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Giordano Bruno Cavagna
(n. 1921 - m.1966)
Metaf. class. e metaf. cristiana

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  • Prot. 301 F2 - 350 F3
    • 341
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- 622 -


[pag 622 (341 F1 /2)]

 con la conseguenza che la differenza tra il livello fenomenico delle dialettiche di una classe e il loro livello intelligibile è l'esclusione del principio di identità dalla connotazione delle prime e l'inclusione del principio di identità fra le denotanti della seconda e al tempo stesso l'illegittimità per le prime di estendere a tutti i conclassari le dialettiche che si son date come nuove per l'uno solo di essi senza che queste si sian date autocoscienti per tutti gli altri conclassari e di annoverare fra i conclassari una nuova unificazione per l'autocoscienza di alcune solo delle dialettiche della classe senza che si dia ulteriormente l'autocoscienza delle altre, e la liceità delle seconde di fare di tutti i conclassari gli interessati alle dialettiche che si sian date come nuove relativamente a uno solo di essi indipendentemente dall'autocoscienza hic et nunc che venga a denotare ad una ad una le nuove dialettiche relativamente agli altri conclassari e di cointeressare a tutte le dialettiche della classe e di farne quindi un nuovo conclassario qualsivoglia nuova unificazione la quale sia interessata ad alcune solo delle dialettiche indipendentemente dal darsi con autocoscienza hic et nunc di tutte le restanti relativamente ad essa; allora in una classe a livello intelligibile, quantunque tutte le materie che entrano come biffe delle dialettiche di sostituibilità conservino in questa loro funzione una alterità qualitativa che le distingue da un ontico autocosciente unico che si faccia biffa di sostituibilità di se stesso, le dialettiche, che instaurano una sostituibilità fra un sensoriale o un gruppo di sensoriali o una dialettica o un gruppo di dialettiche in quanto immanenti in un conclassario oppure in quanto immanenti nella rispettiva biffa della porzione privilegiata assolutizzata e gli autocoscienti omologhi immanenti in un altro conclassario, acquistano la forma che loro spetterebbe se le loro biffe fossero un autocosciente unico cui l'alterità che lo duplicizza viene dalle operazioni di cui è oggetto e in particolare dal differente rapporto che lo lega allo spostamento d'attenzione nei cui confronti ora è punto di partenza ed ora traguardo, e non due autocoscienti qualitativamente inunicizzabili((??)) cui l'alterità tocca per quel diverso qualitativo che l'uno è nei confronti dell'altro; di qui la portata che nella classe a livello intelligibile il dictum de omni acquista come falsariga invariabile delle dialettiche sia di quelle che dalla porzione privilegiata muovono a uno qualsivolia dei conclassari per ripetere lo stesso movimento nei confronti di tutte le altre porzioni di cui esso non ha tenuto conto né nella porzione né nel conclassario, sia di quelle che muovono da uno qualsivoglia dei conclassari alla porzione privilegiata per capovolgere il movimento dalla porzione privilegiata ai restanti conclassari relativamente alla porzione di cui esso ha tenuto conto nel conclassario di partenza e nella porzione, sia di quelle che muovono da una unificazione di sensoriali alla porzione privilegiata relativamente a una o a qualche porzione di entrambe per fare del movimento ragion sufficiente della legittima conclassarietà dell'unificazione e quindi del legittimo suo farsi biffa delle precedenti dialettiche: infatti la liceità che è data o di fare della dialettica di sostituibilità reciproca fra una porzione della porzione privilegiata, in sé o immanente in un conclassario, e la porzione di un altro conclassario

 


