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Giordano Bruno Cavagna (n. 1921 - m.1966) Metaf. class. e metaf. cristiana IntraText CT - Lettura del testo |
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[pag 118 (187 F1/2)] il cui membro CtS ha una specie infima e la differenza specifica di questa con funzioni rispettivamente di S e di M, per un CtS il cui P sia la nota generica assoluta non denotante S, è perfetto come quello che, se da un lato esclude gli intelligibili che son note di P di S di M e quelli che sono differenze specifiche delle specie di P, dall'altro offre la serie totale delle specie di P, le quali implicitamente offrono la rappresentazione delle loro rispettive differenze specifiche, e insieme la connotazione integra, sia pure allo stato implicito, di S di M di P, sicché tutti gli intelligibili interessati dalla dialettica del CtS entrano implicitamente od esplicitamente nella dialettica del polisillogismo; il CtS, il cui S è generico assoluto e il cui M è differenza specifica di S, se è membro o di un polisillogismo regressivo a membri misti in Celarent e in Camestres, o di un polisillogismo progressivo a modi uniformi in Celarent, li rende entrambi perfetti alla condizione però che abbia a P per il primo una nota generica assoluta, per il secondo una specie infima: infatti il polisillogismo regressivo, se dialettizza esplicitamente una delle serie di specie di P, gli intelligibili che sottrae nella sua dialettica, e precisamente le note della connotazione di M di P di S e le differenze specifiche delle specie di P, li pone tutti implicitamente sia quando pone M P S nel CtS sia quando pone in ordine discendente le specie di P, e il polisillogismo progressivo, se tocca con la sua dialettica solo alcuni intelligibili della connotazione di M e tutte le specie di una delle serie discendenti da S, di fatto in modo implicito dialettizza anche le note di M non esplicitamente analizzate, ma presenti in M, le note di P e di S che si danno assieme all'unità di P e di S e tutte le differenze specifiche delle specie di S, differenze date assieme alle specie stesse, e con ciò non esclude nessuno degli intelligibili correlati ai termini dei CtS; alcuni dei polisillogismi fra i cui membri sia un CtS che ha a S una specie infima e a M la differenza specifica del generico asoluto di S o una nota di questa differenza specifica, è lecito considerarli perfetti: ad esempio, il polisillogismo regressivo misto in Celarent in Barbara in Camestres, il quale, per un P che sia o generico assoluto o specifico di un generico assoluto, dialettizza gli intelligibili interessati dal CtS, esplicitamente tutti i generi sovraordinati a S e una delle serie di specie sottoordinate a P, implicitamente gli specifici necessari di S, le note di M e di P, le differenze specifiche delle specie di P, oppure il polisillogismo progressivo misto in Celarent in Camestres in Barbara a terzo tipo di materia, il quale, per un P specie infima, dialettizza anch'esso gli intelligibili interessati al CtS, esplicitamente tutti i generi sovraordinati a P fino all'assoluto, implicitamente tutte le note di M e di S - tra l'altro, le note generiche di S, sottaciute per S, sono esplicitate per P, quando S e P siano specie infime cogeneri - e gli specifici necessari immanenti nei vari generi di P- [pag 119 (187 F2/3)] a quest'ultimo polisillogismo si riconnette, per l'identità sia della struttura sia della materia esplicitamente dialettizzata sia della perfezione, il polisillogismo progressivo a modi misti in Celarent in Camestres in Barbara il cui episillogismo assoluto è un CtS il cui M è la differenza specifica del generico assoluto di S, specie non infima, e il cui P è specie infima: per siffatto polisillogismo l'ineluttabile deficienza di esplicitazione dei generi e delle specie di S non offende in nulla la perfezione purchè P sia specie infima di S-; anche il polisillogismo regressivo a modi misti in Celarent e in Camestres, il cui prosillogismo assoluto è un CtS nel quale, assieme a un S differenza specifica di una specie o infima o non infima e a un M differenza specifica di S, sia dato a terzo termine un P che è o un generico assoluto o lo specifico necessario di un generico assoluto, è perfetto, e infatti dialettizza esplicitamente tutte le specie sottoordinate a P e implicitamente le note di M di S di P e gli specifici necessari delle specie di P; così pure, perfetti sono i polisillogismi progressivi a modi misti in Celarent in Camestres in Barbara di terza materia intelligibile il cui episillogismo infimo sia tale CtS con P specie infima, e a modi misti in Celarent e in Cesare di seconda struttura un cui membro sia questo CtS con il generico assoluto di S o la differenza specifica di questo assoluto a P, polisillogismi progressivi che dialettizzano entrambi o esplicitamente o implicitamente tutti gli intelligibili interessati dalla dialettica del CtS; il sillogismo CtS con la differenza specifica di un genere sommo a S e la differenza specifica di S a M, è membro di polisillogismi perfetti i quali sono o progressivi a modi uniformi in Celarent, per un P offerto da qualsivoglia intelligibile lecito in tale funzione, o progressivi a modi misti in Celarent e in Cesare di seconda struttura, per un P cogenere o del genere sommo di cui S è differenza specifica o di M o di S, o progressivi a modi misti in Celarent in Camestres in Barbara di terza materia intelligibile, per un P specie infima, o regressivi a modi misti in Celarent e in Camestres, per un P che sia o genere sommo o