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VIENI MECO PER LE SUORE MISSIONARIE AMERICANE IN USO NELLA CONGREGAZIONE DELLE FIGLIE DI SANTA MARIA DELLA PROVVIDENZA IN COMO (1913) Parole d'introduzione. QUELLO CHE SI FA, <BISOGNA> FARLO BENE |
QUELLO CHE SI FA, <BISOGNA> FARLO BENE
[1]Dedico questa pagine a tutte le Figlie di santa Maria della Provvidenza in generale; le dedico in modo speciale a quelle fra esse che dalla Provvidenza sono destinate a compiere uffici più difficili, l'ufficio di missionarie in terre lontane.
Voi come avete nobiltà di ufficio, così dovete usare maggior diligenza per compiere il bene vostro, per evitare pericoli qualisiensi.
Or fanno due anni, moriva la nobildonna contessa Lapeyrière1 e legava alle opere di don Luigi Guanella quattro grandiosi ricami parietali, sui quali ella con lavoro[2] perseverante di anni dodici e con valentia pari, sulla seta, coll'ago descrisse le quattro parti del mondo.
La figlia missionaria della Casa della divina Provvidenza deve saper ricamare nella mente, nel cuore e nel corpo medesimo la bellezza di ricamo delle quattro parti del mondo, perché ad ogni parte di esso può essere mandata o per lo meno può essere assegnata ad esercitare lavoro proprio con persone di ogni e qualsiasi parte del mondo.
Ponete mano e fissate attenzione per ben riuscire.