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[pag 623 (341 F3 /4)]

il principio della serie di sostituibilità reciproche fra il resto delle porzioni omologhe dell'una e dell'altro essendo la serie una successione di ontici la cui autocoscienza non coincide con altrettante dialettiche di sostituibilità fra le porzioni omologhe prese ad una ad una e si pone come la denotante di un gruppo di rapporti che è conseguenza necessaria del primo e che entra con la sua autocoscienza senza attingere il suo diritto dall'analisi e dalla conseguente presa d'autocoscienza dei vari spostamenti d'attenzione di cui ogni rapporto è una mera componente - la classe, in quanto intelligibile, dei conclassari A, B, C.... ∞ ((segno matematico di infinito)), di cui ∞ ((segno matematico di infinito)) è sempre un autocosciente almeno problematico, e di cui la porzione privilegiata a(alfa) è la sostituibilità all'aggregato unificato di sensoriali a(alfa)1 a(alfa)2 a(alfa)3...a(alfa)n del gruppo dialettificato in unificazione delle dialettiche a(alfa) 1 - a(alfa) 2, a(alfa) 1 - a(alfa) 3, a(alfa) 2 - a(alfa) 3.... a(alfa) 1 - a(alfa) n, consente l'inferenza dalla dialettica di sostituibilità reciproca di A2 con a(alfa) 2 o di a(alfa)1 - a(alfa) 2 con A1 -A2 dell'autocoscienza della sostituibilità reciproca di A1 con a(alfa) 1, di A3 con a (alfa)3...di An con a(alfa) n  e di A1 - A3 con a(alfa) 1 - a(alfa) 3, A2 - A 3 con a(alfa) 2 - a(alfa) 3...A1 - An con a(alfa)1 - a(alfa) n, senza che sia dato l'autocosciente spostamento di attenzione da A1 ad a(alfa) 1, da A3 ad a(alfa)3 ecc.-, oppure di fare della dialettica di sostituibilità di una porzione di un'unificazione conclassaria con una porzione di un altro conclassario, la quale si ponga per ciò stesso omologa al suo sostituibile e insieme porzione costitutiva della porzione privilegiata, principio di altrettante sostituibilità della porzione immanente nella porzione privilegiata ad altrettante porzioni immanenti in ciascuno degli altri conclassari -la classe, in quanto intelligibile, dei conclassari A B C... ∞ ((segno matematico di infinito)) a porzione privilegiata a (alfa), in cui l'aggregato di sensoriali a(alfa)1 a(alfa)2 a(alfa)3... a(alfa) n è in sostituibilità reciproca con il gruppo delle dialettiche a(alfa) 1- a(alfa) 2.......a (alfa)1 - a(alfa) n, rende apodittica, in conseguenza dell'autocosciente sostituibilità del sensoriale An + 1, immanente in A a lato dei sensoriali A1 A2 A3...An della sua porzione privilegiata, al sensoriale Bn +1, immanente in B a lato dei sensoriali B1 B2 B3...Bn, che son porzione privilegiata di B, e insieme al sensoriale a(alfa) n+ 1, il quale immanga a lato dei sensoriali a(alfa)1 a(alfa) 2 a(alfa) 3....a (alfa) n nella porzione che è privilegiata in quanto immane come complesso di sostituibili in ciascuno dei conclassari A B C... ∞ ((segno di infinito)), rende apodittica, nel caso in cui si rilevi, anche soltanto relativamente a B ad A e ad a(alfa) l'aggregazione unificatrice di An +1 e di Bn +1 e di a(alfa) n+ 1 rispettivamente ad A1...An e a B1...Bn e a a(alfa) 1....a (alfa) n, la sostituibilità reciproca di An+1 a Cn+1 e a ∞ n+1 ((segno matematico di infinito n+1)) senza che sia data l'autocoscienza né di Cn+1 né di ∞ n+1 ((segno matematico di infinito n+ 1)) né della dialettica di sostituibilità fra a(alfa) n + 1 a Cn + 1 e a ∞ n+1 ((segno di infinito n+ 1)) - oppure di fare della dialettica di sostituibilità fra una porzione immanente nell'unificazione sensoriale la cui autocoscienza di unificazione sensoriale non è simultanea all'autocoscienza della sua conclassarietà, e una porzione che si fa sua omologa della porzione privilegiata ragion sufficiente dell'autocoscienza della sua conclassarietà e quindi della totalità delle sostituibilità fra le restanti porzioni della porzione privilegiata e altrettante porzioni immanenti nella unificazione senza che




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