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DELLA PROVVIDENZA
(1902)
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Il parere della Sacra Congregazione dei Vescovi e Regolari, contrario all’approvazione delle Costituzioni dell’istituto delle Figlie di santa Maria della Provvidenza, del 1899, fu comunicato al vescovo di Como il 27 agosto 1901, perché lo trasmettesse a don Luigi Guanella. La Santa Sede aggiungeva anche parole di incoraggiamento per l’opera svolta dall’A. in favore dei tribolati, e suggeriva alcune indicazioni, seguendo le quali don Guanella si dedicò alla stesura di un nuovo testo costituzionale per la congregazione femminile. In questo lavoro egli si avvalse delle Normae secundum quas Sacra Congregatio Episcoporum et Regularium procedere solet in approbandis institutis votorum simplicium, pubblicate nel 1901, e talora le riprodusse alla lettera.
Da tale lavoro, nacque questa Regola delle Figlie di santa Maria della Provvidenza (Milano, Tipografia della Pia Casa dei poveri a S. Ambrogio ad Nemus, 1902; cm 10,2x15,1; pp. 80), che però non venne presentata subito a Roma. L’A. infatti venne consigliato di attendere gli sviluppi delle vicende politiche francesi, che negli anni 1902-1904 sembravano preludere ad una soppressione degli istituti religiosi e che avrebbero potuto spingere il governo italiano alla stessa azione.
In seguito, nel 1905, l’A. fu invitato da Pio X, di cui godeva la benevola stima, ad inoltrare di nuovo la pratica per l’approvazione pontificia degli istituti. Allora, insieme a questo testo, presentò per i suoi religiosi le Regole dei Servi della Carità. Ma la commissione esaminatrice della Sacra Congregazione dei Vescovi e Regolari il 12 marzo 1906 respinse ancora una volta la richiesta di approvazione, adducendo il motivo che l’A. non avrebbe eseguito le indicazioni del rescritto del 27 agosto 1901.
Dello stampato non ci è stato conservato alcun manoscritto preparatorio.