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REGOLAMENTO INTERNO DELLA CASA DI SANTA MARIA DELLA PROVVIDENZA IN COMO (1899) Parte prima DELLE SUPERIORE IN GENERALE Articolo VIII DELLE CONFERENZE DELLE SUPERIORE SECONDARIE |
Articolo VIII
DELLE CONFERENZE DELLE SUPERIORE SECONDARIE
1) le persone che possono conferire,- 259 -
2) le materie su cui conferire,
3) il modo,
4) il valore di tali conferenze.
1. Quanto alle persone,
a) intervengono di dovere e di diritto partecipato dal Consiglio superiore le suore soprannominate, le quali hanno uffici particolari determinati;
b) queste possono invitare altre suore spettabili per senno, per anzianità, per ufficio;
c) le prime hanno voto deliberativo, le seconde voto puramente consultivo;
d) sì l'uno che l'altro voto per altro è affatto subordinato all'approvazione del Consiglio superiore.
2. [22]Quanto alle materie,
a) in generale son da trattare argomenti che direttamente conferiscano al buon progresso della casa;
b) evitino qualunque controversia che possa involgere il pericolo di perditempo, di raffreddamento nella carità;
c) mettano cura massima nello studiare che gli uffici propri di ciascuna sieno adempiti colla maggior diligenza possibile;
d) studino il modo di allontanare qualsiasi pericolo morale di danno di sé e delle persone dipendenti;
e) trattino dell'osservanza della Regola in generale e in particolare secondo le circostanze;
f) abbiano cura della regola disciplinare e del buon esempio in tutto;
g) in far questo si guardino d'accennare a persone, a fatti, a parole, a difetti troppo minuti e che in sé o nelle altre non si possono correggere;
h) le suore si astengano da trattare argomenti superiori alle loro forze ovvero tali che in qualsiasi modo possano tornare pericolosi in sé o relativamente a persone ed a cose.
3. Quanto al modo,
a) osservino quanto sopra delle conferenze delle superiore immediate;- 260 -
b) conferiscano né troppo sovente, onde i discorsi cadano in discredito, né troppo di rado, onde si abbia a temere che non abbiano mente e cuore per il bene della casa;
c) si guardino soprattutto dai difetti di leggerezza, di curiosità, di egoismo, di ambizioncella, di permalosità e simili, tanto facili a svilupparsi in adunanze di donne;
d) [23]una suora incaricata dal Consiglio superiore riferisce intorno all'esito;
e) tornano utili i parlari di due o più suore, che in ogni tempo discorrono di ciò ch'è meglio in argomento, e che senza attribuirsene lode, anzi nascondendosi con disinvoltura, lavorano per l'interesse della istituzione;
f) si guardino come da peste dal pericolo di seminare pensieri o parole atte ad intiepidire il fervore di carità, ovvero ad infirmare il valore dell'autorità.
a) che le conferenze assumono valore dalla forza delle materie trattate;
b) dalla forza di ragione con cui vengono trattate;
c) dalla opportunità e dal modo con cui si discutono gli articoli in mente;
d) le conclusioni di tali conferenze si firmano dalla suora dirigente incaricata;
e) assumono valore per la pratica quando sono soscritte e approvate dal Consiglio superiore;
f) il conferire, lo scrivere, il meditare rende le suore maggiormente atte agli uffici propri;
g) importa massimamente che il tutto venga diretto ad ottenere sempre maggiore fervore di carità e più intimo affetto nell'unità di direzione.