Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Giordano Bruno Cavagna (n. 1921 - m.1966) Metaf. class. e metaf. cristiana IntraText CT - Lettura del testo |
|
|
[pag 651 (349 F4 / 350 F1)] devono ossequio ad entrambe, o si assume a principio il circolo vizioso di argomentare la sussunzione all'una delle due leggi dalla funzione dell'ontico e di argomentare la necessità di questa dalla sussunzione dell'ontico alla legge; è lecito ritrovare la sorgente di quest'aporia nella pretesa di fondare la verità e validità materiali e formali della serie dialettica esclusivamente su ontici autocoscienti che sono denotanti formali-funzionali arbitrariamente assunte come avulse ed assolute dalle denotanti materiali degli ontici-biffe, e questo in contraddizione con quella che è la costante di ognuna delle componenti della sfera delle dialettiche intelligibili, ossia la necessaria convertibilità delle denotanti formali con le materiali che altro non è se non la dipendenza funzionale delle forme e funzioni di siffatta componente dalla sua struttura materiale e dalle relazioni in cui questa si pone con la struttura materiale delle altre; il pretendere che un ontico autocosciente in generale che sia biffa di una siffatta serie dialettica abbia il diritto e insieme la necessità di obbedire a questa o quella di due leggi contraddittorie senza che si riesca a decidere delle due se non previa determinazione della funzione che esso ontico ha come biffa della serie, non lascia che due strade, o quella di dedurre questa funzione di biffa da qualcosa d'altro dalle leggi stesse e quindi dall'intera struttura formale della serie, o quella di risalire alla legge stessa cui è fatto ossequio per inferirne la funzione di biffa; d'altro canto, il persistere nel montare la deduzione di verità e validità materiali e formali di tale serie dialettica da ontici meramente formali e funzionali conduce a fare di un ontico autocosciente che sia biffa di una di quelle dialettiche un denotato da questa o quella delle due leggi a seconda della serie cui appartiene, il che se da un lato sottolinea ancor più la contraddittorietà dei principi da cui l'argomentazione muove e se da un lato ancor più rileva l'illiceità di attribuire alle denotanti formali-funzionali dell'ontico quella costanza senza cui non è lecito inserire un ontico in una dialettica intelligibile di verità e validità materiali e formali, dall'altro riconduce ancor più fortemente alla necessità di istituire un rapporto di dipendenza funzionale della prima dalla seconda della legge di costanza o di variabilità della funzione in sé dell'ontico dalla funzione che lo stesso ontico ha come biffa nel corpo delle dialettiche, e con ciò ancor di più chiude siffatta pretesa nel corno ((??)) o di tenersi strettamente vincolata agli aspetti o modalità meramente formali-funzionali, con la conseguenza che la stessa funzione che l'ontico ha come biffa di una catena di dialettiche o è un dato primo, il che è illecito in quanto siffatta funzione dovrebbe in tal caso costituirsi a quel che non può essere cioè a invariabile funzionale, o è un dato secondo il cui principio è la totalità della serie dialettica la quale tuttavia ricava la propria verità e validità formali e materiali da quelle delle funzioni delle sue biffe e non è in grado di fornirgliele, oppure di sganciarsi da tali aspetti per negare se stessa coll'assumere a principio della funzione dell'ontico e quindi della legge formale gravante su di esso qualcosa d'altro, che non è lecito sia altro dalle denotanti materiali e dal loro rapporto con le denotanti materiali di altri ontici; d'altra parte, se si obietta che il nostro discorso è valido fino a un certo punto perché,
|
Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License |