- 85 -
[pag 85 (176 F4/177 F 1)]
intelligibili
ai quali nega come predicato P del CtS, se è di modo Cesare, è lecito per P che
non siano né specie infime né la nota generica assoluta con S a differenza
specifica né una specie di tal generico né uno specifico necessario immanente
in una specie di tale generico, e, assieme agli episillogismi di identico modo
e nesso ai quali discende, elenca in alterna funzione di soggetto e di
predicato le due serie speciali discendenti da S e da P e negate le une alle
altre, sino alle specie infime quando sia lecito, oppure, assieme ad
episillogismi di identico nesso ma di modo Celarent, elenca le specie di P per
negare loro S del CtS; 2) l'episillogismo che si sottordina ad esso ripetendone
la conclusione nella propria minore e che è illecito nella struttura di prima
figura e lecito solo nel modo Camestres, è dato solo per P che non sia specie
infima, e, con gli episillogismi di identici modo e nesso ai quali discende,
passa in rassegna in funzione alterna di predicato e di medio le specie di P,
sino all'infima, negate tutte come predicati ad S; 3) il prosillogismo che
s'articola su di esso ripetendone la minore nella propria conclusione è
illegittimo per assenza di medio; 4) il prosillogismo in Celarent, che
s'articola su di esso ripetendone la maggiore nella propria conclusione,
ascende a prosillogismi di identico modo e nesso, coi quali elenca la serie
delle connotanti generiche di M alle quali vien negato P; 5) il prosillogismo
in Cesare, che ne ripeta la maggiore nella propria conclusione, illecito quando
P è il generico assoluto con S a differenza specifica o una sua specie, ascende
a prosillogismi di identici modo e nesso coi quali passa in rassegna gli
intelligibili che si danno l'uno all'altro contradditori nelle comprensioni di
M e di P, assumendoli in funzione alterna di medio e di predicato o di predicato
e di soggetto e negandoli poi l'uno all'altro; 6) il prosillogismo in
Camestres, che ne ripete la maggiore nella propria conclusione, ascende in
prosillogismi in Barbara e con questi elenca o la differenza specifica di P con
le sue connotanti generiche o uno specifico necessario di P altro dalla
differenza specifica con le sue connotanti generiche o le connotanti generiche,
sino all'assoluta, di P - questa serie di prosillogismi, illecita in generale
con un P che sia il generico assoluto con S a differenza specifica, non
accoglie la seconda e la terza serie di intelligibili quando P è un generico
assoluto o un cogenere di M o un cogenere di S -; dei polisillogismi, fra i cui
membri compare un CtS il cui S è differenza specifica di un generico assoluto e
il cui M è differenza specifica di S, è lecito dire che: a) i polisillogismi,
che si valgono dell'identità fra la conclusione del prosillogismo e la minore
dell'episillogismo come nesso dei membri, se pretendono uniformare i vari
sillogismi a modi della sola prima figura non sono mai legittimi, mentre, se al
CtS in Celarent, prosillogismo sommo ed assoluto, sottoordinano membri in
Camestres, sono legittimi quando P non è specie infima ed elencano, con
funzione alterna di predicato e di medio, le specie di P per negarle come
predicati a S del CtS; b) i polisillogismi, che connettono episillogismo a
prosillogismo mediante l'identità fra la maggiore del primo e la conclusione
del secondo, elencano, nei membri sovraordinati al CtS e con funzioni alterne
di medio e di soggetto, le note generiche di M alle quali è negato P e, nei
membri sottordinati al CtS e con funzioni alterne di soggetto e di medio,
|