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Giordano Bruno Cavagna
(n. 1921 - m.1966)
Metaf. class. e metaf. cristiana

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  • Prot. 301 F2 - 350 F3
    • 347
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[pag 642 (347 F1 /2)]

da parte di una porzione privilegiata e concluda necessariamente di qui alla conclassarietà delle unificazioni, l'autocoscienza della dialettica di sostituibilità di una parte di un'unificazione sensoriale qualsivoglia e quindi anche della"nuova" alla porzione privilegiata è principio dell'apodittica conseguenza, sia della sussunzione in generale dell'unificazione sensoriale sotto i caratteri di tutte quelle le cui parti sono sostituibili alla porzione privilegiata, sia del fatto che la porzione privilegiata è sostituibile, per reciprocità, alla parte immanente nell'unificazione, e, poiché quest'ultima sostituibilità fonda il diritto di trattare tutte le componenti della parte dell'unificazione che è sostituibile alla porzione privilegiata allo stesso modo con cui son trattate le componenti di quest'ultima, ossia come biffe della serie delle dialettiche della classe, essa si pone a sua volta come principio della necessaria conseguenza del diritto che tutte le componenti della parte dell'unificazione hanno a farsi biffe di siffatte dialettiche e del diritto che ha l'unificazione a farsi conclassaria della classe; che se invece l'attenzione muove dalla sostituibilità di una parte di un'unificazione di sensoriali, o già conclassaria o "nuova", da parte della ((alla)) porzione privilegiata e di qui inferisce come conseguenza necessaria il diritto che la parte dell'unificazione con le sue componenti hanno di farsi biffe delle dialettiche della classe e il diritto quindi dell'unificazione a porsi come conclassaria nella classe, dall'autocoscienza della sostituibilità di una parte di un'unificazione sensoriale anche "nuova" alla porzione privilegiata è inferita necessariamente la sostituibilità della porzione privilegiata alla parte dell'unificazione in forza della reciprocità delle due dialettiche, sicché l'autocoscienza della prima sostituibilità è principio della conseguenza necessaria del diritto che hanno la parte dell'unificazione con le sue componenti a farsi biffe delle dialettiche della classe e l'unificazione a farsi conclassaria della classe, pel medio dell'autocoscienza della legittimità della seconda sostituibilità che è immediato principio di siffatta conseguenza necessaria;ma per due motivi la successione degli spostamenti d'attenzione che dalla sostituibilità di una parte di un'unificazione di sensoriali"nuova " alla porzione privilegiata conduce necessariamente alla conclassarietà dell'unificazione con le altre della classe che è per quella porzione privilegiata, ha la liceità di seguire un differente tracciato formale: in primo luogo la reciprocità della dialettica di sostituibilità consente di trattare come equipollenti la dialettica di sostituibilità che è spostamento d'attenzione per sostituibilità della seconda biffa alla prima e la dialettica che((chè??)) è spostamento per sostituibilità della prima biffa alla seconda e quindi di affermare che ciò che è sostituibile da parte di un ontico autocosciente è insieme sostituibile a quest'ultimo; in secondo luogo se è vero che all'insorgere con autocoscienza in un complesso di sensoriali simultanei di un'unificazione di sensoriali che ancora non sia stata punto di applicazione di nessuna dialettica di sostituibilità e quindi di nessuna classificazione l'attenzione ha la liceità di muovere da una parte di essa per spostarsi su una porzione privilegiata e per rilevare la sostituibilità di quella a questa, è del pari vero che nella stessa situazione all'attenzione è dato il diritto di spostarsi da una porzione privilegiata


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a una parte dell'unificazione rilevando la sostituibilità della prima alla seconda: è appunto di questo diritto che la successione degli spostamenti si vale per fondare la necessità d'ordine generale dell'inferenza della funzione di biffa di una della serie delle dialettiche di una classe ossia dell'appartenenza a una classe dalla sostituibilità della porzione privilegiata o alla molteplicità in generale di tutte le parti che immangono distributivamente in altrettante unificazioni sensoriali o a una parte di una sola unificazione di sensoriali o già conclassaria o "nuova"; ma dello stesso diritto l'attenzione ha la liceità di valersi per inferire dalla sostituibilità della porzione privilegiata a una parte di un'unificazione di sensoriali "nuova" la necessità da un lato del reciproco della sostituibilità della parte dell'unificazione alla porzione privilegiata, dall'altro della sussunzione di quel rapporto di sostituibilità della porzione privilegiata alla parte dell'unificazione nuova sotto il rapporto di sostituibilità della porzione privilegiata in generale alle parti delle unificazioni conclassarie, in particolare a una parte di un'unificazione conclassaria in generale e quindi la necessità, che di questa sussunzione è effetto, della conclassificazione delle o della unificazione; la legittimità delle tre necessarie inferenze dall'unico principio, nonostante la loro eterogeneità, si coordina all'ontità autocosciente e simultanea di ciascuna inferenza e insieme alla necessità di questo loro darsi con autocoscienza in simultaneità una volta che sia dato il loro principio, della sostituibilità della porzione privilegiata a una parte di un'unificazione "nuova", con la conseguenza che il darsi con autocoscienza dell'una di esse e precisamente della sostituibilità di una parte dell'unificazione nuova alla porzione privilegiata, ha la liceità di porsi come principio della necessaria conseguenza della conclassarietà dell'unificazione nuova con tutto ciò che essa comporta, in forza del fatto che se nell'autocoscienza si dà uno dei tre autocoscienti necessari si dà simultaneamente ciascuno degli altri due, col che è fornita la ragion sufficiente dell'inferenza dell'appartenenza di un unificazione di sensoriali"nuova" a una classe dalla sostituibilità di una parte dell'unificazione alla porzione privilegiata per la quale la classe è; e converso, per la liceità di muovere dalla sostituibilità o di tante parti, quante sono le unificazioni conclassarie, ciascuna delle quali immanente nella rispettiva unificazione, o di una parte di un'unificazione sensoriale, o conclassaria o "nuova", alla porzione privilegiata per la quale una classe è, per inferirne necessariamente l'appartenenza delle unificazioni o dell'unificazione alla classe, e la liceità di erigere questo rapporto da principio a conseguenza a principio della successione degli spostamenti d'attenzione, pongono il diritto di fare del rapporto di sostituibilità di una parte di una unificazione "nuova" alla porzione privilegiata l'ontico autocosciente da cui necessariamente e simultaneamente si danno con autocoscienza il reciproco della sostituibilità della porzione privilegiata alla parte, la sussunzione di questa sostituibilità sotto la sostituibilità che è principio primo delle parti dei conclassari o della parte di un conclassario in genere alla porzione privilegiata, l'appartenenza delle unificazioni o dell'unificazione la cui parte è sostituibile alla porzione privilegiata alla classe,


