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Giordano Bruno Cavagna
(n. 1921 - m.1966)
Metaf. class. e metaf. cristiana

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  • Prot. 301 F2 - 350 F3
    • 345-46
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[pag 638(345 F4 /346 F1)]

{ [A1 = (A11 + A21+....An1)] = [A2 =(A12 + A22 + An2)] } in cui = è segno di identità per sostituibilità; se indichiamo con b c...n le unificazioni conclassarie, con b (beta) quel che in b è sostituibile ad A, essendo b(beta)1 il sostituibile ad A1 e b(beta)2 il sostituibile ad A2, ed essendo b(beta)11 b(beta) 21....b (beta)n 1 la disarticolazione di b(beta)1 e b(beta)12 b(beta)22....b (beta) n 2 la disarticolazione di b(beta) 2, avremo che, dato [b = (b(beta)11 + b(beta)21 +....b(beta) n1  +(??)) b(beta)3 + b(beta)4 + b(beta)5 ) + (b(beta)12 + b(beta) 22...b (beta) n2 + b(beta)3 + b(beta) 4 +b(beta) 5], A= b(beta) e b conclassario della classe con porzione privilegiata A; se indichiamo con X la classe con A e porzione privilegiata e con x1 x2...xn la totalità delle dialettiche che chiamiamo classe, avremo che X c (x1 + x2 +...xn), con la conseguenza che (A = b(beta)) c [X [c (x1+ x2 +....xn)]= b(beta)11 o b(beta)21  o b(beta)12 o b(beta)12  biffe di x1 o x2...; se a è un'unificazione di sensoriali per la quale [a =(a(alfa) 11 + a(alfa) 21 +....a(alfa) n1 + a(alfa) 3 + a(alfa) 4...) + (a(alfa)12+ a(alfa) 22 +....a(alfa) 2 + a(alfa)3 + a(alfa)4 + a(alfa)5....)] sì che a c [a(alfa)= A], qualora X sia denotante di A e sia legittimo il giudizio A è X, a è conclassario di b c...n, con la conseguenza che a(alfa)11 o a(alfa)21 o a(alfa)12 o a(alfa)22  son biffe o di x1 o di x2 o di xn, se è dato il complesso unitario di giudizio o dialettiche di immanenza A è X, a (alfa) è A, a (alfa) è X che verifica la legittima struttura di un sillogismo in Barbara M è P, S è M, S è P -; siano, invece, le connotazioni della porzione privilegiata e della classe tali da escludere un rapporto di denotazione e l'ontico autocosciente di classe, in quanto complesso di tutte le dialettiche di forma intelligibile che son lecite fra unificazioni conclassarie di sensoriali, non denoti in alcun modo l'ontico autocosciente della porzione privilegiata, in quanto dialettica di sostituzione reciproca di forma intelligibile distinta dalle altre del complesso come quella che(,)ogniqualvolta si dà all'autocoscienza(,)non solo si dà come autocosciente costantemente sostituibile ai suoi omologhi che son tanti quanti i conclassari ma pone l'apoditticità di se stessa e di tutto il restante del complesso dialettico della classe: poiché l'autocoscienza di una porzione privilegiata entra allora con l'autocoscienza della classe in un rapporto di principio a conseguenza o di condizione necessaria e sufficente a verità e validità materiali e formali di un ontico, gli spostamenti d'attenzione con a forma la sostituibilità la cui successione muove dalla sostituibilità reciproca della porzione privilegiata, come in sé o assoluto o relativo, alla porzione privilegiata, come immanente in un'unificazione di sensoriali non ancora denotata dalla conclassarietà, e si chiude con la denotazione di quest'unificazione da parte della conclassarietà, che altro poi non è se non la legittimità o intelligibilità formale dell'appartenenza dell'unificazione alla classe




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