XL.

CREDO LA RISURREZIONE DELLA CARNE

Suvvia, piccole missionarie americane... siete piccole, siete deboli di corpo e di mente. Nondimeno siate valorose di cuore e canterete l'inno della risurrezione. «Io sono - dice Gesù Cristo - la risurrezione e la[81] vita e chi vive per me e crede in me non morrà in eterno»58. Non morrete dunque- 801 - voi, privilegiate missionarie negli Stati Uniti? Oh, morrete... morrete! Dovete essere già morte in ispirito e morrete anche nel corpo. Ma preziosa è al cospetto del Signore la morte dei giusti suoi59. Voi morrete nel corpo e quante volte nel corso di questa mortale vita voi desidererete morire. Morire, perché vi stanca la solitudine deserta della vita americana. Morire, perché per voi la morte è il termine di ogni guaio quaggiù. Morire, per seminare il vostro corpo nelle amplissime terre americane, dove il seme del vostro corpo disfatto sia come la corrente elettrica che dicono far fruttificare i terreni benché isteriliti.

Riferiscono i nostri pii missionari cinesi che quelle regioni là, per secoli e secoli refrattarie alla luce del Vangelo, dopo che furono asperse del[82] sangue di tanti martiri nelle guerre combattute sotto i nostri occhi, divennero terre feconde di fede, sì che gli operai evangelici giungono le mani e supplicano: «Perché tu mandi operai, operai molti nella messe di conversione di tanti pagani, ti preghiamo, o Signore». E noi dell'Europa supplicheremo con i buoni delle regioni americane: «Ut mittas operarios in messem tuam, te rogamus, audi nos».

Affrettatevi pertanto e chiamate aiuto e formate drappelli di suore missionarie, che corrano leggere leggere e bramino come colombe lo Sposo celeste e come aquile e figlie di aquile adergano alto alto lo sguardo e su salgano per fissare in eterno lo sguardo nel sole di giustizia, Cristo Gesù, vita e risurrezione nostra.