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nella
connotazione del medio sulla base dell'illiceità dell'inerenza della specie nel
genere, e insieme aprono la strada a un polisillogismo di tanti prosillogismi
quanti sono i generi del medio del sillogismo di partenza ordinatamente assunti
a medi, o la differenza specifica del loro soggetto, nel qual caso stabiliscono
l'assoluta esclusione reciproca del loro medio e del loro predicato sulla base
sia dell'illiceità dell'inerenza di un tutto in una parte sia dell'illiceità
dell'inerenza di una differenza specifica in una connotazione che già
s'articola su altra differenza specifica, e insieme aprono la via a un
polisillogismo di tanti prosillogismi quante sono le connotanti che tale
differenza specifica ha differenti da
quelle immanenti nelle note del loro predicato, se assumono uno schema della
seconda figura, o si pongono in Cesare, nel qual caso, posto a medio la
differenza specifica del loro soggetto, proseguono in un polisillogismo che,
dopo aver preso in considerazione come medio la differenza specifica del
predicato del sillogismo di partenza, passa a contrapporre le due differenze
specifiche fino a conchiudersi in quella nota che è connotante generica comune
ad entrambe, o si pongono in Camestres, nel qual caso, assunto a medio la nota
che è connotante generica della differenza specifica del loro predicato e che
insieme è assente dalla connotazione del loro predicato, procedono in un
polisillogismo in Barbara che passa in rassegna tutte le connotanti ((non??))
generiche ((né??)) della differenza specifica fino a concludersi in un
prosillogismo supremo in cui questa è predicato -per chiarezza, diamo in
ischema i quattro leciti polisillogismi muoventi dal sillogismo di partenza,
schema in cui la lettera maiuscola indica il genere immediato di S che fa da M
nel sillogismo di partenza, la romana maiuscola seguita da cifra araba indica
specie di questo genere, lettere maiuscole diverse indicano con il loro ordine
alfabetico le connotanti generiche relative immanenti nella connotazione di M,
fino ad N che è il suo genere sommo, lettere minuscole con cifra araba
affiancata indicano le differenze specifiche delle specie di M, e lettere
greche minuscole indicano le note di queste, essendo la successione lineare dei
sillogismi segno dell'ordine ascendente dei prosillogismi: A non è A2,
A1 è A, A1 non è A 2 → B non è A2,
A è B, A non è A2 →C non è A2, B è C, B non è A2
→ D non è A2, C è D, C non è A2 → E non è A2,
D è E, D non è A2 →......N non è A2, N_ 1
è N, N_1 non è A2; A non è A2, A1 è
A, A1 non è A2 →a1 non è A2,
A è a1, A non è A2 → a (alfa) non è A2,
a1 è a
(alfa), a1 non è A2 → b (beta) non è A2,
a
(alfa) è b
(beta), a1 non è A2
→g
(gamma) non è A2, b (beta) è g (gamma), b (beta) non è A2 → v non è A2,
v_1 è v, v_1 non è A 2; A non è A2,
A1 è A, A1 non è A2 → A2 non
è a1, A1 è a1, A1 non è A2
→ a1 non è a2, A2 è a2, A2
non è a1 → a2 non è a (alfa), a1 è a
(alfa), a1 non è a2 → a (alfa) non è b
(beta) , a2 è b (beta), a2 non è a (alfa)...; A non è A2,
A1 è A, A non è A2→A2 è b(beta)n,
A non è b(beta)n,
A non è A2 →a2 è b(beta)n, A2
è a2, A2 è b(beta)n→.....b(beta)n-
x è b(beta)n,
a2 è b(beta)n-x,
a2 è b(beta)n
→......; I 3) con S specie infima, M genere immediatamente sovraordinato
ad S e P negato ad M come quell'intelligibile che, appartenendo a un livello
sovraordinato ad M e sottordinato a un suo genere che non è categoria, non
immane nella connotazione di M,
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