Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Giordano Bruno Cavagna
(n. 1921 - m.1966)
Metaf. class. e metaf. cristiana

IntraText CT - Lettura del testo

  • Prot. 151 - 200
    • 171
Precedente - Successivo

Clicca qui per nascondere i link alle concordanze

- 66 -


[pag 66 (171 F1 / 2)]

di differenza specifica di una delle specie dialettizzate dal polisillogismo; dall'altro l'episillogismo in Celarent è articolabile su di S, quando P del CtS non sia una specie infima oppure una specie non infima denotata dalla nota generica assoluta S oppure uno specifico necessario non cogenere di M, ma differenza specifica di S - il CtS il cui P sia uno di questi intelligibili non concede a nessun suo polisillogismo il termine minore - e prosegue in ulteriori episillogismi che, se sono in Cesare, dialettizzano le specie di S e di P del CtS, comprese, quando  P dell'episillogismo di arrivo non sia specie infima, entrambe le specie infime, mentre, se sono in Celarent, elencano solo le specie di P del CtS; 2) degli episillogismi, che ripetono nella propria minore la conclusione del prosillogismo immediatamente sovraordinato, da un lato non è articolabile su di essi né in generale l'episillogismo di prima figura, che dovrebbe assumere l'illegittimo modo AEE, né l'episillogismo in Camestres di un CtS il cui P è specie infima, ma è articolabile soltanto l'episillogismo in Camestres del CtS ad altro predicato il quale, con gli ulteriori episillogismi in cui discende, dialettizza tutte le specie fino all'infima di P del CtS; 3) su di esso non è articolabile per manco di medio il prosillogismo che si connetta ad esso ripetendone la minore nella propria conclusione; 4) su di esso è articolabile l'episillogismo di prima figura in Celarent che, vincolandosi al CtS con la ripetizione della maggiore di questo nella propria conclusione e ascendendo a ulteriori prosillogismi di identici modo e nesso, elenca tutte le problematiche connotanti generiche proprie della connotazione della problematica differenza specifica che è M del CtS; 5) dei prosillogismi di seconda figura che si connettono all'episillogismo immediatamente sottordinato ripetendone la maggiore nella propria conclusione, è lecito articolare su di esso da un lato il prosillogismo in Cesare - questo è inarticolabile per manco di medio quando P del CtS è specie infima di S o è specie non infima con S a connotante generica assoluta -, il quale, assieme agli ulteriori prosillogismi in Cesare in cui si espande, elenca le problematiche connotanti generiche di M del CtS e le connotanti o generiche o specifiche di P, le quali pure sono problematiche con un P che sia categoria, dall'altro il prosillogismo in Camestres che, con il o con i prosillogismi in Barbara in cui prosegue elenca le note, con le loro connotanti che differenziano la connotazione di M da quella di P; dei polisillogismi un cui membro è il sillogismo CtS che nella minore predica la problematica differenza specifica a un S che è genere sommo, è lecito dire che: a) i polisillogismi, connettenti prosillogismo ad episillogismo con l'identità fra la conclusione del primo e la minore del secondo, sottostanno alle condizioni che assumano il modo Celarent per il CtS e ne facciano il proprio prosillogismo supremo ad assoluto, che P di questo non sia un specie infima, che strutturino gli altri membri secondo il modo Camestres, e, rispettate tali condizioni, dialettizzano i tre termini del CtS e le specie o di P del CtS o dell'intelligibile di cui P del CtS è differenza specifica o specifico necessario in genere; b) i polisillogismi, il cui nesso tra prosillogismo ed episillogismo è l'identità fra la conclusione del primo e la maggiore del secondo, qualora tutti i loro membri abbiano uniformemente il modo Celarent,


- 67 -


[pag 67 (171 F2/3)]

