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preceda
l'autocoscienza di tanti spostamenti d'attenzione quanti dovrebbero esser dati
fra ognuna di quelle porzioni e ciascuna omologa di queste - qualora sia data
la classe, in quanto intelligibile, di A B C... ∞ ((segno matematico di
infinito)) a porzione privilegiata a(alfa), in quanto dialettica di sostituibilità dell'aggregato
unificatore dei sensoriali a(alfa) 1...a (alfa)n e
delle dialettiche a(alfa)1
- a(alfa) 2....a
(alfa) 1...a (alfa) n, la legittimità della dialettica di
sostituibilità della dialettica X 1 - X 2 immanente
nell'unificazione di sensoriali X con la dialettica a(alfa)1- a(alfa)
2 pone la legittimità dell'autocosciente conclassarietà di X con
ciascuno degli A... ∞ ((segno matematico di infinito)) e quindi della
sostituibilità di X 1 X2...X n e di X2
- X 3...X1 - Xn rispettivamente ad a(alfa)
1 a(alfa)
2...a
(alfa) n o a B1 B2...B n e ad a(alfa)
2- a(alfa)
3...a
(alfa) 1 - a(alfa) n o B1 - B2...B1
- B n, ricca di un'autocoscienza che non ha a suo principio
l'autocosciente spostamento d'attenzione per sostituibilità da a(alfa)
1 e B1 a X1, da a(alfa)2 e B2
a X2, ecc.-, insomma le tre liceità sussistono solo sulla base di
altrettante sostituibilità che in forza della molteplicità delle biffe per
insuperabile differenza impediente l'unicità di ciascuna coppia dei
dialettificati e del divenire cui le biffe dialettificate son condannati come sensoriali, dovrebbero
essere meramente parziali e insieme il frutto di una costante autocoscienza per
disarticolazione di altrettante dialettiche con a forma la sostituibilità
parziale, ma che invece si rifanno come a loro fondamento ad altrettante dialettiche
di sostituibilità puntuale e perfetta che solo una predicazione di unicità agli
autocoscienti dialettificati è in grado di consentire;si osserva in questa
applicazione del dictum de omni entro una classe a livello intelligibile
qualcosa di notevolmente diverso dallo stesso dictum come principio di
sillogismo e anche qualcosa di offensivo e di contraddittorio a molte delle
condizioni di validità dei sillogismi: noi qui abbiamo preso il dictum de omni
per una specie di reticolato formale costante e immutabile il quale risulta da
un certo numero di canali di scorrimento bidirezionale dell'attenzione nel suo
spostarsi i quali collegano, a seconda che della porzione privilegiata di una
classe a livello intelligibile si è dimostrato essere un ontico autocosciente
assoluto e irrelato o un ontico la cui autocoscienza è in costante dialettica
con la totalità autocosciente di una serie infinita di unificazioni di
sensoriali, che son autocoscienti ontici o problematici, secondo una forma da
contenente a immanente, o la porzione privilegiata ad altrettanti infiniti
immanenti nelle infinite unificazioni o l'una con l'altra le infinite porzioni
privilegiate immanenti in altrettante infinite unificazioni e dentro i quali
correnti di scorrimento bidirezionale della stessa attenzione vanno
dall'aggregato degli unificati della porzione privilegiata al gruppo delle
dialettiche della stessa, dall'aggregato o in sé o immanente in un'unificazione
rispettivamente agli aggregati delle infinite altre, da ciascun sensoriale dell'aggregato
o da ciascuna dialettica del gruppo rispettivamente a ciascuno degli infiniti
sensoriali omologhi o a ciascuna delle infinite dialettiche omologhe immanenti
negli infiniti conclassari, in modo tale che l'attenzione che segna anche una
sola delle correnti ritragga da questo solo spostamento il diritto ad assumere
con autocoscienza gli ontici che conseguono a tutti gli altri spostamenti che
essa avrebbe la liceità di operare lungo una
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