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il genere
immediatamente sovraordinato alla specie infima, non prosegue in ulteriori
prosillogismi e fa di sé il limite del polisillogismo; la stessa struttura, se
ha come S l'intelligibile di cui lo specifico necessario è differenza
specifica, s'articola su una serie di episillogismi formalmente ineccepibili
quando questi ne riprendano a propria maggiore o la conclusione, nel qual caso
si ha la rassegna della specie di S fino all'infima, e la loro predicazione con
la connotante generica assoluta, o la minore, nel qual caso la stessa rassegna
si accompagna a una predicazione della connotante generica relativa che è M del
sillogismo di partenza, mentre, per la sua articolazione su prosillogismi, si
può ammettere come ineccepibile solo il prosillogismo, il quale, riprendendone
a propria maggiore la conclusione, si vale del medio che è genere del medio del
sillogismo di partenza, e con ciò s'articola oppur no su altri prosillogismi in
identici rapporti, a seconda che tra il suo P e il suo M siano o no dati
intelligibili specie del primo e generi del secondo; la stessa struttura,
infine, se assume ad S una specie non infima dell'intelligibile di cui la nota
specifica è differenza specifica, vede ripetute le stesse situazioni del caso
precedente, tranne che nella derivazione degli episillogismi che si valgono o
della conclusione del prosillogismo sovraordinato come di propria premessa
maggiore, non compare l'intelligibile di cui S è specie; essendo illegittimo
tener conto di polisillogismi che si valgano di dialettiche ambigue, i sei
sillogismi sono ciascuno momento di due polisillogismi, l'uno dei quali ha
prosillogismi ed episillogismi connessi dall'identità della conclusione dei
primi con la premessa maggiore dei secondi, mentre l'altro pone la stessa
connessione nell'identità della conclusione di un prosillogismo con la premessa
minore dell'episillogismo immediatamente sottoordinato; dei sei polisillogismi
a struttura ascendente, come quelli che, assumendo a conclusione del prosillogismo
la premessa maggiore dell'episillogismo immediatamente sottordinato, debbono
inserire tra i due a medio una specie del predicato la quale deve porsi a
genere immediatamente sovraordinato al soggetto al fine di consentire ad altri
intelligibili, che siano specie del predicato e generi del soggetto, di fungere
da medi, uno è impossibile, quello appunto che, dovendo organizzarsi attorno al
sillogismo del III) tipo di BS relativo con S specie infima e M specie
immediatamente subordinata a P, non troverebbe medio né per l'episillogismo, né
per il prosillogismo, gli altri cinque, tendono a immettere nella loro
dialettica un numero sempre più elevato degli intelligibili interessati da un
discorso toccante una connotante specifica e necessaria, a partire dai due di
siffatta struttura, che, impossibilitati a sovraordinare al sillogismo di
partenza dei prosillogismi, gli sottordinano tuttavia episillogismi in cui P
viene costantemente predicato alle specie dell'intelligibile di cui lo
specifico necessario è differenza specifica fino a giungere agli altri tre,
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i quali dopo
aver analizzato nei prosillogismi sovraordinati al sillogismo di partenza la
connotante generica che è M di questo, tendono ad elencare tutte le specie
dell'intelligibile suddetto, fino a giungere al più completo di tutti questi
polisillogismi, che, articolato attorno a un sillogismo BS relativo della II
struttura del III tipo e dotato di un S che è denotato dallo specifico
necessario come dalla propria differenza specifica, abbraccia tutti gli
intelligibili interessati dalla dialettica ad eccezione della nota specifica
necessaria che resta completamente esclusa, sicché neppure nel più ricco fra
tutti i polisillogismi di siffatta strutttura formale e materiale si rinnova la
integrità materiale che abbiamo visto nel polisillogismo avente a suo momento
un sillogismo BS relativo del primo tipo con S dato dall'intelligibile
suddetto; degli altri sei polisillogismi, a struttura discendente, alla
capacità dei tre, organizzati attorno ai sillogismi della prima struttura, ad
offrire un'analisi o parziale o totale della connotante generica relativa che è
genere immediato della nota specifica, s'accompagna la capacità dei tre,
organizzati sui sillogismi della seconda struttura di offrire oltre a due delle
connotanti dello specifico necessario, che fan da M e da P nel sillogismo di
partenza, lo stesso specifico e necessario, in più un numero tanto più grande
delle specie dell'intelligibile di cui lo specifico necessario è differenza
specifica, quanto più prossima a questo è la specie che è S del sillogismo di
partenza, con la conseguenza che solo se siffatto S coincide con
l'intelligibile, è data la totalità delle sue specie, dal che segue che sul
terzo tipo di sillogismo BS relativo non s'organizza nessun polisillogismo a
struttura discendente che offra integralmente tutti gli intelligibili che deve
