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REGOLAMENTO DELLE FIGLIE DI SANTA MARIA DELLA PROVVIDENZA (1911) Capitolo V RICOVERO DELLE FIGLIE BISOGNOSE DEL POPOLO Modo di accettazione |
Modo di accettazione
Si ricevono di preferenza dai parroci e dai sacerdoti o da persone specialmente dedite alle opere di culto e di carità - 438 -come più sicure e più degne di fede.
[25]Ma si devono evitare taluni scogli.
Le persone accennate di loro natura propendono maggiormente a sostenere le parti delle loro raccomandate che non a curare i bisogni dell'istituto, e però bisogna non credere tutto e tanto prestamente.
Conviene però verificare il caso personalmente, se si può, ovvero altrimenti.
Le ricoverande della città o vicinanze sarà meglio invitarle a presentarsi personalmente, per poi decidere in modo più sicuro.
Nel pronunciare sul voto dell'accettazione o meno, bisogna guardare unicamente la gloria di Dio e l'utile delle anime e non aver riguardo alla qualità dei raccomandanti.
Per l'appunto, se le persone che raccomandano sono ricche e potenti, allora, per non far torto alla divina Provvidenza, conviene invitarli, con dolce modo, a farsi loro veri protettori e soccorritori dell'orfano che presentano.
Anche bisogna avere sott'occhi nell'accettazione di qualsiasi ricoverato che chi ha del proprio non debba vivere dell'altrui.
E siccome in giornata il denaro è deprezzato per una parte e per altra parte si raddoppia il rincaro delle derrate e crescono i bisogni dei ricoverandi, perciò bisogna non contentarsi facilmente delle offerte mensili che propongono.
[26]Chi raccomanda, deve obbligarsi a rispondere per la persona raccomandata, sia per il caso della mensilità, come per ogni caso per cui la ricoverata convenga che abbandoni l'istituto.
Fissata e firmata la quota di concorso, non si permetta che venga tolta o diminuita, salvo eccezioni di chiara evidenza.
Si è trovato che sacerdoti o persone pie facilmente si sciolgono da obbligo gravoso contratto e perciò conviene con questi fare patti molto chiari.
Le figlie bisognose del popolo, per quanto si può, si ricevono anche dai municipi e dalle congregazioni di carità14.
In questo caso l'istituto rimane maggiormente tutelato.
Che se irragionevolmente anche i Comuni e le congregazioni venissero - 440 -meno ai loro obblighi, non sarà difetto di carità o di convenienza ricorrere alle autorità superiori.
In questo bisogna esser decisi per non lasciarsi ingannare in più modi e venir meno alla giustizia ed alla carità della congregazione.
La regola generale nelle accettazioni è che dia più chi più possiede e quelli che meno possono, che almeno diano il poco con misura di giustizia e con sentimento di fede.
[27]Giova avvertire e ripeterlo che, stante la tristizia dei tempi, non si riceva fanciulla senza attestato medico di perfetta esenzione da malattie contagiose.
E si richieda anche l'esame del signor medico della casa, quando una fanciulla sia presentata da luoghi e da persone che lascino sospettare sinistramente intorno al buon costume.