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con la conseguenza che, in forza appunto della necessità e simultaneità delle tre conseguenze dall'unico principio, la sostituibilità della porzione privilegiata a una parte di un'unificazione nuova è ragione della conclassarietà dell'unificazione; donde consegue che dalla sostituibilità di una parte di un'unificazione "nuova" alla porzione privilegiata è dato il diritto  di trattare l'unificazione come un conclassario della classe che è per la porzione privilegiata pel medio della ragion sufficiente della sostituibilità della porzione privilegiata alla parte che gode di tutta la liceità di essere il primo spostamento d'attenzione che s'è dato nei confronti dell'unificazione "nuova", essendo già con autocoscienza la classe, la sua porzione privilegiata e l'intelligibilità formale delle due; -mantenendo i segni su adottati, e precisamente la formula di A, porzione privilegiata, A è {[ A1 = (A11 + A21 +...An 1) =[A2 = (A12 + A22 +...An 2)] } con = segno di identità per sostituibilità, i segni b c..n delle unificazioni conclassarie, il segno b (beta) di quel che in b è sostituibile ad A per cui A= b(beta), [b= (b(beta)11 +b(beta)21 +...b(beta) n1 + b(beta)3 + b(beta)4 + b(beta)5 + (b(beta) 12 + b(beta)22 +...b(beta) n 2 +b(beta) 3 + b(beta)4 + b(beta)5], { b(beta) = [(b(beta)11 + b(beta)21 +...b(beta)n1) =(b(beta)11 + b(beta) 22 +...b(beta)n2 ] }, il segno X per la classe con A a porzione privilegiata e con X1 X2...Xn a dialettiche che la costituiscono, posta l'illegittimità di A è X per l'esclusione della denotazione di A da parte di X, è posto il sillogismo ipotetico di prima figura:se A è, è X;se A è a (alfa), A è; se A è a (alfa), è X [se M è, è P; se S è, è M; se S è, è P], essendo a (alfa) quel che nell'unificazione sensoriale a è sostituibile ad A, sillogismo che nulla dice della relazione tra a e a (alfa) da un lato e X dall'altro; ma è posto anche il sillogismo: se un qualche ontico è A, un qualche ontico è X; se A è a (alfa), un qualche ontico tra cui((??essi??)) è a (alfa) è A; se A è a (alfa), un qualche ontico tra cui ((??essi??)) è a (alfa) è X, sillogimo che è di prima figura [se M è, è P; se S è, è M; se S è, è P] e che fonda l'apoditticità dell'appartenenza di a ad X qualora si dia in a una porzione a (alfa) tale che A= a (alfa); come pure è posto il sillogismo, della stessa figura del precedente e che conduce alle stesse conclusioni: se a (alfa) è A, a (alfa) è X; se A è a (alfa), a (alfa) è A; se A è a (alfa), a (alfa) è X, sillogismo la cui espressione è lecita anche nel modo: se a (alfa) è A, a è in X; se A è a (alfa), a (alfa) è A; se A è a (alfa), a è in X;, trovando quel primo a sua ragione lo spostamento d'attenzione, con a forma il rapporto da conseguenza a principio, dalla conclassarietà di una porzione di un'unificazione di sensoriali in generale alla sostituibilità di essa alla porzione privilegiata, avendo invece il secondo a sua ragione lo spostamento d'attenzione, d'identica forma, dalla conclassarietà di una porzione di una certa unificazione di sensoriali alla sua sostituibilità alla porzione privilegiata; ma per la legittimità e liceità di diritto e di fatto della reciprocità delle dialettiche di sostituibilità, ai due sillogismi dal regolare schema di prima figura si sostituiscono rispettivamente i due sillogismi:




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