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Giordano Bruno Cavagna
(n. 1921 - m.1966)
Metaf. class. e metaf. cristiana

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  • Prot. 151 - 200
    • 162
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il genere immediatamente sovraordinato alla specie infima, non prosegue in ulteriori prosillogismi e fa di sé il limite del polisillogismo; la stessa struttura, se ha come S l'intelligibile di cui lo specifico necessario è differenza specifica, s'articola su una serie di episillogismi formalmente ineccepibili quando questi ne riprendano a propria maggiore o la conclusione, nel qual caso si ha la rassegna della specie di S fino all'infima, e la loro predicazione con la connotante generica assoluta, o la minore, nel qual caso la stessa rassegna si accompagna a una predicazione della connotante generica relativa che è M del sillogismo di partenza, mentre, per la sua articolazione su prosillogismi, si può ammettere come ineccepibile solo il prosillogismo, il quale, riprendendone a propria maggiore la conclusione, si vale del medio che è genere del medio del sillogismo di partenza, e con ciò s'articola oppur no su altri prosillogismi in identici rapporti, a seconda che tra il suo P e il suo M siano o no dati intelligibili specie del primo e generi del secondo; la stessa struttura, infine, se assume ad S una specie non infima dell'intelligibile di cui la nota specifica è differenza specifica, vede ripetute le stesse situazioni del caso precedente, tranne che nella derivazione degli episillogismi che si valgono o della conclusione del prosillogismo sovraordinato come di propria premessa maggiore, non compare l'intelligibile di cui S è specie; essendo illegittimo tener conto di polisillogismi che si valgano di dialettiche ambigue, i sei sillogismi sono ciascuno momento di due polisillogismi, l'uno dei quali ha prosillogismi ed episillogismi connessi dall'identità della conclusione dei primi con la premessa maggiore dei secondi, mentre l'altro pone la stessa connessione nell'identità della conclusione di un prosillogismo con la premessa minore dell'episillogismo immediatamente sottoordinato; dei sei polisillogismi a struttura ascendente, come quelli che, assumendo a conclusione del prosillogismo la premessa maggiore dell'episillogismo immediatamente sottordinato, debbono inserire tra i due a medio una specie del predicato la quale deve porsi a genere immediatamente sovraordinato al soggetto al fine di consentire ad altri intelligibili, che siano specie del predicato e generi del soggetto, di fungere da medi, uno è impossibile, quello appunto che, dovendo organizzarsi attorno al sillogismo del III) tipo di BS relativo con S specie infima e M specie immediatamente subordinata a P, non troverebbe medio né per l'episillogismo, né per il prosillogismo, gli altri cinque, tendono a immettere nella loro dialettica un numero sempre più elevato degli intelligibili interessati da un discorso toccante una connotante specifica e necessaria, a partire dai due di siffatta struttura, che, impossibilitati a sovraordinare al sillogismo di partenza dei prosillogismi, gli sottordinano tuttavia episillogismi in cui P viene costantemente predicato alle specie dell'intelligibile di cui lo specifico necessario è differenza specifica fino a giungere agli altri tre,


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i quali dopo aver analizzato nei prosillogismi sovraordinati al sillogismo di partenza la connotante generica che è M di questo, tendono ad elencare tutte le specie dell'intelligibile suddetto, fino a giungere al più completo di tutti questi polisillogismi, che, articolato attorno a un sillogismo BS relativo della II struttura del III tipo e dotato di un S che è denotato dallo specifico necessario come dalla propria differenza specifica, abbraccia tutti gli intelligibili interessati dalla dialettica ad eccezione della nota specifica necessaria che resta completamente esclusa, sicché neppure nel più ricco fra tutti i polisillogismi di siffatta strutttura formale e materiale si rinnova la integrità materiale che abbiamo visto nel polisillogismo avente a suo momento un sillogismo BS relativo del primo tipo con S dato dall'intelligibile suddetto; degli altri sei polisillogismi, a struttura discendente, alla capacità dei tre, organizzati attorno ai sillogismi della prima struttura, ad offrire un'analisi o parziale o totale della connotante generica relativa che è genere immediato della nota specifica, s'accompagna la capacità dei tre, organizzati sui sillogismi della seconda struttura di offrire oltre a due delle connotanti dello specifico necessario, che fan da M e da P nel sillogismo di partenza, lo stesso specifico e necessario, in più un numero tanto più grande delle specie dell'intelligibile di cui lo specifico necessario è differenza specifica, quanto più prossima a questo è la specie che è S del sillogismo di partenza, con la conseguenza che solo se siffatto S coincide con l'intelligibile, è data la totalità delle sue specie, dal che segue che sul terzo tipo di sillogismo BS relativo non s'organizza nessun polisillogismo a struttura discendente che offra integralmente tutti gli intelligibili che deve comprendere una dialettica toccante una nota specifica necessaria; dei tre modi particolari del sillogismo BS relativo con P connotante generica relativa e non assoluta della nota specifica necessaria, è lecito dire che: 1) se P è il generico relativo che è genere immediatamente sottoordinato al generico assoluto ed M è il generico relativo, genere immediatamente sottordinato a P, il sillogismo, se ha a S la specie infima dell'intelligibile di cui lo specifico necessario è specie infima, non s'articola su di un episillogismo cui ceda a premessa maggiore la propria maggiore o minore, e s'articola su di un episillogismo cui dia a premessa minore la propria maggiore o la propria minore con l'unico risultato o di predicare ad S la connotante generica assoluta o di veder ripetuto se stesso o quest'ultima predicazione; non s'articola né su di un prosillogismo che ne prenda a conclusione la premessa maggiore, il quale è impossibile per offesa alla triplicità dei termini, né su di un prosillogismo che ne prenda a propria minore la maggiore, il quale non fa che ripetere la predicazione della nota generica assoluta immediatamente ad M e mediatamente ad S, né su di un prosillogismo che ne ripeta nella propria la premessa minore, il quale o riproduce identico il sillogismo di partenza o pone per S quella predicazione del generico assoluto già trovata per via più legittima, ma solo su di un prosillogismo che ne assume a conclusione la minore,


