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facendone un prototipo o un
precedente per alcuni dei nuovi: in questa dialettica, che è la ragione della
validità e verità materiali e formali di un corrispondente sillogismo, la
funzione di prototipo dell'uno serve ad abbreviare tutte le dialettiche
necessarie all'intellezione assoluta e completa di quegli insiemi
fenomenici di cui il primo si fa
prototipo di diritto, il qual diritto fa tutt'uno con l'identificazione di
alcune porzioni dei secondi con le omologhe e presunte omologhe del primo;
s'intende che questa struttura formale e materiale del sillogismo e la
conseguente sua funzione di completatore di conoscenze parziali attraverso la
traduzione dalla problematicità all'ontità di conosciuti inautocoscienti e
attraverso la necessità del rapporto che lega questi agli altri conosciuti
ontici ed autocoscienti in un'unità che è apodittica per la sua
intelligibilità, vengono totalmente escluse da quelle dottrine gnoseologiche
che pongono automatica e superindividuale, ossia eterogenea e superiore di
valore e legittimità alle dialettiche consapevolmente operate dall'individuale
pensiero di condizione umana, l'intellezione di quanto di intelligibilità c'è
nel fenomenico, con la conseguenza che, se questa intellezione automatica e
superindividuale è posta come limitata ad alcuni degli intelligibili
dell'intelligibilità come fanno Platone e Aristotele il sillogismo è ridotto
nella sua struttura e nella sua funzione a una dialettica autocosciente di
condizione umana ricostruttrice di quanto di dialettica inautocosciente o
autocosciente si dà nella sfera di tutti gli intelligibili in sé, mentre, se la
stessa intellezione automatica e superindividuale è posta come comprensiva
dell'intera intelligibilità del fenomenico, come dev'essere in Kant, il
sillogismo non solo è un inutile ma addirittura è un inintelligibile, in quanto
da un lato fonda sé sul presupposto di intelligibili trascendentali che sian
specie degli unici trascendentali che si danno di diritto, dall'altro deve
rifarsi a un'intelligibilità del fenomenico che sia costituita non solo
dall'unicamente legittima sussunzione attiva degli unici ontici trascendentali
ma anche dall'illegittima variazione ((che??)) sotto tale sussunzione si dà in
forza della particolarità e contingenza degli ontici che sussume, dall'altro
ancora con la sua funzione instaura una graduatoria di intelligibili che viene
a giustapporsi alla serie delle dodici categorie senz'altra ragione che quella
del fatto che un pensiero di condizione umana è capace di dialettiche
sillogistiche, col che Kant s'invischia, con la sua pretesa che gli
intelligibili siano dei meri rapporti e che debbano essere non tanti quanti ne
utilizza il pensiero di condizione umana nelle sue dialettiche, ma tanti quanti
sono i modi leciti con cui degli ontici fenomenici sono unificati
indipendentemente dalla loro materia in quanto assunta fuori della sua generale
intuitività, in un intrico da cui né lui né chi accetti la sua dottrina cava i
piedi; ma, anche se si vuol mantenere il presupposto che l'intelligibilità sia
solo di ontici che sono in sé dei rapporti, siffatte strutture e funzioni del
sillogismo vengono escluse da tutte le dottrine gnoseologiche che riducono
l'intelligibile del rapporto a un ontico le ragioni della cui ontità e dei cui
modi ontici non sono offerte né dall'intelligibile stesso che non è un ontico
in sé né autocosciente né inautocosciente, né da un'intelligibilità
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