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e poiché da
questo rapporto di sostituzione -sostituibilità e dai precedenti((??)) che è
sicuro perché immediato ed operazionale son passato ad altri rapporti che ne
mutuano la sicurezza, includo la dialettica di sostituzione con le sue biffe
entro le dialettiche privilegiate; mentre, per identici motivi, escludo l'altra
e le sue biffe e tutto quello che le sue biffe consentono; che, se per caso la
sostituzione ad un certo momento non è più operata, il che significa che se si
dà un'autocoscienza hic et nunc che si giustappone ad un ontico che è
l'illiceità di sostituire " Socrate è un mammifero” alla percezione
"Socrate" perché ad esempio, " Socrate non si muove più ",
evidentemente conservo nella serie privilegiata fino a questa sua autocoscienza
hic et nunc, ossia le precedenti dialettiche di sostituzione con le loro biffe
e le dialettiche che escono da esse, e dichiaro interrotta la serie all'attuale
dialettica di sostituibilità divenuta meramente problematica, e con ciò
appartenente, con le sue biffe e con le dialettiche che si voglion trarre da
essa e dalle sue biffe, all'altra serie non privilegiata, e, se per caso mai
nessuna sostituzione si fosse data e quindi dovessi immaginare lo stato
dialettico di condizione umana in cui nessun rapporto di sostituzione-sostituibilità
fosse dato, a parte che dovrei immaginare l'inimmaginabile, sarei tenuto ad
ammettere quel che i dati di fatto mi imporrebbero, un'unica serie non
privilegiata di dialettiche in cui non si darebbe autocoscienza hic et nunc né
di un problematico né di un ontico, né di un sostituibile né di un
insostituibile, e forse neppure di una dialettica e di un'autocoscienza; ma
anche, cassata ogni pretesa di costanza e immutabilità nelle operazioni di
sostituzione finora compiute, poiché operazioni di sostituzione ce ne son state
e non già solo di quelle proseguenti in dialettiche di sostituibilità
problematica ma anche di quelle che pongono una sostituibilità con
autocoscienza hic et nunc e la pongono fra un ontico autocosciente assunto come
unitario e semplice e una e una sola dialettica che pretende sostituirglisi e
lo sostituisce legittimamente, si tratta di vedere quali modi ontici siano
presenti in siffatti rapporti col carattere di indipendenti funzionali da cui
funzionalmente dipende la sostituzione di quel tipo, cioè una sostituzione di
tipo A; in un secondo momento poi, si tratterà di vedere se quei modi siano
sufficienti a fondare una sostituibilità-sostituzione con caratteri di costanza
e immodificabilità perenni, ossia per un'autocoscienza in generale, e non per
un'autocoscienza hic et nunc; dunque, una dialettica di sostituzione,
appartenente alla serie delle privilegiate((a??)) e che per comodità chiamiamo
ontica, intendendo che sino all'atto di accompagnarsi all'autocoscienza hic et
nunc si dà identica e sostituibile alle dialettiche di sostituzione precedente,
sia in sé sia nelle biffe - è dialettica di sostituzione ontica il rapporto che
ora pongo fra la penna, che ho tra le mani e che intuisco come percezione, e il
giudizio "questa penna è uno strumento ", o fra il concetto
"penna", mediante il quale giustappongo autocoscienza a quei dati
intuiti che restano dopo aver immaginariamente cassati tutti quelli che è
lecito cassare come superflui ai fini dell'instaurare il rapporto di
sostituzione, e il giudizio "la penna è uno strumento", ed è
dialettica di sostituzione perché almeno entro un certo numero di dialettiche
di sostituibilità problematiche
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