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{ [A1
= (A11 + A21+....An1)]
= [A2 =(A12 + A22 + An2)]
} in cui = è segno di identità per sostituibilità; se indichiamo con b c...n le
unificazioni conclassarie, con b (beta) quel che in b è sostituibile ad A, essendo b(beta)1
il sostituibile ad A1 e b(beta)2 il sostituibile ad A2, ed
essendo b(beta)11
b(beta)
21....b (beta)n 1 la disarticolazione di b(beta)1
e b(beta)12
b(beta)22....b
(beta) n 2 la disarticolazione di b(beta) 2,
avremo che, dato [b = (b(beta)11 + b(beta)21 +....b(beta)
n1 +(??)) b(beta)3
+ b(beta)4
+ b(beta)5
) + (b(beta)12
+ b(beta)
22...b (beta) n2 + b(beta)3
+ b(beta)
4 +b(beta)
5], A= b(beta)
e b conclassario della classe con porzione privilegiata A; se indichiamo con X
la classe con A e porzione privilegiata e con x1 x2...xn
la totalità delle dialettiche che chiamiamo classe, avremo che X c (x1
+ x2 +...xn), con la conseguenza che (A = b(beta))
c [X [c (x1+ x2 +....xn)]= b(beta)11
o b(beta)21 o b(beta)12
o b(beta)12
biffe di x1 o x2...;
se a è un'unificazione di sensoriali per la quale [a =(a(alfa) 11
+ a(alfa)
21 +....a(alfa) n1
+ a(alfa) 3 + a(alfa) 4...) + (a(alfa)12+ a(alfa) 22 +....a(alfa) 2 + a(alfa)3 + a(alfa)4 + a(alfa)5....)] sì che a c
[a(alfa)=
A], qualora X sia denotante di A e sia legittimo il giudizio A è X, a è
conclassario di b c...n, con la conseguenza che a(alfa)11
o a(alfa)21
o a(alfa)12
o a(alfa)22 son biffe o di x1 o di x2
o di xn, se è dato il complesso unitario di giudizio o dialettiche
di immanenza A è X, a (alfa)
è A, a (alfa)
è X che verifica la legittima struttura di un sillogismo in Barbara M è P, S è
M, S è P -; siano, invece, le connotazioni della porzione privilegiata e della
classe tali da escludere un rapporto di denotazione e l'ontico autocosciente di
classe, in quanto complesso di tutte le dialettiche di forma intelligibile che
son lecite fra unificazioni conclassarie di sensoriali, non denoti in alcun
modo l'ontico autocosciente della porzione privilegiata, in quanto dialettica
di sostituzione reciproca di forma intelligibile distinta dalle altre del
complesso come quella che(,)ogniqualvolta si dà all'autocoscienza(,)non solo si
dà come autocosciente costantemente sostituibile ai suoi omologhi che son tanti
quanti i conclassari ma pone l'apoditticità di se stessa e di tutto il restante
del complesso dialettico della classe: poiché l'autocoscienza di una porzione
privilegiata entra allora con l'autocoscienza della classe in un rapporto di
principio a conseguenza o di condizione necessaria e sufficente a verità e
validità materiali e formali di un ontico, gli spostamenti d'attenzione con a
forma la sostituibilità la cui successione muove dalla sostituibilità reciproca
della porzione privilegiata, come in sé o assoluto o relativo, alla porzione
privilegiata, come immanente in un'unificazione di sensoriali non ancora
denotata dalla conclassarietà, e si chiude con la denotazione di
quest'unificazione da parte della conclassarietà, che altro poi non è se non la
legittimità o intelligibilità formale dell'appartenenza dell'unificazione alla
classe
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