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le due
unificazioni vengon ridotte all'unicità e il rapporto di sostituibilità vien
trattato nel modo che chiamiamo medesimezza, purchè però che entrambe o vengan
lasciate nel contesto sensoriale-adialettico cui appartengono o entrino
soltanto in una dialettica di sostituibilità come biffe in rapporto con una
dialettica loro sostituibile; quando A- B-C da unificazione che è si fa un
complesso disarticolato le cui parti vengon unificate dialetticamente secondo
certe funzioni reciproche di cui sono indici giudizi del tipo A-B-C è A oppure
B è con C oppure B è conseguenza di C ecc., l'unificazione e la dialettica sono
sostituibili reciprocamente con un rapporto di sostituibilità che s'estende ad a
(alfa) -b
(beta) -g (gamma), per il quale
varranno gli stessi giudizi, e s'estende anche ad altri rapporti ad esempio
quello fra I-II-III e la dialettica "I-II-III è I “, qualora risulti
immediatamente che A-B-C e a (alfa) -b (beta) -g
(gamma) ((c (chi)??)) e I-II-III sono un " a
(alfa) -b
(beta) -g (gamma) è a (alfa)
" e"I-II-III è I "sono rispettivamente sostituibili a a
(alfa) -b
(beta) -g (gamma) e a I-II-III, e
infine che "A-B-C è A" " a (alfa) -b
(beta) -g (gamma) ((c
(chi)??)) è a
(alfa)" "I-II-III è I" sono reciprocamente sostituibili; in
questo caso, A-B-C a
(alfa) -b
(beta) -g (gamma) I-II-III costituiscono un'unica entità fuori
dal contesto dialettico o come biffe di sostituzione alla rispettiva dialettica,
ma sono dei molti identici e non un unico medesimo come biffa-soggetto di
queste dialettiche, come pure le stesse dialettiche "A-B-C è A" a
(alfa) -b
(beta) -g (gamma) è a
(alfa)" "I-II-III è I " non sono un unico medesimo, ma dei molti
identici; e così molti identici sono la dialettica "A -B-C è A " se è
biffa di sostituzione con "a (alfa) -b (beta) -g
(gamma) è a (alfa)", la stessa
dialettica se entra in dialettica da ragione a conseguenza con" A è
immanente in A-B-C, la stessa dialettica se entra in rappoto di ragione a
conseguenza con" se A è in A-B-C ed è causa di H((M??)) che è in
G-H((M??))-L, A-B-C è causa di G-H((M??))-L ", ecc. -; ora, noi chiamiamo
rapporto di identità la forma in cui stanno due autocoscienti e quindi due
dialettiche che siano l'una l'altra sostituibili in quanto non coincidenti con
un unico ontico autocosciente; e poiché siffatto rapporto sussiste quando una
dialettica sostituibile a un'unificazione sensoriale trattata come un unico
entra come biffa di complessi dialettici l'uno differente dall'altro e con la
sua ontità garantisce che la validità dei molti complessi, nel senso che dà
loro la legittimità cui pretendono in quanto utilizzano una biffa che non muta
nonostante che la trattino in differenti modi, nel senso che i molti si fan
servizio a vicenda caricando quella biffa ciascuno delle denotanti che egli le
dona e passandola così arricchita agli altri, questo rapporto diviene la
condizione di legittimità in generale di una qualsiasi dialettica la quale si
rifaccia direttamente o indirettamente a un autocosciente uno ed unico; che se
per caso questo muta, evidentemente le dialettiche che ad esso si riferiscono
come dei sostituti sostituibili, non han più il diritto di collegarsi alle
altre per prendere e per donare, appunto perché è rotto il rapporto di identità
con queste; ma è appunto questo la modalità peculiare di tutti i contesti
simultanei di sensoriali, nei quali nulla di immutabile è garantito o piuttosto
nessuna ripetizione che sia principio della medesimezza che porta all'unicità è
ragion sufficiente di una propria costanza e immutabilità, con la conseguenza
che la serie delle dialettiche che si rifanno a tali contesti e che assumono a
biffe dialettiche identiche,
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