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REGOLAMENTO INTERNO DELLA CASA DI SANTA MARIA DELLA PROVVIDENZA IN COMO (1899) Parte seconda. DELLE DIREZIONI MEDIATE O SECONDARIE Articolo VII. LA SUORA CUCINIERA |
Articolo VII.
1) deve aver buoni locali a ciò;
3) sufficienti provvisioni di oggetti alimentari;
5) in quale quantità;
6) come farne la distribuzione;
7) della cantina.
1. [56]Quanto ai locali, devono essere
a) spaziosi ed arieggiati, perché le cuciniere non ne soffrano nella salute;- 287 -
b) si tengono poi puliti da polvere, da insetti e da ogni lordura;
c) a tale scopo si imbiancano almeno una volta all'anno, usando per economia del personale di casa;
d) si tengono i camini ben spazzati per evitare ogni pericolo e li spazzano periodicamente secondo giudizio e pratica di intelligenti;
e) soprattutto è da usar diligenza nel forno e nei camini dello stesso.
2. Quanto agli strumenti,
a) si devono di preferenza tenere gli antichi;
b) ma s'adoperino le invenzioni nuove, quando certo ne è il guadagno sia economico sia sanitario;
c) si riparino in tempo i guasti;
d) si eviti il pericolo degli utensili non bene stagnati;
e) si abbia cura a riparare nelle macchine i piccoli danni per non incorrere in danni maggiori;
f) si raccomanda la pulizia sia delle macchine che delle stoviglie varie;
g) le stoviglie e le ceramiche sieno delle più economiche;
h) le rotture colpevoli in genere son da castigare possibilmente colla multa di qualche soldo.
3. Quanto alle provvisioni, si abbiano le norme seguenti:
a) in materia di combustibile si faccia provvisione all'ingrosso;
b) ma si badi che il materiale sia ben custodito e ben usato;
c) nel tempo invernale può avvenire abuso parziale[57] nelle camere dei vecchi e degli infermi;
d) si tardi quanto si può a concedere l'uso del riscaldamento invernale;
e) si provvedano pure allo ingrosso le materie alimentari più comuni di farina, di patate, di frutta, nelle stagioni opportune;
f) ma si badi parimente all'abuso di usarne troppo liberamente o di lasciarle corrompere;
g) in tutto e sempre scelgano le materie alimentari che sono le più comuni, igieniche ed economiche.- 288 -
4. Gli alimenti maggiormente in uso della casa sono
a) i generi farinacei e vegetali, pane, polenta, paste, riso, orzo e simili;
b) carne si usa in poca quantità e sempre accompagnata da verzure o da vegetali;
c) vino si usa pure assai parcamente;
d) si usano bevande di latte allungato, di acque confezionate ad uso di vino, di birra e simili;
e) lo studio e la pratica suggeriscono i mezzi, onde rendere il cibo alquanto variato;
f) le confezioni di frutta si fanno quando insieme si provvede all'igiene ed all'economia;
g) nelle maggiori festività si concede qualche trattamento distinto.
5. Riguardo alla quantità, si badi
a) che ogni individuo della casa abbia il sufficiente a mangiare ed a bere;
b) tale sufficienza sia relativa alla povertà della casa ed ai mezzi che la fede della casa sa ottenere dalla divina Provvidenza;
c) sia pur relativa alla costituzione ed ai bisogni[58] di ogni ricoverato in particolare;
d) si curino per altro gli abusi che possono facilmente ingenerarsi;
e) tali abusi ponno derivare dalla abbondanza soverchia di cuore dei distributori per una parte e per altra parte dalla esigenza sempre crescente dei ricoverati;
f) bisogna che di tempo in tempo i superiori immediati porgano attenzione e visitino sia la cucina come le dispense nella stessa e le parti distribuite nei vari refettori.
6. La distribuzione si fa riguardo al tempo e riguardo al modo così:
a) quanto al tempo, si distribuiscono gli orari opportuni, onde prime a servirsene sieno le più bisognose, le inferme, le orfanelle della casa e di poi le adulte sane e le superiore della stessa;- 289 -
b) quanto al modo, i cibi vengono distribuiti dalla ruota per quanto si può;
c) nessun pone piede in cucina senza uno speciale permesso;
d) lo strumento della ruota vale per ogni classe di persone;
e) le suore cuciniere sono ultime alle refezioni, benché occorrendo potranno, col permesso della superiora, o tutte o in parte prendere un ristoro, quando questo anticipatamente occorresse;
f) i pasti sono al mattino, al mezzodì e alla sera;
g) l'orario del cibarsi è vario secondo le stagioni dell'anno; l'orario in uso oggidì si continua per quanto si può.
7. Quanto alla cantina dev'essere
a) [59]ben fresca e ben asciutta relativamente;
b) ben pulita sulle muraglie e nel pavimento;
c) si devono levare gli odori cattivi;
d) si tengono i vasi vinari in assetto pulito interiormente ed esteriormente;
e) si travasano i vini in tempo opportuno;
f) i vini che son da tagliare coll'acqua vengono preparati giorno per giorno e ad ogni pasto;
g) nessun pone piede in cantina allo infuori delle addette;
h) la cantina è da riscaldar all'uopo nelle giornate freddissime invernali e da rinfrescarsi nelle giornate caldissime estive, mantenendo correnti aeree;
i) la cantina nella Casa di Santa Maria si presta assai bene a ricever la corrente della torre del campanile.