Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Statuto F. s. M. P. - 1898
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STATUTO DELLE FIGLIE DI SANTA MARIA DELLA PROVVIDENZA (1898)

CAPITOLO VI DEI VOTI RELIGIOSI DI POVERTÀ, DI CASTITÀ ED OBBEDIENZA IN SPECIE

Articolo III DELLA PRATICA DELLA POVERTÀ RELIGIOSA

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Articolo III

DELLA PRATICA DELLA POVERTÀ RELIGIOSA

 

1. Le Figlie di santa Maria della Provvidenza[10] praticano la povertà religiosa nel vestire, non potendo ciascuna possedere più di due abiti personali.

2. Praticano la virtù di povertà nella abitazione.

a) È prescritto che le case siano fabbricate con solidità, ma con semplicità e modestia di disegno.

b) Nelle camere si escludono affatto gli ornati.

c) Per mobilio della casa si attengono al puro necessario.

3. Nell'uso dei commestibili usano le vivande le più semplici.

a) Si preferiscono i cibi di vegetale per ragioni di povertà, di igiene e di virtù.

b) Bevono un bicchiere di vino al pasto di mezzogiorno ed alla sera.

c) Si escludono i cibi conditi con droghe.

 4. In caso di malattia e di vecchiaia si adattano con spirito d'obbedienza alle prescrizioni mediche e dei superiori propri.

5. Una povertà, che è sorella della morigeratezza e parsimonia, fa bene al corpo insieme ed allo spirito.

6. Non s'intende per altro che lo spirito di povertà sia - 204 -usato con rigore o con indiscrezione, onde la salute fisica delle consorelle ne abbia a soffrire.


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