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COSTITUZIONI DELLE FIGLIE DI SANTA MARIA DELLA PROVVIDENZA (1909) Parte prima. CARATTERE DELL'ISTITUTO Capo XIII. DELLA CONFESSIONE E DELLA COMUNIONE |
Capo XIII.
DELLA CONFESSIONE E DELLA COMUNIONE
71. Le Figlie di santa Maria si confessano d'ordinario una volta in ogni settimana ed i confessori, secondo i decreti pontifici11, vengono loro assegnati dal vescovo.
Esse hanno confessori ordinari, straordinari e supplementari.
72. Il confessore ordinario è uno solo per tutte le figlie di una casa.
73. La superiora può, se vuole, proporre al vescovo i sacerdoti confessori che crede più adatti, ma si rimette e riceve quelli che dal vescovo le sono assegnati.
Spetta pure al vescovo approvare il sacerdote per le sacre funzioni e per la predicazione nelle case.
74. [26]Il confessore ordinario, deputato dal vescovo, rimane in ufficio tre anni.
Per essere riconfermato per altro e ulteriori trienni si richiede il consenso della Sacra Congregazione dei Vescovi e Regolari.
75. Oltre il confessore ordinario, il vescovo ne assegna uno straordinario, perché nei quattro Tempi ed anche più sovente sia data opportunità di aprire l'animo a chi ne avesse bisogno.
Le figlie della congregazione, che non desiderassero esporre la propria coscienza al confessore straordinario, sono però ugualmente obbligate a presentarsi a lui.
76. Tutte le volte che una figlia per la propria coscienza desiderasse un altro confessore può domandarlo al vescovo.
77. La superiora può invitare per la confessione propria e delle consorelle qualsiasi dei sacerdoti precedentemente approvati dal vescovo, secondo il decreto Quemadmodum12 della Sacra Congregazione dei Vescovi e Regolari.
78. Quando una figlia è in pericolo di[27] morte, la superiora si affretti a procurarle un confessore straordinario, tanto più se questa ne mostrasse desiderio.
79. Quando le consorelle si confessano in qualche chiesa- 384 - pubblica, è loro permesso di confessarsi presso qualsiasi sacerdote approvato.
80. Previo il permesso del confessore, le Figlie di santa Maria si accostano tutti i giorni a ricevere la santissima Comunione.
81. E proibito alla superiora qualunque ingerenza intorno alla frequenza dei Sacramenti, essendo questo ufficio riservato al sacerdote.
82. La superiora è obbligata a procurare a tutte le consorelle tempo sufficiente per l'apparecchio e per il ringraziamento alla santa Comunione.
83. La superiora e le consorelle procureranno con amoroso zelo di favorire la frequenza alla santa Comunione fra i ricoverati della casa, in ispecie se adolescenti od infermi.
Siano poi sempre ed esattamente osservati il[28] citato decreto Quemadmodum ed il decreto Sacra Tridentina Synodus13, emanato dalla Sacra Congregazione del Concilio sulla frequente e quotidiana Comunione.