Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Giordano Bruno Cavagna
(n. 1921 - m.1966)
Metaf. class. e metaf. cristiana

IntraText CT - Lettura del testo

  • Prot. 201 - 251
    • 215-16
Precedente - Successivo

Clicca qui per attivare i link alle concordanze

- 210 -


[pag 210 (215 F4/216 F1)]

che denota la rappresentazione stessa è l'essenza della temporalità dei suoi intelligibili; se si vuole che sia sufficiente l'interrelazione fra l'intelligibile A e l'intelligibile B, la quale è quel che è in sé indipendentemente dai modi operativi che arricchendone le denotanti materiali e formali si aggiungono a questi come la denotante dell'autocoscienza, a fondare la ragione di una susseguente serie di spostamenti d'attenzione risalendo la quale l'attenzione torna ad imbattersi in essa, si ignora consapevolmente o no che l'attenzione è la concentrazione di una per dir così attitudine rappresentativa ossia il potenziamento dell'atto con cui una rappresentazione si pone come tale in quanto acquista le operazioni o la liceità delle operazioni dell'autocoscienza, che questo potenziamento, da qualunque ragione sia mosso, se produce rappresentazioni autocoscienti non si verifica in assenza di rappresentazioni autocoscienti ma richiede la loro ontità e quindi l'autocoscienza di una qualsiasi rappresentazione su cui si concentri, e con ciò si ignora, consapevolmente o meno, che uno spostamento d'attenzione lungo una serie dialettica s'arresta ad ogni dialettica della serie come su di una ragione sufficiente e quindi ad ogni rappresentazione lungo cui corre dalla quale ritrae sì la funzione di ragione, ma nella quale ritrova anzitutto l'autocoscienza, sicché non è sufficiente che un certo rapporto sia materialmente ragione di altri e si leghi con essi nel rapporto di ragione perché l'attenzione si concentri su di esso per quel moto di andata e ritorno che è la rappresentazione autocosciente del rapporto stesso, ma occorre che il rapporto-ragione sia esso stesso una rappresentazione autocosciente; e se l'autocoscienza di questo rapporto materiale è la condizione di tutti i modi dialettici che l'investono e in particolare di quella dialettica in cui esso è con la funzione formale della ragion sufficiente, il rapporto materiale in quanto rappresentazione autocosciente lo diciamo affetto di temporalità, cioè lo poniamo nel tempo; se si vuole che la rappresentazione di un intelligibile in quanto unità sintetica e disarticolata è nuova quando si pone come momento lecito di una dialettica, quando con questo suo intervento stabilisce due situazioni quantitativamente formalmente materialmente diverse nel pensiero di condizione umana, l'una di una certa serie di dialettiche, l'altra delle stesse dialettiche con cui si compongono le nuove di cui la rappresentazione sovraggiunta è estremo, e se si vuole che la temporalità dell'intelligibile insorto e delle sue dialettiche stia nel confronto fra le due situazioni, nel rilievo dato alle loro differenze, e soprattutto nella necessità che nello spostamento d'attenzione dalla meno articolata nella qualità nella materia e nella forma all'altra più articolata secondo un movimento in cui la prima, senz'essere connessa alla seconda da un rapporto biunivoco e necessario per il quale l'attenzione concentrata su quella è necessitata a trasferirsi sull'altra per ritornare sulla prima in forza del nesso funzionale che le connette, è pur tuttavia correlata alla seconda secondo il vincolo da principio a conseguente e con ciò, se simultaneamente rappresentata con l'altra, è giudicata come ciò il cui modo d'essere dev'essere giudicato tale che il modo d'essere della seconda non sia lecito rappresentarselo senza di essa




Precedente - Successivo

Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License