cogenere di M o cogenere di S; è lecito infine considerare perfetti i polisillogismi un cui membro sia un CtS con S differenza specifica di una specie infima e con M specifico necessario di S ma altro dalla sua differenza specifica, e i quali siano o regressivi a modi misti in Celarent in Barbara in Camestres - per un P o generico assoluto o specifico di generico assoluto -, o progressivi a modi misti in Celarent e in Cesare di seconda struttura - per un P o generico assoluto o specifico di generico assoluto -, o progressivi a modi misti in Celarent in Camestres in Barbara di terza materia - per un P specie infima -. Alcuni di questi polisillogismi perfetti con un CtS a loro membro, e precisamente i polisillogismi progressivi a modi misti in Celarent in Camestres in Barbara - per un CtS il cui S sia o specie infima o specie non infima e il cui M sia differenza specifica del generico assoluto di S, o per un CtS il cui S sia differenza specifica o di una specie infima o di una specie non infima o di un generico assoluto e il cui M sia differenza specifica di S, o per un CtS il cui S sia differenza specifica di una specie o infima o non infima e il cui M uno specifico necessario altro dalla sua differenza specifica -, [pag 120 (187 F3/4)] ogniqualvolta il P del CtS, che è loro episillogismo infimo, è una specie infima, non solo inglobano un polisillogismo progressivo in Barbara con un sillogismo BG ad episillogismo infimo, ma nei due membri a conclusione negativa si pongono come uno dei naturali prosiegui secondo cui tale polisillogismo progressivo oltrepassa il BG e si estende in ulteriori argomentazioni; la stessa osservazione va fatta per i polisillogismi regressivi a modi misti in Celarent in Barbara in Camestres, i quali, se hanno a loro membro un CtS il cui S è specie infima, il cui M differenza specifica del generico assoluto di S, il cui P un generico assoluto, se da un lato sembrano assorbire il polisillogismo regressivo in Barbara strutturato su di un BG, episillogismo infimo, dall'altro si pongono di fatto come il solo modo secondo cui questo polisillogismo si estende al di là del suo membro infimo in una struttura materialmente perfetta. Un polisillogismo progressivo perfetto con sillogismi BG a membri, che qui assumiamo a campione, attua rapporti costanti che sono suoi canoni e leggi, accoglie certe rappresentazioni intelligibili, che sono sue condizioni e si costruisce su rapporti dialettici che sono condizioni del fieri della sua dialettica - limitiamo la determinazione delle leggi e delle condizioni a questo tipo di polisillogismo progressivo sia perché ad esso evidentemente si son rifatti quanti hanno accusato di indefinitezza il sillogismo e in particolare quelli che, come Kant, hanno preteso attribuire al pensiero di condizione umana processi cognitivi invalidi originati da tale indefinitezza sia perché esso finisce per ritrovarsi come organo degli altri polisillogismi progressivi -. Consideriamo le leggi: se la sua dialettica è lo spostamento di attenzione per discontinuità da un ontico intelligibile che sia specie infima a ciascuno degli intelligibili che con funzioni di note generiche immangono nella comprensione della specie infima, e la progressiva ascesa dalla specie infima alla nota generica assoluta attraverso gli intelligibili generici nel loro rigoroso ordine da specie a genere, il termine maggiore o soggetto per eccellenza del polisillogismo è la specie infima alla cui comprensione sono ricondotte tutte le note generiche considerate, ritraenti dall'esistenza e pensamento di essa il diritto alla propria esistenza e pensabilità, il termine minore o predicato per eccellenza è il generico sommo e assoluto - da un lato, infatti, non è lecito assumere a predicato della specie infima né il genere immediatamente sovraordinato, rispetto al quale non si danno medi ad eccezione della sua stessa definizione o descrizione la quale conchiude il sillogismo in se stesso, né un altro dei generi relativi mediatamente sovraordinati, rispetto al quale son medi gli intelligibili generi della specie infima, e restano esclusi gli intelligibili che son suoi generi, dall'altro il genere assoluto coincide con l'intelligibile che solo adempie alla funzione per cui l'intero polisillogismo si pone, di fondare l'intelligibilità della specie infima attraverso la rappresentazione di ciò che di generico immane nella sua comprensione -, con la conseguenza che il giudizio, ultimo per processo dialettico dell'intero polisillogismo e con ciò conclusione del polisillogismo stesso e del suo episillogismo infimo, è la predicazione di immanenza di un generico assoluto in una specie infima; se il polisillogismo progressivo è la dialettica dalla comprensione della specie infima alla nota che vi immane come generico immediato e da questa al genere immediatamente sovraordinato e così di seguito fino al generico assoluto, il giudizio di immanenza del generico assoluto nella specie infima si fa conclusione quando è inferenza dell'immanenza del generico assoluto nell'intelligibile che è genere immediato della specie infima, con la conseguenza che l'episillogismo infimo si costruisce su di una premessa minore che ha a soggetto la specie infima e a predicato il genere immediato della specie infima, e su di una premessa maggiore il cui soggetto è il genere immediato della specie infima e il cui predicato il genere assoluto, e con ciò si fonda sulla medietà del genere immediato della specie infima tra questa e il suo genere assoluto;
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