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Giordano Bruno Cavagna
(n. 1921 - m.1966)
Metaf. class. e metaf. cristiana

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  • Prot. 301 F2 - 350 F3
    • 330
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[pag 587 (330 F1 /2)]

se quelle o una o alcune sostituibilità, che col metodo della semplificazione dell'optimum equivalgono alla totalità delle sostituzioni necessarie onde un'unificazione di sensoriali sia posta in una classe, non sono ad arbitrio ma debbono, appartenere alla totalità di cui fanno in linea problematica e provvisoria le veci, occorre che prima ancora della conclassificazione del nuovo membro la totalità delle dialettiche di sostituzione istitutrice della classe sia stata fissata, e, poiché la sua definizione è concomitante col rilievo dato alla porzione privilegiata, la funzione autocosciente di questa precede la classe e qualsiasi operazione compiuta da questa o su questa e con ciò si pone come medio fra le dialettiche operate sulle unificazioni di sensoriali in quanto meri autocoscienti e le dialettiche operate sulle stesse unificazioni in quanto conclassari; d) quando nella sfera delle dialettiche è autocosciente una classe di unificazioni di sensoriali, è pure con autocoscienza una serie di operazione cui è lecito compiersi sulla classe e rinnovarsi di continuo, il che esige che la classe si mantenga come ontico autocosciente oltre la prima volta che si è data; ora, a questa conservazione è lecito darsi senza tutte le dialettiche di sostituzione che son state la ragione del suo primo darsi; se è certo che la conservazione è uno dei frutti della memoria, è altrettanto certo che non si tratta di una memoria meccanica come quella che sarebbe capace solo di ricostituire con autocoscienza la serie degli ontici che si son dati una volta con autocoscienza come gli antefatti della classe e il fatto stesso della classe ma vuoti di tutta la tensione dialettica che quella prima volta li ha riempiti e che è concentrazione e spostamento d'attenzione con elevazione all'autocoscienza di quanto ne è venuto, e neppure parziale come quella che sarebbe atta a ridonare autocoscienza a una parte sola dell'intero complesso autocosciente costitutore della classe; è una memoria integra e attiva che ad ogni appello, di qualsivoglia qualità sia questo appello in sé, ripone con autocoscienza l'attenzione con la sua concentrazione e i suoi spostamenti e coi suoi effetti, le dialettiche di sostituzione, la classe, tutte le dialettiche operate entro la classe in quanto classe; se per un motivo qualsiasi di un'unificazione di sensoriali che sia membro della classe è richiesta la ragione e il diritto dell'appartenenza alla classe, è sempre lecito ripetere per l'unificazione tutte le operazioni di sostituzione e confrontarle con quelle che la memoria conserva e porre questa nuova serie di dialettiche come la riprova della validità della conclassificazione dell'unificazione; ma è lecito anche limitarsi ad alcune dialettiche di sostituibilità e stabilire la loro identità con alcune di quelle che la memoria conserva come istitutrici della classe per ottenere lo stesso scopo; e così, nuove concentrazioni d'attenzione su di un membro di una classe son capaci o di rilevare dialettiche di sostituibilità altre da quelle già utilizzate e quindi da aggiungersi a queste o tali da modificare in tutto o in parte l'insieme delle dialettiche già utilizzate e da provocare l'esclusione, dalla sfera delle dialettiche legittime, dalla classe o da alterarla, il che è poi la stessa cosa; nella riprova, ricompare la semplificazione dell'optimum ma con questa differenza che essa gode di legittimità e non è né problematica né provvisoria,

 


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[pag 588 (330 F1 /2)]

