’ontologico in quanto generico pone
56 63 | necessariamente l’esistenza dell’ontologico che è specifico, questo
57 63 | esistenziale, ma non per un ontologico, sia pur pensato da un pensiero
58 63 | sé e per sé; per siffatto ontologico infatti la simultaneità
59 63 | precisamente quella dell’ontologico simmetrico della specie
60 63 | eterogeneità tra fenomenico ed ontologico, con la conseguenza che,
61 63 | predicare di diritto l’ontità, l’ontologico cessa di essere un simmetrico
62 63 | proporzionalità del tipo fenomenico: ontologico = ontico: ontico, per l’
63 63 | l’equazione (fenomenico ≠ ontologico ) = (ontico ≠ non ontico ) -,
64 63 | instaura l’equazionalità dell’ontologico col concetto e dell’intelligibile
65 63 | fenomenico sensoriale con l’ontologico, estendendo la diacronicità
66 63 | con ciò attribuendo all’ontologico ~ ./.
67 64 | diacronismo fenomenico all’ontologico s’impone solo quando si
68 64 | senso che un diacronismo ontologico insorge solo quando l’ontologico
69 64 | ontologico insorge solo quando l’ontologico venga a coincidere con l’
70 64 | necessaria in un universo ad ontologico di tipo quantitativo matematico,
71 64 | sensoriale per affermare l’ontologico o nel togliere ontità a
72 64 | dall’essenza quantitata dell’ontologico; ma, a ben guardare, si
73 64 | quell’impossibilità sul piano ontologico di conversione della dialettica
74 64 | di un certo qualitativo ontologico e la quantità determinabile
75 64 | certo altro qualitativo ontologico eterogeneo dal precedente;
76 64 | già qui si ripropone per l’ontologico quantitativo la medesima
77 64 | problematica tra l’acronia dell’ontologico e la diacronia del fenomenico
78 64 | fenomenico sensoriale che l’ontologico qualitativo aveva conosciuto;
79 64 | ipotetica immanenza dell’ontico ontologico nell’ontico fenomenico che
80 64 | che è il vero effetto dell’ontologico; sicché la legge o concetto
81 64 | dell’intero intelligibile ontologico il quale di fatto è da pensarsi
82 64 | a chi confronti l’ontico ontologico e l’ontico fenomenico appaia
83 64 | della quantificazione dell’ontologico e della sua riduzione al
84 64 | trascina seco o l’ontità dell’ontologico e l’irrealtà del fenomenico,
85 64 | costante ipoteticità dell’ontologico oppure si rendono omogenei
86 64 | qualcosa che esiste e su cui l’ontologico può agire necessariamente,
87 64 | omogeneizzare fenomenico ed ontologico e di estendere a questo
88 65 | la conseguenza che nell’ontologico lo specifico dovrà essere
89 65 | si trasporta all’ontico ontologico che vien pensato come un
90 65 | qualitativa entro il finito ontologico indeterminato, la seconda
91 65 | ipotesi della struttura dell’ontologico valida per una sua conoscenza
92 65 | rappresentare legittimamente un ontologico; ma i concetti medi non
93 65 | cui si deve contemplare l’ontologico onde il pensato intelligibile
94 65 | deformata al massimo dell’ontologico stesso; siffatti medi che
95 65 | come rappresentazione di un ontologico in sé; sicché la gerarchia
96 65 | concetto subordinato e nessun ontologico procedente da dicotomia
97 66 | pensiero che dallo stato dell’ontologico, in ((un??)) immiserimento
98 66 | intelligibile e sensibile, tra ontologico e fenomenico; infatti, integra
99 66 | assoluta e a cui corrisponde l’ontologico che ha un grado zero di
100 66 | percettiva, cui corrisponde un ontologico a grado di indeterminatezza
101 66 | contraddittorietà con l’ontologico ed entro cui l’indeterminato
102 66 | sumbebekòV (kata sumbebêkos), , l’ontologico e l’intellegibile non ricevono
103 67 | così si deve intelligere l’ontologico nella gerarchia concettuale
104 67 | concettuale simmetrica dell’ontologico, anche nell’aristotelismo
105 67 | l’immagine riflessa dell’ontologico. Si tratta di vedere quanta
106 67 | ordine rappresentazione dell’ontologico l’attenzione del pensiero
107 74'| dichiarato essenziale ed ontologico, si sostituisce all’ontico
108 76 | una forma apodittica dell’ontologico in forza di una particolare
109 76 | univoco ed unico, l’ontico ontologico in sé ripete tante volte
110 76 | loro poli; ma nell’ontico ontologico, questo non si verifica
111 76 | indeterminatezza. Perciò l’ontologico esclude da sé il contraddittorio,
112 76 | contraddizione, ma perché il suo modo ontologico non concede alla contraddizione
113 76 | della scelta, l’ontico, ontologico oppur no, vede le modalità
114 77 | che, dopo aver definito l’ontologico in modo da escludere da
115 77 | simmetrica e corrispondente a un ontologico, ossia come rappresentazione
116 80 | prima determinazione dell’ontologico derivi una logica che a
117 82 | particolare punto di vista, quello ontologico, che riempie di una certa
118 133| quest’ultimo con il concetto ontologico della genesi ontica degli
119 134| conoscenza umana e il rapporto ontologico ed intelligibile tra concetti,
120 135| rapporto intelligibile ed ontologico fra intelligibili in forza
121 222| conseguenze che su di un piano ontologico o metafisico siffatta considerazione
122 369| definire ontità, ontico, ontologico, metafisica pura ~--------~-
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