Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Giordano Bruno Cavagna
(n. 1921 - m.1966)
Metaf. class. e metaf. cristiana

IntraText CT - Lettura del testo

  • Prot. 151 - 200
    • 176
Precedente - Successivo

Clicca qui per nascondere i link alle concordanze

- 83 -


[pag 83 (176 F1/2)]

3) l'episillogismo in Camestres che ripete nella propria minore la conclusione del CtS - su di esso inarticolabile per un P del CtS che è o specie infima -, scende ad ulteriori episillogismi di identico modo e figura secondo una serie nella quale sono toccate le specie, sino all'infima, di P per essere negate a S; 4) il prosillogismo in Celarent che s'articola su di esso ripetendone la maggiore nella propria conclusione, sale ad ulteriori prosillogismi in Celarent e con questi elenca tutte le connotanti generiche, sino all'assoluta, di M del CtS alle quali è costantemente negato il medesimo P; 5) il prosillogismo in Cesare che ne ripete la maggiore nella propria conclusione -illecito per tutti i P una delle cui connotanti sia la specie infima non infima di cui S è differenza specifica -sale ad ulteriori prosillogismi in Cesare e, assieme a questi, passa in rassegna le connotanti contradditorie di M e di P e quanto di contradditorio si in esse - gli intelligibili contradditori sono costantemente negati l'uno all'altro -; 6)il prosillogismo in Camestres  che ne ripete la maggiore nella propria conclusione, sale a prosillogismi in Barbara e, assieme a questi passa in rassegna o la differenza specifica di P con le sue connotanti generiche o uno specifico necessario di P, altro dalla differenza specifica, con le sue connotanti generiche - in questo caso la catena dei prosillogismi è illecita per un P che sia o connotante generica assoluta o nota specifica di una connotante generica assoluta - o la connotante generica immediatamente sovraordinata a P con le sue note generiche -anche questa catena è illecita pei medesimi P -; 7) non è mai lecita, per assenza di medio, l'articolazione su di esso di un prosillogismo che ne ripeta la minore nella propria conclusione; dei polisillogismi fra i cui membri compare questo CtS è lecito dire che: a) il polisillogismo, che vincola episillogismo a prosillogismo mediante l'identità tra la premessa minore del primo e la conclusione del secondo, è impossibile con un qualsivoglia P del CtS quando pretenda conservare ai suoi membri la prima figura, mentre, per un P del CtS che non sia specie infima, si fa lecito quando sottordina al CtS, prosillogismo supremo ed assoluto, membri in Camestres, nei quali sono elencate, con funzioni alterne di predicato e di medio, le specie, infima compresa, di P, negate tutte a S del CtS che è soggetto di tutti i membri; b) il polisillogismo, che connette episillogismo a prosillogismo mediante l'identità tra la maggiore del primo e la conclusione del secondo, se conserva a tutti i suoi membri il modo Celarent, è completo quando sovraordina al CtS una serie di membri in cui alle note generiche di M, con funzioni alterne di medio e di soggetto, vien negato P, e subordina al CtS una serie di membri in cui alle specie di S sino all'infima, con funzioni alterne di soggetto e di medio, è negato il medesimo P - la struttura non raggiunge questa completezza, per assenza totale o parziale dei membri sottordinati al CtS, quando il P di questo è o la specie non infima di cui S è differenza specifica o una specie o un genere di tale specie-; c) il polisillogismo che vincoli episillogismo a prosillogismo con l'identità tra la premessa maggiore del primo e la  conclusione del secondo, se accoglie membri di prima e di seconda figura, ha tre strutture la prima delle quali, avente in Celarent il solo CtS e impossibile per un P del CtS che sia o la specie non infima di cui S è differenza specifica o una sua specie,


- 84 -


[pag 84 (176 F3/4)]

accoglie nei membri sovraordinati al CtS la serie delle note contraddittorie immanenti in M e in P, succedentisi con funzioni alterne di medio e di predicato e negate le une alle altre, e nei membri sottordinati la serie delle specie di S e di P, sino alle infime se lecito, succedentisi con funzioni alterne di soggetto, di predicato e di medio e negate le une alle altre -la totalità di questi intelligibili non è data, per esclusione di queste specie, per un P che è specie infima -, la seconda delle quali, avente in Cesare i membri sovraordinati al CtS e l'episillogismo di questo e illecita per tutti i P del CtS pei quali la precedente struttura è o impossibile o imperfetta, elenca, nei membri sovraordinati al CtS, con funzioni alterne  di medio e di predicato e in reciproca negazione, le note contraddittorie immanenti in M e in P, e, nei membri sottordinati al CtS, con funzioni alterne di soggetto e di medio, le specie, sino all'infima, di P, alle quali è negato come predicato S del CtS, la terza delle quali, avente in Cesare il solo episillogismo del CtS e illecita per un P del CtS che è o una specie infima o la specie non infima con S a differenza specifica, elenca, nei membri sovraordinati al CtS, con funzioni alterne di medio e di soggetto, le note generiche di M, alle quali è negato P del CtS e, nei membri sottordinati al CtS, con funzioni alterne di soggetto e di medio, le specie di P, alle quali è negato S; d) il polisillogismo, che si vale della stessa identità dei due precedenti come vincolo tra membro e membro, se accoglie a lato del modo Celarent del CtS il modo Camestres del suo prosillogismo e il modo Barbara dei prosillogismi del Camestres, immette nell'uniforme struttura tre differenti materie, la prima delle quali è costituita dalla differenza specifica di P e dalle sue connotanti generiche, la seconda da uno specifico necessario di P, altro dalla differenza specifica, e dalle sue connotanti generiche, la terza dal genere immediatamente sovraordinato a P e dalle sue connotanti generiche -il primo contenuto non è dato quando P è la specie non infima con S a differenza specifica, il secondo e il terzo contenuto non sono dati quando P è una connotante generica assoluta o lo specifico di questa, e sono problematici quando P è un cogenere di M -; il sillogismo CtS, che ha come S la differenza specifica di A, nota generica assoluta, e come M la differenza specifica di S e che, per la natura di M, è costantemente problematico ed estende la sua problematicità a tutte le strutture dialettiche di cui partecipa, accoglie a predicato un intelligibile che è o una specie infima della nota generica assoluta A o una specie infima di un cogenere di A o specie non infima sottordinata ad A o specie non infima sottordinata a un cogenere di A o lo stesso generico assoluto A o una nota generica assoluta cogenere di A o un cogenere di M o un cogenere di S o uno specifico necessario, che, altro da M e da S e dai loro cogeneri, immane in una specie sottordinata ad A, o uno specifico necessario, che, altro da M da S e dai loro cogeneri, immane in una specie sottordinata a un cogenere di A; di esso è lecito dire che: 1) l'episillogismo, che si sottordina ad esso ripetendone la conclusione nella propia maggiore, se è di modo Celarent, è lecito per P che non sia la nota generica assoluta con S a differenza specifica e, cogli episillogismi di identico modo e nesso nei quali discende, elenca in alterna funzione di soggetto e di medio l'assoluto generico di cui S è differenza specifica e le sue specie,




Precedente - Successivo

Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License