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Giordano Bruno Cavagna
(n. 1921 - m.1966)
Metaf. class. e metaf. cristiana

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  • Prot. 151 - 200
    • 157
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[pag 19 (157 F2/3)]

non tenendo conto delle dialettiche che non attuino integralmente l'ordine degli intelligibili, il primo modo del prosillogismo in Barbara o della prima serie dei prosillogismi in Barbara, attua nell'unico o primo prosillogismo una dialettica fra gli intelligibili costitutivi la quale sposta l'attenzione dalla connotazione integra di S a una sua connotante generica relativa la quale dovrebbe presentare P come connotante sua generica relativa, il che è illecito perché essendo per ipotesi P genere immediatamente sovraordinato di S, delle due l'una o la connotante generica relativa che è M del prosillogismo è posta nella sua purezza e di conseguenza non ha a connotante esclusiva una sua specie, o è posta a mero indice della connotazione di S e di conseguenza il sillogismo offende la legge della triplicità dei termini, sicché la dialettica, a parte che se fosse possibile non attuerebbe il modello formale degli episillogismi sottoordinati, è illegittima; il secondo modo del prosillogismo in Barbara o della seconda serie dei prosillogismi in Barbara non offende in alcun modo le varie condizioni del raziocinio per sillogismo, anzi soddisfa a tutte le esigenze che rendono legittimo un prosillogismo((??polisillogismo??)), perché instaura una relazione da connotazione a connotante generica via via che la dialettica procede di intelligibile in intelligibile, perché ordina tutti gli intelligibili in serie di speci e di generi, perché fa della serie dei prosillogismi il principio di validità della conclusione del sillogismo di partenza, ma, quando si considera nella sua unità complessiva il gruppo del sillogismo di partenza, degli episillogismi in Barbara che muovono dalla sua conclusione, dei prosillogismi in Barbara che muovono dalla sua premessa maggiore, ci si rende conto che il polisillogismo è di fatto un progressivo perfetto, e che, per questo, il quarto tipo di sillogismo BG, escludente dai suoi intelligibili la specie infima, se tra S ed M instaura un rapporto immediato da specie a genere, e momento di un solo polisillogismo primario e legittimo, il polisillogimo progressivo perfetto, e a questo rimanda; II) se M è specie immediatamente sottoordinata a P e genere mediatamente sovraordinato ad S, essendo M sia la connotazione entro cui la connotante specifica necessaria s'articola immediante sulla connotante generica assoluta P, sia la connotante generica relativa su cui la connotante specifica assoluta di S s'articola solo pel medio di altre connotanti generiche, da un lato il sillogismo di partenza s'articola o su di un episillogismo in Camestres, la cui conclusione negante dell'S dell'episillogismo P, come quello che è connotante generica assoluta di un intelligibile che non è connotante generica di questo S, è una delle rappresentazioni necessariamente inferite dalle nozioni date dal polisillogismo, ma una conoscenza non primaria e tutt'al più utilizzabile in raziocinii aventi a loro principio il polisillogimo di partenza, o su di un episillogismo in Darapti, della cui conclusione particolare e inferibile per subordinazione da uno dei polisillogismi costruibili sui concetti del sillogismo di partenza, verifica la secondarietà e l'utilizzazione mediata della precedente, o su di un episillogismo in Barbara, che ripete nella propria premessa maggiore la conclusione del sillogismo di partenza e dell' S di questo fa il proprio medio, sicché,


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[pag 20 (157 F 3 /4)]

essendo destinato a porsi come infimo ad assoluto o a proseguirsi in ulteriori episillogismi di identico schema formale fino ad un ultimo infimo ed assoluto, a seconda che S del sillogismo di partenza sia genere immediatamente sovraordinato alla specie infima di P o trovi tra sé e questa ulteriori intelligibili di mediazione, legittimamente ordina gli intelligibili da S alla specie infima e comprova la validità della conclusione infima ed assoluta, dall'altro si completa in un prosillogismo, in Barbara la cui conclusione o è premessa minore del sillogismo di partenza, nel qual caso il prosillogismo è sommo ed assoluto se fra il suo S e il suo P, rispettivamente S ed M nel sillogismo di partenza, media un solo intelligibile, o ascende in tanti prosillogismi di identico schema formale quanti sono gli intelligibili mediatori fra tali S e P, fino ad un prosillogismo sommo ed assoluto che abbia un solo intelligibile a medio tra S e P, oppure è premessa maggiore del sillogismo di partenza, nel qual caso il prosillogismo è illegittimo, in quanto data l'assenza, posta per ipotesi, di un intelligibile medio tra S e P del prosillogismo stesso, questo o assume a medio una delle connotazioni, cui S inerisce, la quale non coincida con nessuno degli intelligibili subordinati ad S negli episillogismi, e la tratta come la connotazione integra di un intelligibile cui possa inerire S, e allora il prosillogismo offende l'apodittica triplicità dei termini, o la tratta come una delle connotanti con cui ad S è lecito articolarsi, e allora la premessa maggiore è falsa; donde deriva che solo uno o più prosillogismi in Barbara si sovraordinano al sillogismo di partenza, alla condizione però di concorrere assieme agli episillogismi  a questo subordinati alla formazione di un polisillogismo dalla dialettica ambigua e biforme, come quello che muove da una dialettica trascorrente da una connotazione integra a una sua connotante generica relativa e di qui alla connotante generica assoluta per poi deviare a un'eterogenea dialettica che da una connotante integra che non coincide affatto con il principio dell'altra passa a una sua connotante generica relativa e da questa a una connotante generica relativa che non coincide affatto con l'assoluta, sicché il polisillogismo non attua né un'uniforme regolare dialettica né un ordine simmetrico e progressivo di specie in genere né una certa e valida dimostrazione della conclusione dell'episillogismo infimo ed assoluto; III) se M è specie mediatamente subordinata a P e genere mediatatamente sovraordinato ad S, ritroviamo tutte le parzialità, insufficienze e illegittimità logiche del precedente, ossia da un lato la secondarietà e utilità mediata delle conclusioni degli episillogismi in Camestres e in Darapti che derivano dal sillogismo di partenza, e la primarietà e utilità immediata del solo episillogismo in Barbara che ne derivi, dall'altro la univoca legittimità del o dei prosillogismi in Barbara che s'articolano sul sillogismo di partenza ripetendone la premessa minore nella propria conclusione e che vengono a costituire con lo o con gli episillogismi un polisillogismo illegittimo.




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