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REGOLA DELLE FIGLIE DI SANTA MARIA DELLA PROVVIDENZA (1902) Parte prima. CARATTERE DELL'ISTITUTO Capo XVI. NORME DI DISCIPLINA E DI VITA SPIRITUALE |
Capo XVI.
NORME DI DISCIPLINA E DI VITA SPIRITUALE
1. [40]Dovendo uscire di casa, ogni figlia si abbia dalla superiora una compagna.
2. Andando al parlatorio, si faccia accompagnare da una consorella, tranne che si tratti di conferire con parenti strettissimi.
3. La porta della casa si chiude all'imbrunire e se ne consegna la chiave alla superiora.- 348 -
4. Se il confessore o il cappellano abita nella casa della congregazione, deve avere ingresso separato e non avere comunicazione alcuna coll'abitazione delle suore.
5. Le lettere, spedite o ricevute dalle figlie della congregazione, devono passare per le mani della superiora, la quale può leggerle, ma deve serbarne prudente silenzio cogli altri e valersene con ogni discrezione.
6. [41]Le superiore locali non possono ispezionare le lettere dirette alla superiora generale o alla provinciale ovvero alle consigliere ed assistenti e non possono aprire le lettere che le consorelle dirigono o ricevono dal vescovo o dalla Sacra Congregazione dei Vescovi e Regolari.
7. Le figlie osservano il silenzio in chiesa, nell'oratorio, nel coro, in sagrestia e in refettorio, né rompono il silenzio dall'ora del riposo notturno fino all'ora della colazione.