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BREVE STATUTO DELLE FIGLIE DEL SACRO CUORE CHIAMATE CROCINE IN COMO (1893) Parte prima SCOPO GENERALE DELLE CROCINE CENNI STORICI |
Parte prima
[1]Si premette1 che in Pianello Lario nel 18712 il parroco Carlo Coppini, di pia memoria, dalla Pia Unione delle Figlie di Maria immacolata, dallo stesso canonicamente eretta, tolse un piccolo gruppo di figlie le quali, adunatesi fra loro, costituirono un ritiro per la santificazione di sé nello esercizio dei voti religiosi semplici e nella pratica di opere di carità con il ricovero di orfanelle abbandonate e di vecchi derelitti.
Il sacerdote Coppini morì nel 1881 ed a succedergli l'ordinario diocesano monsignor Carsana3 chiamò il sacerdote Luigi- 82 - Guanella, che governò l'ospizio e la parrocchia di Pianello[2] Lario fino al 1888.
A quest'epoca discese in Como per allargare l'opera nella istituzione del ricovero chiamato Piccola Casa della divina Provvidenza.
In questo ricovero stannosi ora adunati oltre dugento orfani e derelitti d'ogni classe e d'ambo i sessi.
Una famiglia di pie donne accudiscono ai diversi uffici della fondazione, sotto la guida del sacerdote Luigi Guanella e della confondatrice, con il parroco Coppini, suor Marcellina Bosatta4, che fu sempre la naturale direttrice delle figlie adunate.
Regolamento di vita della società di pie donne, chiamate Zelatrici del sacro Cuore in Como.
Dei loro voti.
1. La congregazione di pie donne, dette Zelatrici del sacro Cuore, si propone la santificazione delle stesse mediante l'esercizio dei voti religiosi e la pratica di opere di carità.
2. I loro voti sono specialmente tre, cioè di castità, di povertà, di obbedienza. Premettendolo i superiori, aggiungono il quarto voto di assistere altresì gli infermi di epidemia.
Sulla pagina seguente ricominciò da capo, iniziando con questi cenni storici.