- 494 -
Prot. 301 F2 - 350 F3
[pag 494 (301 F2 /3)]
, nel qual
caso si dà con autocoscienza sia lo spostamento d'attenzione conseguente alla
tendenza o tentativo di sostituzione sia lo spostamento d'attenzione
conseguente all'atto della sostituzione, e insieme è data l'autocoscienza della
sostituzione come operazione in generale e come operazione applicata, o
l'autocoscienza hic et nunc è esclusa dalla sostituzione, e allora restano solo
lo spostamento d'attenzione che consegue al tentativo di sostituire e
l'autocoscienza della sostituzione come operazione in generale e e fra
l'autocoscienza in generale e l'autocoscienza hic et nunc è posta una soluzione
di continuità che impedisce a quest'ultima di giustapporsi alla sostituzione;
il che significa che, in forza della liceità del problematico in generale, è
sempre lecito che si dia con autocoscienza uno spostamento d'attenzione fra due
autocoscienti che innalza all'autocoscienza il rapporto di sostituzione
reciproca fra i due prima ancora che l'operazione di sostituzione sia stata
compiuta ossia si sia accompagnata ad autocoscienza: siffatto spostamento, che
non è un rivelatore o generatore di autocoscienza nei confronti della
sostituibilità dei due come liceità di sostituzione conseguente a una
sostituzione, è effettivamente ciò con cui lo si pone ossia un rivelatore di
sostituzione cui consegue la sostituibilità, il quale antecede ogni operazione
di sostituzione e, con ciò, si pone come principio di sostituzione, ossia come
principio di una giustapposizione dell'unificazione dei due autocoscienti alla
serie delle unificazioni per sostituzione reciproca che son coppie di ontici
autocoscienti; tale spostamento poiché è un problematico, ossia un'unificazione
la cui ontità è accolta dall'autocoscienza hic et nunc come l'ontico cui si
giustappone un atto di autocoscienza in generale che non coincide con quello
dell'autocoscienza hic et nunc, e poiché quindi l'autocoscienza si aggiunge di
fatto ad esso come a quell'ontico che si disarticola in un certo qualitativo
che è il rapporto di sostituzione e il conseguente spostamento d'attenzione, e
in più un'autocoscienza che si dice "in generale" per distinguerla da
quella hic et nunc, comporta la liceità di verifica ossia uno spostamento
d'attenzione che consegna di fatto all'operazione di sostituzione reciproca
delle due biffe e che rilevi all'autocoscienza quella sostituibilità di diritto
dell'una biffa all'altra che le operazioni di sostituzioni hanno posto di
fatto; qui due situazioni alterne son date: o lo spostamento d'attenzione della
sostituibilità di diritto per sostituzione di fatto si sostituisce e con ciò è
sostituibile allo spostamento d'attenzione problematico, nel qual caso
l'autocoscienza hic et nunc stabilisce la propria identità o sostituibilità con
quella in generale e riconosce la sostituzione e sostituibilità dei due
autocoscienti, il che è lecito quando la sostituzione autocosciente di fatto si
dà ed è sostituita dall'autocosciente spostamento della sostituibilità di
diritto, o la sostituzione di fatto non si dà e non è sostituibile dallo
spostamento della sostituibilità, e quest'ultimo, giacendo
nell'inautocoscienza, non è sostituibile allo spostamento d'attenzione
problematico, e allora l'autocoscienza hic et nunc non si sostituisce a quella
generale e nessun fattore autocoscienza è capace di sostituirla; con ciò
indipendentemente e senza alcun assioma o presupposto definiente
l'intelligibilità, la necessità, l'universalità, ecc.,
- 495 -
[pag
495 (301 F3 /4)]
s'attribuisce
a una dialettica quella nota di illiceità ad essere in altro modo da quello in
cui è, in quanto una volta identificate per un'autocoscienza in generale la
sostituzione in genere con la sostituzione in particolare ed entrambe con
l'autocoscienza hic et nunc di certi dati di fatto che chiamiamo operazioni di
sostituzione, una dialettica di sostituibilità problematica o è sostituita da
una dialettica di sostituibilità ontica, ossia con autocoscienza hic et nunc, e
in questo caso è accolta fra le dialettiche che hanno la liceità di
accompagnarsi a un'identica autocoscienza hic et nunc appunto perché sostituita
com'è da una dialettica con autocoscienza hic et nunc fa parte per dato
immediato di tali dialettiche, o non offre tale sostituzione e non è inclusa in
tali dialettiche; sarà lecito fin che si vuole applicare il principio di
ragione a quest'ultima dialettica problematica, dimostrandone in uno o in altro
modo la sua ontità o per sostituzione con una dialettica ad autocoscienza hic
et nunc non sostituibile però con quella autocoscienza hic et nunc che connota
tutte le restanti dialettiche o per sostituzione con una dialettica connotata
da tutte le lecite autocoscienze hic et nunc ad eccezione di quella che connota
tutte le restanti dialettiche, ma non sarà mai consentito sostituirle una
dialettica di identica forma la cui autocoscienza hic et nunc sia sostituita da
quella stessa autocoscienza hic et nunc che accompagna altre dialettiche,
sicché siffatta dialettica problematica verrà costantemente esclusa dalla serie
di queste, e non per assenza di una sua necessità o intelligibilità, ma perché
non è un dato di fatto ossia perché quella sua autocoscienza in generale che
l'accompagna non è la stessa di quelle della serie; donde segue il principio
generale, che è una condizione "naturale" delle dialettiche autocoscienti,
un dato primo che ha ontità non perché sia necessario o intelligbile, ma perché
così è fatta la condizione umana, che qualsiasi processo dialettico abbia
condotto ad una dialettica di sostituzione problematica, ad una dialettica cioè
di sostituzione la cui autocoscienza hic et nunc è la denotante che ad essa
s'accompagna come a quell'ontico
|