Ricordi

  1. [56]Iddio dà maggiori travagli a chi egli ama di più11.

  2. Sacrificate spesso il vostro cuore all'amore di Gesù sull'altare della croce, su cui egli sacrificò sì gloriosamente il suo per vostro amore.

  3. Quando arriva qualche difficoltà, non bisogna muovere nulla se prima non abbiamo considerata l'eternità.

  4. Oh come è desiderabile l'eternità in paragone di questo miserabile mondo!

  5. Ciò che non serve all'eternità non può esser che vanità.

  6. Quanti che digiunarono e tanti si sono perduti, ma non mai un ubbidiente.

  7. Per ubbidire perfettamente bisogna rinunciare al proprio giudizio. Finalmente, per quanto v'è di sacro in cielo ed in terra, pel Battesimo che avete ricevuto, per le viscere della misericordia nella quale sperate, vi scongiuro a perseverare in questa impresa beata della [57]vita divota. I nostri giorni passano, la morte è alla porta. "La tromba -- dice san Gregorio Nazianzeno -- suona la ritirata: ognuno si apparecchi, perché il giudizio è vicino". Mentre san Sinforiano veniva condotto al martirio, sua madre, vedendolo, "Figliuol mio -- gli gridava dietro -- figliuol mio, ricordati della vita eterna; rimira il cielo e considera quello che regna lassù, il termine vicino porrà fine ben presto alla breve carriera di questa vita". Lo stesso io dirò a voi: mirate il cielo e non lo lasciate per <la> terra, mirate l'inferno e non vi gettate per cose momentanee, mirate Gesù Cristo e non lo rinnegate pel mondo; quando la fatica della vita divota vi sembrerà gravosa, cantate con san Francesco: "Pei gran beni che aspetto il patire m'è diletto". Viva Gesù, al quale insieme col Padre e collo Spirito Santo sia onore e gloria adesso e sempre e ne' secoli de' secoli. Così sia.