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Giordano Bruno Cavagna
(n. 1921 - m.1966)
Metaf. class. e metaf. cristiana

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  • Prot. 151 - 200
    • 168
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ossia tutto ciò che nel sillogismo di partenza è lecito negare al medio; b) i polisillogismi che vincolano prosillogismo ad episillogismo in forza dell'identità della conclusione del primo e della premessa maggiore del secondo, pur conservando a tutti i membri il medesimo modo Celarent, riescono ad elencare a lato delle specie di S del sillogismo di partenza lo specifico necessario che, presente nella connotazione di M e di S del sillogismo di partenza e assente nella connotazione di P di questo, è la ragion sufficiente della negazione di P ad M e a S, e insieme le connotanti inerenti alla connotazione di tale specifico; c) i polisillogismi, che connettono prosillogismo ad episillogismo identificando la conclusione del primo alla premessa maggiore del secondo, se accolgono membri misti di prima figura in Celarent e di seconda in Cesare, passano in rassegna o le specie di S e di P del sillogismo di partenza, grazie al modo Cesare che permette lo scambio delle funzioni di S e di P e l’alternanza in funzione di medio di una specie dell'uno e di una specie dell'altro via via che dall'un sillogismo si scende all'episillogismo, e le differenze specifiche di M-S e di P con le loro connotanti diverse, grazie alle alternanze consentite dallo stesso modo - la rassegna delle specie è totale solo alla condizione che tutte le specie di S e di M possano assumere nel polisillogismo la funzione di medio -oppure solo le specie di P del sillogismo di partenza, oltre alle differenze specifiche, se il modo Cesare è stato abbandonato per il modo Celarent; d) i polisillogismi, che connettono prosillogismo ad episillogismo identificando la conclusione del primo alla maggiore del secondo, se pretendono affiancare al modo Celarent il modo Camestres della seconda figura, non solo debbono porre a loro episillogismo infimo ed assoluto il sillogismo di partenza, ma debbono pure accogliere il modo Barbara, limitandosi ad elencare lo specifico necessario che, immanente nella connotazione di P del sillogismo di partenza e assente nella connotazione di S di questo, contrappone S a P, e inoltre quelle connotanti dello specifico che non compaiono nella connotazione di S; e) i polisillogismi, che connettono prosillogismo ad episillogismo identificando la conclusione del primo con la premessa minore del secondo, sono impossibili se pretendono di conservare ai loro membri la struttura della prima figura o in Celarent o in Barbara, perché per il primo non è data o la conclusione o la minore e per il secondo non è dato il medio, o nell'illecito modo AEE, si fanno invece leciti se accettano membri di figure miste in Celarent e in Camestres, i quali elencano le specie del P del sillogismo di partenza; del sillogismo CtG che ha come S una specie non infima, come M una connotante generica assoluta o genere sommo o categoria di S, come P l'intelligibile negabile ad M e a S, ossia o un intelligibile specie di M non immanente nella connotazione di M, o una categoria cogenere di M, o uno specifico necessario non immanente nella connotazione di M, è lecito dire che: 1) su di esso è lecito articolare un episillogismo che, ripetendone la maggiore nella propria conclusione, si apre in ulteriori episillogismi i quali in unione col primo elencano, con funzioni alternatamente di medio e di soggetto, le specie di S del sillogismo di partenza,