toccano con la loro dialettica tutte le connotanti generiche, problematiche, di M del CtS e tutte le specie di S del CtS, ma se P del CtS è o una specie non infima denotata da S come dalla sua connotante generica assoluta o uno specifico necessario non cogenere di M, per elencare la totalità di queste specie son tenuti alla condizione di seguire con la loro dialettica quel canale intelligibile muovente dalla categoria che non passa rispettivamente attraverso P o attraverso le specie di cui P è differenza specifica, pena l'illiceità di toccare la totalità delle specie; c) i polisillogismi, che si valgono dell'identità tra la conclusione di un prosillogismo e la maggiore di un episillogismo a nesso fra i due, qualora alberghino membri di modo Celarent e di modo Cesare, sono illeciti quando P del CtS è una specie infima connotata da S o una specie non infima non connotata da S, con gli altri P o accolgono una sola struttura in cui, sovraordinandosi al CtS, episillogismo infimo ed assoluto in Celarent, gli altri membri in Cesare, vengono dialettizzate tutte le connotanti differenti che rendono irrelazionabili le connotazioni di M e di P del CtS - il che si quando P è una specie infima non connotata da S-, o accolgono tre strutture, la prima delle quali, comprendente membri in Cesare all'infuori del modo Celarent del CtS, dialettizzano le connotanti differenti neganti relazione tra le connotazioni di M e di P e le due serie di specie discendenti da S e da P fino, quando sia lecito, alle specie infime, la seconda delle quali, affiancanti ai modi in Cesare dei prosillogismi e dell'episillogismo del CtS i modi in Celarent degli altri membri, dialettizza le connotanti differenti di cui sopra e le specie, fino all'infima, di P del CtS, la terza delle quali, conservante a tutti i membri il modo Celarent tranne che all'episillogismo del CtS in Cesare, dialettizza le connotanti generiche, fino all'assoluta, di M e le specie, fino all'infima di P del CtS- il che è lecito per i restanti P, ad eccezione che per P, specifico necessario non cogenere di M, il cui polisillogismo misto in Celarent -Cesare se è tenuto a seguire una corrente intelligibile discendente da P le cui specie comprendono S come connotante generica esclude necessariamente dalla sua dialettica le specie di S e di P-; d) i polisillogismi, vincolanti prosillogismo ad episillogismo con l'identificazione della premessa maggiore del secondo alla conclusione del primo, qualora allineino un modo Celarent del CtS, un modo Camestres del prosillogismo e modi in Barbara del o degli ulteriori prosillogismi a questo sovraordinati, dialettizzano, oltre ai tre termini del CtS, tante connotanti di M del CtS quante è lecito introdurne nella dialettica senza offesa alle norme del giudizio e del sillogismo; il sillogismo CtS, il cui S è una specie infima e il cui M è la differenza specifica di un genere che è connotante generica relativa di S, accetta a P o una specie infima, altra da S, nella cui connotazione immane M in quanto specie dello stesso genere di cui M è differenza specifica, o una specie infima in cui non immane M in quanto specie di un genere la cui connotazione non accoglie M a differenza specifica ma accoglie connotanti generiche su cui M ha diritto di innestarsi come differenza specifica, o una specie infima in cui non immane M in quanto specie di un genere la cui connotazione non accoglieMconnotanti generiche su cui ad M sia lecito innestarsi come differenza specifica,


- 68 -


[pag 68 (171 F3/4)]

o una specie non infima in cui non immane M in quanto specie del cogenere dell'intelligibile di cui M è differenza specifica, o una specie non infima cui non immane M in quanto non sottordinata al cogenere dell'intelligibile di cui M è differenza specifica, o uno specifico necessario che è cogenere di M, o uno specifico necessario non cogenere di M, o un intelligibile a livello generico sovraordinato a S la cui connotazione non immane in S e non accoglie M, o un intelligibile a livello sovraordinato a S la cui connotazione non immane in S e non accoglieMconnotanti di M, o un genere sommo non immanente né in M né in S: di esso è lecito dire che:1) gli episillogismi di prima figura che pretendano articolarsi su di esso non sono leciti né se ne ripetono la conclusione nella propria maggiore perché il loro modo Celarent è privo di soggetto, né se ne ripetono la conclusione nella propria minore perché illegittimo è il loro modo AEE; 2) gli episillogismi di seconda figura quando P sia specie infima sono inarticolabili su di esso per assenza di soggetto o per assenza di predicato a seconda che siano in Celarent con ripetizione della conclusione del CtS nella propria maggiore o in Camestres con ripetizione della conclusione del CtS nella propria minore, sono invece su di esso articolabili per tutti gli altri tipi di P, nel qual caso, se sono in Celarent secondo il primo nesso con il sillogismo di partenza, non si estendono in ulteriori episillogismi di identico modo e nesso ma possono estendersi in ulteriori episillogismi di identico nesso e di modo Celarent assieme ai quali elencano le specie di P del CtS, se sono in Camestres secondo il secondo nesso con il sillogismo di partenza, si estendono in ulteriori episillogismi di identici nesso e modo assieme ai quali elencano le medesime specie; 3) su di esso si articolano prosillogismi in Celarent, ripetentine la maggiore nella propria conclusione ed estendentisi in ulteriori prosillogismi di idntici nesso e modo assieme ai quali elencano, in funzione alterna di medio e di predicato, tutte le connotanti generiche, fino all'assoluta, della differenza specifica che è M del sillogismo di partenza; 4) su di esso sono articolabili prosillogismi in Barbara, ripetentine la premessa minore nella propria conclusione e assumenti a medio l'intelligibile di cui M del CtS è differenza specifica, i quali si estendono in ulteriori prosillogismi di identici nesso e modo i cui medi debbono essere specie sottordinate a tale intelligibile e che quindi sono destinati o all'illegittimità per manco di medio se nessuna di queste specie è data o a porre capo a un prosillogismo assoluto il cui medio sia una di queste specie che al tempo stesso è genere immediatamente sovraordinato a S del CtS; 5) su di esso il prosillogismo in Cesare che ne ripeta la maggiore nella propria conclusione, se non è articolabile quando P del CtS è o una specie infima o cogenere di S e quindi denotata da M o una specie infima di un genere di cui M è lecita differenza specifica, è invece articolabile per gli altri P, nel qual caso si estende in ulteriori prosillogismi di identico nesso e modo assieme ai quali elenca sia le due connotanti che, immanenti nella connotazione di M del CtS e assenti dalla connotazione di P, insieme immanenti nella connotazione di S e assenti dalla connotazione di P, rendono irrelato P da M, sia le note inerenti a ciascuna delle due connotanti e differenti tra loro;




Precedente - Successivo

Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License