senza che a renderla tale ci stia l'innalzamento all'intelligibilità dell'intero insieme delle dialettiche di sostituibilità il quale resta, nonostante tutto (,)la riprova di questo mondo, sempre soggetto a quell'arricchimento o annullamento che l'autocoscienza di nuove dialettiche di sostituzione la cui esclusione nulla garantisce provoca; la validità della semplificazione fuori da un'area di pretesa intelligibilità deve avere la sua condizione nei modi con cui la prima volta è stata costruita la classe, e precisamente nella costituzione di una porzione privilegiata, che è dialettica di sostituibilità del gruppo delle dialettiche all'aggregato di sensoriali, a ragione della classe e della classificazione dei conclassari e ((ne)) nell'unità con cui l'aggregato dei sensoriali è pensato e che si trasfonde nel gruppo delle dialettiche, unità in forza della quale l'autocoscienza di uno o alcuni dei sensoriali o delle dialettiche è principio del diritto di tutti i restanti a darsi con autocoscienza indipendentemente dalle condizioni regolari di tale diritto che sarebbero la stessa loro ontità autocosciente; senza un'unità assoluta del tutto, come presupposto di un ontico autocosciente disarticolabile in parti, non è lecita l'autocoscienza del tutto quando è data solo quella di una o alcune parti, e, poiché nella classe si tratta sempre di una sostituibilità parziale di un conclassario a un altro, dev'essere già data come uno-tutto assoluto questa porzione sostituibile perché l'autocoscienza di una sua parte sia ragione dell'autocoscienza del suo tutto; lo stesso discorso si deve fare per l'alterazione o annullamento di una classe o per l'arricchimento delle sue dialettiche di sostituibilità: perché il sovraggiungere di una dialettica di sostituibilità altra dalle precedenti sia capace di modificare o annullare una classe è necessario che essa abbia la funzione di promotrice di contraddizione, dell'unica condizione cioè per la quale l'ontico autocosciente è escluso non dall'autocoscienza ma dalla validità e verità materiali e formali sua e degli effetti di una sua utilizzazione, e tale funzione acquista alla condizione di inserirsi nella corposità individua di un uno tutto entro cui contraddice a un'altra componente; quest'uno tutto che è la serie intera delle dialettiche di sostituibilità non trova altro principio da cui mutuare l'integrità e l'unità che o l'unificazione di sensoriali in generale,


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[pag 589 (330 F2 /3)]

la quale tuttavia garantisce tutto, e quindi la stessa serie contraddittoria delle dialettiche, o l'unità delle biffe della porzione privilegiata, la quale è l'unico autocosciente da cui si promuova l'unità della serie dialettica e che è l'unico autocosciente che si faccia contraddittorio per la contraddittorietà della serie; così ancora ci troviamo dinanzi alla porzione privilegiata come medio di transizione a una classe; //

il dato di fatto che una classe di unificazioni sensoriali ha a sua ragione immediata l'autocoscienza di una dialettica di sostituibilità che chiamiamo porzione privilegiata fra un aggregato di sensoriali, pensato come unità individua e costituito da ognuno dei sensoriali che immanendo in uno dei conclassari è sostituibile a un altro immanente in un qualsivoglia altro conclassario, e un gruppo di dialettiche, pensato come unità individua e costituito dalle dialettiche ciascuna delle quali immane in un conclassario ed è sostituibile a una delle dialettiche immanenti in un qualsiasi altro, stabilisce un gioco dialettico fra la porzione privilegiata e le unificazioni di sensoriali: tutto ciò che di queste in quanto membri della classe si fa autocosciente è trasposto alla porzione, tutto ciò che nella porzione si fa autocosciente è trasposto alle unificazioni in quanto conclassari; in questa partecipazione di ciascuno dei due estremi a quel che è dell'altro non c'è né dell'arbitrario né del fondato su una pretesa intelligibilità, ma soltanto la prosecuzione della forma della dialettica che si è istituita la prima volta fra la porzione e l'unità dei conclassari; come le unificazioni si son fatte porzioni dell'unità superiore della classe in forza di una serie di dialettiche di sostituzione per le quali alcune delle dialettiche operate in seno a una delle unificazioni si son date come sostituibili ad alcune di quelle operate in seno a ciascuna di tutte le altre unificazioni, con la conseguenza che le dialettiche operate entro ogni unificazione son state automaticamente spartite nel gruppo di quelle insostituibili e nel gruppo di quelle sostituibili, destinato a divenire simultaneamente un ontico autocosciente ripetuto in tutti i conclassari con identità ossia in modo che, al di là delle peculiarità di ciascun ripetuto, ci fosse una costante modalità qualitativa di sostituzione relativamente alla quale tutte le componenti ritrovate in un'unificazione conclassaria si ritrovavano poi in ciascun'altra conclassaria, e come, se non altro rispetto alla loro funzione di biffe di una dialettica del gruppo delle sostituibili, alcuni sensoriali di un'unificazione son stati trovati sostituibili ad alcuni sensoriali di ciascun'altra unificazione e han finito per integrarsi in un aggregato o unificazione la quale, ripetuta com'era entro ciasun membro della classe, doveva contenere tutto ciò che, relativamente ad essa, si dava autocosciente in ciascun conclassario, così ogniqualvolta i membri della classe offrono o un sensoriale o una dialettica che son tali da doversi ritener ripetuti come quelli che si danno l'un l'altro sostituibili indipendentemente dal membro in cui immangano, il sensoriale o la dialettica debbono essere integrati nell'aggregato o nel gruppo della porzione privilegiata e, una volta così integrati, debbono essere ritrovati ripetuti in ciascun conclassario; non c'è arbitrio perché l'estensione di ciò che è della porzione a ciascuna unificazione della classe e l'estensione di ciò che




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