- 19 -
[pag 19 (157 F2/3)]
non tenendo
conto delle dialettiche che non attuino integralmente l'ordine degli
intelligibili, il primo modo del prosillogismo in Barbara o della prima serie
dei prosillogismi in Barbara, attua nell'unico o primo prosillogismo una
dialettica fra gli intelligibili costitutivi la quale sposta l'attenzione dalla
connotazione integra di S a una sua connotante generica relativa la quale dovrebbe
presentare P come connotante sua generica relativa, il che è illecito perché
essendo per ipotesi P genere immediatamente sovraordinato di S, delle due l'una
o la connotante generica relativa che è M del prosillogismo è posta nella sua
purezza e di conseguenza non ha a connotante esclusiva una sua specie, o è
posta a mero indice della connotazione di S e di conseguenza il sillogismo
offende la legge della triplicità dei termini, sicché la dialettica, a parte
che se fosse possibile non attuerebbe il modello formale degli episillogismi
sottoordinati, è illegittima; il secondo modo del prosillogismo in Barbara o
della seconda serie dei prosillogismi in Barbara non offende in alcun modo le
varie condizioni del raziocinio per sillogismo, anzi soddisfa a tutte le
esigenze che rendono legittimo un prosillogismo((??polisillogismo??)), perché
instaura una relazione da connotazione a connotante generica via via che la
dialettica procede di intelligibile in intelligibile, perché ordina tutti gli
intelligibili in serie di speci e di generi, perché fa della serie dei
prosillogismi il principio di validità della conclusione del sillogismo di
partenza, ma, quando si considera nella sua unità complessiva il gruppo del
sillogismo di partenza, degli episillogismi in Barbara che muovono dalla sua
conclusione, dei prosillogismi in Barbara che muovono dalla sua premessa
maggiore, ci si rende conto che il polisillogismo è di fatto un progressivo
perfetto, e che, per questo, il quarto tipo di sillogismo BG, escludente dai suoi
intelligibili la specie infima, se tra S ed M instaura un rapporto immediato da
specie a genere, e momento di un solo polisillogismo primario e legittimo, il
polisillogimo progressivo perfetto, e a questo rimanda; II) se M è specie
immediatamente sottoordinata a P e genere mediatamente sovraordinato ad S,
essendo M sia la connotazione entro cui la connotante specifica necessaria
s'articola immediante sulla connotante generica assoluta P, sia la connotante
generica relativa su cui la connotante specifica assoluta di S s'articola solo
pel medio di altre connotanti generiche, da un lato il sillogismo di partenza
s'articola o su di un episillogismo in Camestres, la cui conclusione negante
dell'S dell'episillogismo P, come quello che è connotante generica assoluta di
un intelligibile che non è connotante generica di questo S, è una delle
rappresentazioni necessariamente inferite dalle nozioni date dal
polisillogismo, ma dà una conoscenza non primaria e tutt'al più utilizzabile in
raziocinii aventi a loro principio il polisillogimo di partenza, o su di un
episillogismo in Darapti, della cui conclusione particolare e inferibile per
subordinazione da uno dei polisillogismi costruibili sui concetti del
sillogismo di partenza, verifica la secondarietà e l'utilizzazione mediata
della precedente, o su di un episillogismo in Barbara, che ripete nella propria
premessa maggiore la conclusione del sillogismo di partenza e dell' S di questo
fa il proprio medio, sicché,
- 20 -
[pag
20 (157 F 3 /4)]
essendo
destinato a porsi come infimo ad assoluto o a proseguirsi in ulteriori
episillogismi di identico schema formale fino ad un ultimo infimo ed assoluto,
a seconda che S del sillogismo di partenza sia genere immediatamente
sovraordinato alla specie infima di P o trovi tra sé e questa ulteriori
intelligibili di mediazione, legittimamente ordina gli intelligibili da S alla
specie infima e comprova la validità della conclusione infima ed assoluta,
dall'altro si completa in un prosillogismo, in Barbara la cui conclusione o è
premessa minore del sillogismo di partenza, nel qual caso il prosillogismo è
sommo ed assoluto se fra il suo S e il suo P, rispettivamente S ed M nel
sillogismo di partenza, media un solo intelligibile, o ascende in tanti
prosillogismi di identico schema formale quanti sono gli intelligibili
mediatori fra tali S e P, fino ad un prosillogismo sommo ed assoluto che abbia
un solo intelligibile a medio tra S e P, oppure è premessa maggiore del
sillogismo di partenza, nel qual caso il prosillogismo è illegittimo, in quanto
data l'assenza, posta per ipotesi, di un intelligibile medio tra S e P del
prosillogismo stesso, questo o assume a medio una delle connotazioni, cui S
inerisce, la quale non coincida con nessuno degli intelligibili subordinati ad
S negli episillogismi, e la tratta come la connotazione integra di un
intelligibile cui possa inerire S, e allora il prosillogismo offende
l'apodittica triplicità dei termini, o la tratta come una delle connotanti con
cui ad S è lecito articolarsi, e allora la premessa maggiore è falsa; donde
deriva che solo uno o più prosillogismi in Barbara si sovraordinano al
sillogismo di partenza, alla condizione però di concorrere assieme agli
episillogismi a questo subordinati alla
formazione di un polisillogismo dalla dialettica ambigua e biforme, come quello
che muove da una dialettica trascorrente da una connotazione integra a una sua
connotante generica relativa e di qui alla connotante generica assoluta per poi
deviare a un'eterogenea dialettica che da una connotante integra che non
coincide affatto con il principio dell'altra passa a una sua connotante
generica relativa e da questa a una connotante generica relativa che non
coincide affatto con l'assoluta, sicché il polisillogismo non attua né
un'uniforme regolare dialettica né un ordine simmetrico e progressivo di specie
in genere né una certa e valida dimostrazione della conclusione
dell'episillogismo infimo ed assoluto; III) se M è specie mediatamente
subordinata a P e genere mediatatamente sovraordinato ad S, ritroviamo tutte le
parzialità, insufficienze e illegittimità logiche del precedente, ossia da un
lato la secondarietà e utilità mediata delle conclusioni degli episillogismi in
Camestres e in Darapti che derivano dal sillogismo di partenza, e la primarietà
e utilità immediata del solo episillogismo in Barbara che ne derivi, dall'altro
la univoca legittimità del o dei prosillogismi in Barbara che s'articolano sul
sillogismo di partenza ripetendone la premessa minore nella propria conclusione
e che vengono a costituire con lo o con gli episillogismi un polisillogismo
illegittimo.
|