Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Regola F.s.M.P. - 1902
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REGOLA DELLE FIGLIE DI SANTA MARIA DELLA PROVVIDENZA (1902)

Parte prima. CARATTERE DELL'ISTITUTO

Capo VI. DELLE NOVIZIE E DEL NOVIZIATO

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Capo VI.

DELLE NOVIZIE E DEL NOVIZIATO

 

1. Nel giorno in cui la postulante entra in noviziato riceve l'abito religioso.

2. Il noviziato dura due anni.

3. La superiora generale può protrarre[15] non oltre i tre mesi la vestizione e anche questo per casi speciali.

4. Nel primo anno la novizia deve specialmente occuparsi dello studio e della conoscenza delle Regole e dell'indirizzo della congregazione.

Deve formarsi l'animo a soda virtù esercitandosi nello spirito di orazione.

Nel secondo anno poi viene iniziandosi nei lavori della casa, compatibilmente colle regole del noviziato.

5. Una suora professa, assegnata dal Consiglio superiore, in qualità di maestra assiste e indirizza le novizie nello studio e nella pratica della santa Regola.

6. La casa del noviziato è di solito nella casa madre, ma col consenso del Consiglio superiore la superiora generale può costituire il noviziato in altro luogo.

7. La casa del noviziato non è necessario che sia unica, ma occorre che sia approvata dalla Santa Sede e le novizie devono passarvi intero il loro noviziato.

8. Le postulanti devono fare dieci giorni di ritiro spirituale prima di vestir l'abito e cominciare il noviziato.

 9. [16]Le maestre delle novizie non possono richiedere le novizie dello stato della loro coscienza nella vita passata - 336 -al secolo né queste possono fare domande indiscrete alle compagne o alle maestre.

10. Si osservi quanto fu prescritto dal Concilio di Trento: «Il vescovo ovvero, lui assente od impedito, il vicario od altro sacerdote da lui deputato esplori diligentemente anzitutto che la figlia, la quale vorrà prendere l'abito religioso ovvero emettere professione religiosa, ne abbia vera volontà e non sia stata sforzata o sedotta e sappia quello che si fa»4.

11. La superiora è obbligata a dar comunicazione un mese prima al vescovo delle figlie che sta per ammettere alla vestizione e al noviziato.

12. La suora economa della congregazione prenda concerto coi parenti o coi tutori della novizia riguardo alle spese del primo anno di noviziato.

Prenda pure nota del denaro, delle suppellettili e degl'indumenti portati dalla novizia perché, dato il caso della sua uscita[17] dalla congregazione prima della professione, le sia restituito il fatto suo.

Si noti però che la congregazione non risponde degli oggetti consumati o perduti e ritiene un mensile non inferiore a lire quindici per il tempo che la giovane avrà dimorato nella casa.

13. Non si ritengono valide le donazioni di chi si trova in noviziato.

14. In tutto il periodo del noviziato le figlie stanno soggette alla maestra, le obbediscono prontamente e ne ascoltano con docilità le correzioni.

Non dimorano colle professe, ma stanno con esse in chiesa e nelle processioni sacre.

Le suore professe uscendo di casa non si fanno accompagnare da novizie, all'infuori della maestra o della vicemaestra.

15. Nel compartimento delle novizie non possono entrare suore professe e tanto meno suore che avessero meritato qualche castigo.

16. Ogni novizia deve avere copia delle Regole e del Regolamento, per studiare e meditare i propri obblighi dietro l'indirizzo avutone dalla maestra.

17. [18]Per erigere un nuovo noviziato o traslocare l'esistente occorre il consenso della Santa Sede.





p. 336
4 Conc. Trident., Sessio XXV de regul. Et monial., c. 17.



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