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Giordano Bruno Cavagna (n. 1921 - m.1966) Metaf. class. e metaf. cristiana IntraText CT - Lettura del testo |
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[pag 95 (180 F1/2)] o assoluta o relativa, su cui s'articola direttamente la differenza specifica di M, è momento della dialettica di un polisillogismo regressivo perfetto, 2) il sillogismo BG, il quale, con il suo P che è un genere sommo o nota generica assoluta inerente a una molteplicità delimitata di connotazioni, con il suo S che è specie immediatamente sottordinata a M, con il suo M che è la nota generica relativa su cui immediatamente s'articola la differenza specifica di S, e che quindi è genere immediatamente sovraordinato a S e specie immediatamente o mediatamente sottordinata a P, è momento del polisillogismo progressivo perfetto. La serie delle indagini condotte attorno al polisillogismo costruito su di un sillogismo il cui medio sia nota specifica necessaria o il cui predicato sia connotante generica assoluta di questo, ha rivelato che la materia del polisillogismo comprende due sfere di noti intellegibili, quelli che s'articolano entro la comprensione dello specifico necessario e quelli nella cui comprensione immane, con funzione di connotante generica relativa, l'intelligibile di cui lo specifico necessario è differenza specifica, e quindi esclude gli intelligibili che si sovraordinano a quest'ultimo come connotanti generiche immanenti nella sua comprensione, ha stabilito che il polisillogismo è dotato di completa legittimità formale, non offendendo nessuna delle condizioni generali di validità del sillogismo, e di perfetta autonomia e integrità cognitiva, non offrendo nelle sue proposizioni nessuna cognizione che sia data o direttamente o indirettamente da qualche altra sua proposizione, purché 1) la premessa maggiore di ogni sillogismo sia conclusione del prosillogismo immediatamente sovraordinato, 2)il predicato di tutti i sillogismi e quindi del polisillogismo sia la connotante generica assoluta dello specifico necessario, 3) gli intelligibili che ne son termini sian compresi da un lato tra lo specifico necessario e la sua connotante generica, dall'altro tra l'intelligibile di cui lo specifico necessario è specie infima e la specie infima ad esso sottordinata, e quindi i medi da un lato si succedano ordinatamente, dal polisillogismo supremo ed assoluto fino all'episillogismo che ha a medio lo specifico necessario, secondo l'ordine della loro genericità, dalla connotante generica assoluta alla generica relativa in cui l'assoluta immediatamente immane e così via, dall'altro si susseguano ordinatamente dall'episillogismo citato all'episillogismo infimo ed assoluto, secondo l'ordine della loro specificità, dall'intelligibile di cui lo specifico necessario è differenza specifica alla sua specie infima attraverso le specie interposte; donde si arguisce anzitutto che un polisillogismo, che assume a termini un intelligibile e una sua nota specifica necessaria e s'attenga alle suddette condizioni formali, attua una dialettica ascendente dalla specie infima a un generico sommo, operando tuttavia una deviazione al livello dello specifico necessario con funzioni di differenza specifica, deviazione che è spostamento dall'analisi di una connotazione condotta sotto il punto di vista della sua genericità con esclusione della sua specificità all'analisi della connotante specifica sino allora esclusa dall'attenzione, in secondo luogo che un polisillogismo siffatto, e con ciò progressivo, è perfetto, e di conseguenza abbraccia nella sua dialettica tutti gli intelligibili che le due analisi sono tenute a rilevare,
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