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fino ad arrestarsi alla specie infima inetta alla funzione di medio, ma non è lecito articolare nessun episillogismo di prima figura che, ripetendone la conclusione nella propria minore, dovrebbe assumere l'impossibile modo AEE; 2) su di esso sono articolabili da un lato un episillogismo che, ripetendone la conclusione nella propria maggiore, e ponendosi in Cesare, o trascorre in ulteriori episillogismi di identico modo assieme ai quali tocca le specie di S e di P del sillogismo di partenza, o trascorre in ulteriori episillogismi in Celarent coi quali tocca solo le specie di P del sillogismo di partenza, dall'altro un episillogismo che, riprendendone la conclusione nella propria minore, si pone in Camestres e prosegue in ulteriori episillogismi di identico modo coi quali elenca le specie di P del sillogismo di partenza; 3) su di esso è articolabile un prosillogismo in Barbara che ne riprende la premessa minore nella propria conclusione e, dandosi a medio il genere di S del sillogismo di partenza immediatamente sottordinato a M, s'articola su ulteriori prosillogismi in Barbara secondo un identico nesso, assieme ai quali tocca tutti i generi di S; 4) su di esso sono articolabili prosillogismi che, ponendosi in Celarent in quanto ne riprendono la maggiore nella propria conclusione, sono leciti alla condizione che sia data o la categoria delle categorie o la definizione della categoria o la differenza specifica della categoria, un intelligibile cioè che funga da medio, il quale comunque è atto ad aprire la via ad ulteriori prosillogismi di identici nesso e modo solo se coincide con la differenza specifica; 5) su di esso sono articolabili prosillogismi di seconda figura che, riprendendone la maggiore nella propria conclusione, o sono leciti in Cesare alla condizione che sia data in funzione di medio la differenza specifica della categoria, nel qual caso si aprono in ulteriori prosillogismi attraverso la problematica analisi di queste differenze nelle sue connotanti tutte destinate alle funzioni alterne di medio e di predicato, - tuttavia, se P del sillogismo di partenza è una specie di M, il prosillogismo in Cesare non accoglie a medio né la problematica definizione né la problematica differenza specifica della categoria, e quindi è impossibile; e se P del sillogismo di partenza è cogenere di M, il prosillogismo di partenza accoglie a medio la definizione di M e con ciò si pone a termine insuperabile ed assoluto, o accoglie a medio la differenza specifica di M e con ciò si pone nelle stesse condizioni di aprirsi verso prosillogismi ecc. -, o sono leciti in Camestres - in questo caso, se P del sillogismo di partenza è una specie di M, il medio del prosillogismo è un genere di M e il prosillogismo s'apre in prosillogismi in Barbara che toccano gli altri generi fino al sommo escluso, se P del sillogismo di partenza è una categoria cogenere di M, il medio del prosillogismo è dato solo dalla problematica differenza specifica della categoria cogenere e il prosillogismo s'apre, quando questa sia nota, in ulteriori prosillogismi in Barbara che toccano le note della sua connotazione, se P del sillogismo di partenza è uno specifico non di M, il medio del prosillogismo è la connotante generica suprema di P e il prosillogismo ascende a prosillogismi in Barbara, toccanti via via le connotanti generiche sottordinate -;quanto ai polisillogismi aventi a loro membro un CtG con S specie non infima e M categoria di S, è lecito dire che: a) i polisillogismi che fondano la transizione dal prosillogismo all'episillogismo sull'identità della conclusione del primo con la minore del secondo, sono leciti sia che accolgano in mescolanza membri di modo Celarent e membri di modo Barbara,


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nel qual caso passano in rassegna tutti i generi di S del CtG, sia che accolgano in mescolanza oltre a membri di modo Celarent e Barbara, anche membri di modo Camestres, nel qual caso passano in rassegna non solo i generi di S ma anche le specie di P del CtG - se P è uno specifico necessario, si hanno le specie dell'intelligibile di cui P è differenza specifica -; b) i polisillogismi che fondano il nesso tra prosillogismo ed episillogismo sull'identità della conclusione del primo con la maggiore del secondo, o conservano per tutti i loro membri il modo costante di Celarent, e in questo caso elencano a fianco delle specie di S del CtG il problematico intelligibile che è o definizione o genere, categoria delle categorie, della categoria che è M del CtG, o il problematico intelligibile, analizzato nelle sue connotanti, che è differenza specifica di questo M, o affiancano a membri di modo Celarent membri di modo Cesare, e in questo caso elencano o le specie di S e di P del CtG, o, assieme a queste, anche le differenze specifiche, con le loro connotanti differenti, di M e di P del CtG, o le specie di P del CtG o le specie di questo P e le differenze specifiche, con le loro connotanti differenti, di M e di P del CtG, o comprendono membri di modo Celarent di modo Barbara di modo Camestres, e in questo caso passano in rassegna la differenza specifica con le sue connotanti di P del CtG; dell'ultimo modo di sillogismo CtG, in cui S è specie non infima, M un genere né sommo né immediatamente sovraordinato a S, P un intelligibile negabile ad M e quindi ad S, e perciò costituito o da una specie di M non inerente alla connotazione di S o da un cogenere di M o da uno specifico necessario non inerente alla connotazione di M o da un genere non immanente nella connotazione di M e specie di un genere di M, è lecito dire che:1) su di esso sono articolabili episillogismi che ne ripetano la conclusione nella propria maggiore, sia di modo Celarent -in questo caso l'episillogismo assume a soggetto la specie immediatamente sottordinata a S del CtG e prosegue in tanti episillogismi quante sono le specie sottordinate alla prima -sia di modo Cesare - in questo caso l'episillogismo, dopo essersi dato come soggetto la specie immediatamente sottordinata a P del CtG alla quale viene negato come predicato S del CtG, o prosegue in tanti episillogismi di eguali figure e modo quante sono le specie sottordinate sia alla prima che a S del sillogismo di partenza e destinate ad alternarsi nelle funzioni di predicato e di medio, fin che non siano state raggiunte o entrambe le specie infime o una sola specie infima con funzioni di medio e quindi inetta ad essere predicata ad un intelligibile che funga da soggetto, o prosegue in episillogismi che, ritornati al modo e alla figura del sillogismo di partenza, sono tanti quante sono le specie del P del CtG, tutte destinate alternamente alla funzione di medio e di soggetto -; 2) su di esso è articolabile un episillogismo che ne riprenda la conclusione come propria minore, alla condizione che l'episillogismo assuma il modo Camestres della seconda figura, in quanto tale episillogismo se pretendesse di strutturarsi secondo la prima figura dovrebbe porsi nell'impossibile modo AEE - l'episillogismo in Camestres, assunto a medio il P del CtG e a predicato la specie immediatamente sottordinata a questo P da negarsi a M del CtG, prosegue in ulteriori episillogismi,




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