comprendere una dialettica toccante una nota specifica necessaria; dei tre modi
particolari del sillogismo BS relativo con P connotante generica relativa e non
assoluta della nota specifica necessaria, è lecito dire che: 1) se P è il
generico relativo che è genere immediatamente sottoordinato al generico
assoluto ed M è il generico relativo, genere immediatamente sottordinato a P,
il sillogismo, se ha a S la specie infima dell'intelligibile di cui lo
specifico necessario è specie infima, non s'articola su di un episillogismo cui
ceda a premessa maggiore la propria maggiore o minore, e s'articola su di un
episillogismo cui dia a premessa minore la propria maggiore o la propria minore
con l'unico risultato o di predicare ad S la connotante generica assoluta o di
veder ripetuto se stesso o quest'ultima predicazione; non s'articola né su di
un prosillogismo che ne prenda a conclusione la premessa maggiore, il quale è
impossibile per offesa alla triplicità dei termini, né su di un prosillogismo
che ne prenda a propria minore la maggiore, il quale non fa che ripetere la
predicazione della nota generica assoluta immediatamente ad M e mediatamente ad
S, né su di un prosillogismo che ne ripeta nella propria la premessa minore, il
quale o riproduce identico il sillogismo di partenza o pone per S quella
predicazione del generico assoluto già trovata per via più legittima, ma solo
su di un prosillogismo che ne assume a conclusione la minore,
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, il quale,
articolandosi nell'identico rapporto in altri prosillogismi, non solo inserisce
nella dialettica del polisillogismo le connotanti generiche relative
sottordinate, ma anche lo specifico necessario e il genere sovraordinato alla
specie infima; il sillogismo, se ha a S un intelligibile che sia genere
sovraordinato alla specie infima, ma di cui lo specifico necessario non sia
differenza specifica assoluta, ha, come legittima, fra le sue articolazioni su
di un episillogismo quella che lega il sillogismo all'episillogismo per
identità della conclusione del primo e della premessa maggiore del secondo e
che consente un polisillogismo in cui P è assegnato a tutte le specie di S fino
alla specie infima, mentre fra le articolazioni su prosillogismi ha legittima
quella che lega sillogismo a prosillogismo per identità della premessa minore
del primo e della conclusione del secondo e che genera un polisillogismo che
passa in rassegna tutte le connotanti generiche relative sottordinate a P, la
connotante specifica necessaria, l'intelligibile generico sovraordinato ad S
che non necessariamente coincide con l'intelligibile di cui lo specifico
necessario è differenza specifica; le stesse osservazioni si fanno sul
sillogismo, qualora abbia ad S l'intelligibile la cui differenza specifica
assoluta è lo specifico necessario, con la differenza che l'articolazione
legittima su episillogismo pone un polisillogismo che predica P a tutte le
specie sottoordinate ad S fino all'infima, e che l'articolazione legittima su
prosillogismo pone un polisillogismo che tocca tutte le connotanti generiche
sottoordinate a P e insieme lo specifico necessario di cui P è nota generica
relativa; II) se P è un generico relativo mediatamente sottoordinato alla
connotante generica relativa dello specifico necessario, e M è la nota
specifica necessaria in cui P immane solo mediatamente, il sillogismo ha a suo
S o l'intelligibile di cui M è differenza specifica assoluta o un intelligibile
specie non infima di esso o l'intelligibile che è sua specie infima: nel primo
caso, l'articolazione su episillogismo è legittima sia quando il nesso sia
posto dall'identità della conclusione del sillogismo con la maggiore
dell'episillogismo, con la conseguente predicazione di P a tutte le specie
sottordinate ad S, sia quando il nesso sia dato dall'identità della conclusione
del sillogismo con la minore dell'episillogismo, con la conseguenza di una
predicazione ad S di tutti i generici sovraordinati ad M e di una rassegna
delle note generiche dello specifico necessario fino all'assoluta compresa,
mentre l'articolazione su prosillogismo è legittima solo quando il nesso sta
nell'identità della maggiore del sillogismo con la conclusione del prosillogismo,
sicché sarà dato un polisillogismo di tanti membri quanti sono gli
intelligibili medi fra M e P; del secondo e del terzo caso si ripetono le
medesime osservazioni, con le differenze che nei polisillogismi per
articolazione su episillogismo muta S, e che nei polisillogismi per
articolazione su prosillogismo è legittimo anche quello per nesso d'identità
della minore del sillogismo con la conclusione del prosillogismo, nel qual modo
è data la rassegna degli intelligibili generici sopraordinati ad S fino
all'intelligibile di cui M è differenza specifica; III) se M è la nota
specifica necessaria e P è la connotante generica relativa immediatamente
sovraordinata ad M, dei tre modi,
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