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, il quale, articolandosi nell'identico rapporto in altri prosillogismi, non solo inserisce nella dialettica del polisillogismo le connotanti generiche relative sottordinate, ma anche lo specifico necessario e il genere sovraordinato alla specie infima; il sillogismo, se ha a S un intelligibile che sia genere sovraordinato alla specie infima, ma di cui lo specifico necessario non sia differenza specifica assoluta, ha, come legittima, fra le sue articolazioni su di un episillogismo quella che lega il sillogismo all'episillogismo per identità della conclusione del primo e della premessa maggiore del secondo e che consente un polisillogismo in cui P è assegnato a tutte le specie di S fino alla specie infima, mentre fra le articolazioni su prosillogismi ha legittima quella che lega sillogismo a prosillogismo per identità della premessa minore del primo e della conclusione del secondo e che genera un polisillogismo che passa in rassegna tutte le connotanti generiche relative sottordinate a P, la connotante specifica necessaria, l'intelligibile generico sovraordinato ad S che non necessariamente coincide con l'intelligibile di cui lo specifico necessario è differenza specifica; le stesse osservazioni si fanno sul sillogismo, qualora abbia ad S l'intelligibile la cui differenza specifica assoluta è lo specifico necessario, con la differenza che l'articolazione legittima su episillogismo pone un polisillogismo che predica P a tutte le specie sottoordinate ad S fino all'infima, e che l'articolazione legittima su prosillogismo pone un polisillogismo che tocca tutte le connotanti generiche sottoordinate a P e insieme lo specifico necessario di cui P è nota generica relativa; II) se P è un generico relativo mediatamente sottoordinato alla connotante generica relativa dello specifico necessario, e M è la nota specifica necessaria in cui P immane solo mediatamente, il sillogismo ha a suo S o l'intelligibile di cui M è differenza specifica assoluta o un intelligibile specie non infima di esso o l'intelligibile che è sua specie infima: nel primo caso, l'articolazione su episillogismo è legittima sia quando il nesso sia posto dall'identità della conclusione del sillogismo con la maggiore dell'episillogismo, con la conseguente predicazione di P a tutte le specie sottordinate ad S, sia quando il nesso sia dato dall'identità della conclusione del sillogismo con la minore dell'episillogismo, con la conseguenza di una predicazione ad S di tutti i generici sovraordinati ad M e di una rassegna delle note generiche dello specifico necessario fino all'assoluta compresa, mentre l'articolazione su prosillogismo è legittima solo quando il nesso sta nell'identità della maggiore del sillogismo con la conclusione del prosillogismo, sicché sarà dato un polisillogismo di tanti membri quanti sono gli intelligibili medi fra M e P; del secondo e del terzo caso si ripetono le medesime osservazioni, con le differenze che nei polisillogismi per articolazione su episillogismo muta S, e che nei polisillogismi per articolazione su prosillogismo è legittimo anche quello per nesso d'identità della minore del sillogismo con la conclusione del prosillogismo, nel qual modo è data la rassegna degli intelligibili generici sopraordinati ad S fino all'intelligibile di cui M è differenza specifica; III) se M è la nota specifica necessaria e P è la connotante generica relativa immediatamente sovraordinata ad M, dei tre modi,




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